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Chi è Alfio di E’ Sempre Mezzogiorno

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Chi é Alfio È Sempre Mezzogiorno
Foto by LaStampa.it

Durante la prima stagione di È Sempre Mezzogiorno con Antonella Clerici, abbiamo visto quotidianamente il volto di Alfio: ma chi è questo personaggio? Se sei curioso di sapere chi è Alfio di E’ sempre mezzogiorno, leggi il nostro articolo!

Chi é Alfio di È Sempre Mezzogiorno?

Quante volte durante l’appuntamento con È Sempre Mezzogiorno hai visto in un angolo dello studio televisivo oppure al fianco di Antonellina questo strano personaggio con una camicia a quadri? Se ti stai chiedendo chi é Alfio – che abbiamo visto dall’inizio alla fine della prima stagione di È Sempre Mezzogiorno su Rai 1 – oggi ti daremo qualche informazione in più.

Vediamo dunque chi è Alfio di E’ sempre Mezzogiorno. L’uomo di 57 anni, Alfio Bottaro, è originario di Grondona, un piccolo comune della provincia di Alessandria, in Piemonte. Questa località si trova a pochi chilometri da Arquata Scrivia, paese dove la conduttrice vive insieme all’attuale compagno Vittorio Garrone. Alfio, che è stato anche consigliere più volte del suo comune, ha deciso di lasciarsi alle spalle la sua “vita comune”, così da dedicarsi al nuovo ruolo che gli ha assegnato Antonella Clerici a È Sempre Mezzogiorno. Pensa che si tratta di un amico di famiglia di vecchia data: il papà di Alfio era addirittura amico della famiglia Garrone, giacché quest’ultimi ferravano i loro cavalli!

A È Sempre Mezzogiorno, un pezzo del luogo dove vive Antonella Clerici

Come saprai bene, il programma di È Sempre Mezzogiorno si sarebbe dovuto svolgere inizialmente proprio nel nuovo posto dove vive Antonella Clerici. Successivamente, per colpa della pandemia, sono state fatte tante modifiche al format televisivo che, in qualche modo, avrebbe dovuto ricordare la casa nel bosco della conduttrice, ma non dal Piemonte, bensì dagli studi televisivi di Milano.

Proprio per questo anche Alfio fa parte del programma televisivo di Rai 1: il simpatico abitante di Grondona ed amico di Antonella è parte di quel luogo in cui la conduttrice bionda vive serenamente con il suo compagno, la figlia, i figli di lui ed i cani. Così, quest’anno all’interno del cast televisivo di È Sempre Mezzogiorno è entrato a far parte anche Alfio: il cinquantasettenne ci ha intrattenuto diverse volte con le sue battute leggere, ma anche durante i giochi televisivi come “Scrosta e vinci”. Chissà se anche per la prossima stagione che prenderà il via in settembre rivedremo a È Sempre Mezzogiorno Alfio Bottaro!



Il paté di olive: curiosità e consigli per l’uso

paté di olive


paté di olive

Il paté di olive si presenta come una crema gustosa ottenuta direttamente dalle olive che, solitamente, si utilizza per arricchire un antipasto – spalmandolo su bruschette – o nei primi piatti. Scopriamo dunque insieme qualcosa in più su questa straordinaria crema spalmabile che mette d’accordo tutta l’Italia da nord a sud.

Paté di olive: a ciascuna regione il suo

Il patè di olive si produce in tutte le regioni italiane che sono grandi produttrici di olive, tra cui naturalmente la Toscana e la Liguria, oltre alle regioni che si affacciano direttamente sul Mediterraneo, come la Sicilia e la Puglia. Ogni singola regione produce una sua variante di paté d’olive davvero gustosa: pensate che lo stesso prodotto si può preparare sia utilizzando le olive nere sia utilizzando le olive verdi. Ad esempio, spostandoci in Puglia troviamo il gustoso paté di olive a base di Leccine. Si tratta di un’oliva che ha probabilmente origini toscane, ma che possiamo localizzare un po’ per tutta l’Italia, visto che è di facile coltivazione. Il sapore è leggermente speziato e aromatico e, perciò, queste olive sono ideali per la preparazione di questa prelibata crema spalmabile salata su pane casereccio come il pane di Altamura  o per rendere ancor di più ricco un piatto di pasta fresca. Il tutto potrà esser reso ancor più goloso da delle ottime fette di capocollo di Martina Franca e pomodorini secchi! Sempre per la produzione di paté di olive nere sono utilizzate anche le olive Celline: si tratta di un’altra tipologia di olive nere usate nel Salento, dal sapore unico e dolce.

