Tag: storia

Inaugurazione Mondiali di Sci Nordico

Ieri in una splendida piazza Duomo si è svolta la Cerimonia inaugurale dei mondiali di sci nordico che si svolgeranno in val di Fiemme dal 20 febbraio al 3 marzo 2013. 

Una grande folla per uno spettacolo artistico della regista M.Mainone che con luci, magia, musiche, ballerini sospesi ed ombre ha raccontato la storia del legno e storie di montagna con voli d’alta quota che hanno emozionato e tenuto con il fiato sospeso il pubblico presente, quello collegato dal lago di Tesero e quello che ha seguito su Rai Sport 1.

Lascio raccontare un po’ d’emozione a qualche foto scattata dai ragazzi.

La foto dell’intera piazza Duomo tricolore invece è presa dal sito ufficiale dei mondiali di sci nordico
Alzabandiera
Torre civica con proiezioni che raccontano la storia del legno da risonanza – abete rosso della val di Fiemme 

Torre civica e la storia della scalata
Ballerini acrobati 

Ombre sul Duomo

 
arrivano i fondisti
 
Al termine della cerimonia sui maxi schermi sono stati proiettati i fuochi d’artificio venivano fatti al lago di Tesoro come testimonianza di un grande abbraccio tra il capoluogo e la val di Fiemme sede delle gare del mondiale
A tutti gli atleti buon Mondiale

Collaborazione- Azienda Agraria Duca Carlo Guarini

Nuova collaborazione con l’azienda agraria  Duca Carlo Guarini.
Azienda Agraria Duca Carlo Guarini 
900 anni di storia e tanti personaggi illustri.
700 ettari di proprietà, tra tenute e masserie.
I vini, gli oli extravergine di oliva, le salse, le conserve, i formaggi sono
frutto del lavoro e dell’attaccamento millenario al territorio.
Inizia qui, se lo vorrete, il viaggio virtuale alla scoperta dei luoghi del
vino e dell’olio di un ‘antica e nobile famiglia che dalla Normandia si stabilì
nel Salento.









L’olio
Olio extravergine di
oliva
L’agrumato olio extravergine
di oliva e arance
L’agrumato olio extravergine
di oliva e limone
L’agrumato olio
extravergine di oliva e mandarini



La gastronomia

 



Nei terreni seminativi delle tenute Duca Carlo Guarini
si coltivano cereali, ortaggi e soprattutto pomodori con i quali, da poco, si è
iniziata la produzione di salse e conserve. Oltre ai vini e agli oli extra
vergine d’oliva è possibile quindi acquistare salse e gustose creme di
carciofi, di olive, di cipolle e mele selvatiche. Nelle masserie Francavilla e
Calò,  adiacenti  a quella di Lucagiovanni,  si pratica l’allevamento di ovini. Sotto il
controllo del pastore Paolino e di sua moglie Graziella,  si è da tempo avviata una produzione
stagionale di formaggi – formaggio fresco, ricotta, pecorino stagionato -, che
viene  immediatamente assorbita dal
mercato locale.
Visitate il sito e vi accorgere di quanti prodotti  particolari e genuini, potrete trovare.

Ringrazio l’azienda e mi metto al lavoro J





Tette delle Monache ricetta, storia, curiosità

tette delle monache - Ricettepercucinare.com


tette delle monache - Ricettepercucinare.comLe tette delle monache sono deliziosi dolcetti tondeggianti, soffici e voluttuosi quasi fossero dei budini, di un pan di spagna particolarmente sottile e morbido, farciti con una deliziosa crema chantilly dolce al punto giusto e spolverizzati con zucchero a velo. Un biglietto di sola andata per il Paradiso, insomma. Una vera goduria per il palato! Se la vostra