I tipi di paté di olive

Solitamente, siamo abituati a trovare in vendita il paté di olive nere, ma in realtà è possibile produrre questo condimento anche con le olive verdi. La condizione più importante per ottenere un buon prodotto è di utilizzare per l’appunto materie prima di elevata qualità. In questo modo, si potrà avere un delizioso paté di olive da assaggiare come semplice ingrediente con dei grissini o, perché no, da aggiungere ad un’ottima orata ai pomodori secchi. Se, invece, vorrai rendere unico un piatto di pasta, potrai decidere di mixare un buon tonno con del paté di olive verdi: il risultato sarà decisamente sublime! Anche altri sughi potranno acquisire un gusto differente se saranno impreziositi con paté di olive nere o verdi: da un lato si potrà avere un gusto più intenso, mentre dall’altro più attenuato e delicato. Si tratta semplicemente di accontentare i gusti di tutti e di trovare disponibile sul mercato il condimento, anche se oramai è sempre di più comune imbattersi in piccoli produttori che offrono entrambe le scelte di paté di olive!

Le alternative all’estero del paté d’olive

Un’alternativa al nostro italiano paté d’olive potrebbe senz’altro essere la tapenade: questa preparazione tipica della Provenza si può preparare con facilità in casa, così come il paté di olive italaino. In un certo senso, si può dire che questa preparazione ha decisamente influenze mediterranee e dell’Italia! Questo condimento francese ha un sapore decisamente intenso e viene fatto unendo olive, acciughe, capperi ed olio per condire le bruschette di pane e realizzare un antipasto appetitoso, ma anche per accompagnare carni, verdure e formaggi.



Latte parzialmente scremato, fa bene?

Latte parzialmente scremato, fa bene?


latte parzialmente scremato fa bene - MyItalianRecipes

La nostra alimentazione ci consente di consumare diverse tipologie di alimenti, anche se generalmente quando ci si affeziona ad un prodotto non lo si abbandona più: è l’esempio del latte parzialmente scremato. Ma il latte parzialmente scremato fa bene? O essendo scremato è privo di sostanze nutritive? Sicuramente ce lo siamo chiesto qualche volta mentre la mattina sonnecchiavamo sulla tazza… e allora, mettiamo un po’ d’ordine sul tema e scopriamo se questo latte fa bene o no. 

Che cos’è il latte parzialmente scremato?

Cominciamo col rispondere alla domanda “che cos’è il latte parzialmente scremato”. Quando si parla di latte parzialmente scremato si è soliti indicare il latte intero che è stato lavorato in centrifuga, così da poter eliminare le eventuali impurità – come si fa sempre per tutti i tipi di latte – e che possiede una quantità inferiore di grassi rispetto al classico latte intero. Pensa che, grazie al procedimento di scrematura, è possibile ridurre della metà la concentrazione di colesterolo, senza danneggiare le vitamine ed i sali minerali contenuti in esso. Nel complesso, quindi, il latte parzialmente scremato è un latte magro che viene suggerito a coloro che hanno bisogno di impostare una dieta ben precisa. Ad esempio, si consiglia il consumo di questo tipo di bevanda a coloro che soffrono di problemi di colesterolo alto, ma anche di ipertensione e cardiovascolari. Come potrai ben immaginare, con un regime alimentare ponderato è possibile ridurre drasticamente i valori dei grassi, cosa che in soggetti di questo tipo può fare la differenza. Il sapore del latte scremato differisce da quello intero: infatti, alcune persone preferiscono non consumare questa bevanda proprio perché il gusto non è di loro gradimento, rinunciando però a tutti gli evidenti vantaggi che si possono riscontrare con il suo consumo (calcio, potassio e proteine). Ma veniamo al nostro quesito: latte parzialmente scremato, fa bene?

Latte parzialmente scremato, fa bene?  Perché é meglio non rinunciare al latte

La rinuncia del latte – a meno che non siate intolleranti – comporta ad un taglio netto dell’apporto di quei nutrienti che, invece, possono essere di grande importanza nell’organismo di un uomo e di una donna. Proprio per questo, ci sentiamo di suggerirti un consulto con il medico qualora volessi impostare o fossi costretto ad impostare una dieta ipocalorica per perdere peso. Per gestire al meglio l’introduzione dei grassi – senza evitare il latte per via del gusto – sarebbe meglio togliere gli stessi da altri alimenti, così da non togliere completamente un alimento così importante. Ci teniamo a sottolineare anche un falso mito collegato al consumo di questo prezioso cibo: il latte non provoca il cancro e la stessa Fondazione Veronesi ne ha dato conferma smentendo questa testimonianza di falsità che non ha alcun fondamento scientifico. Anzi, il latte ed i latticini sono pure importanti nell’alimentazione, poiché svolgono un’azione preventiva nel confronto di alcuni tumori: è il caso di quello al seno e al colon retto. Dunque se la domanda era latte parzialmente scremato, fa bene? La risposta è sì, fa bene e non conviene toglierlo!

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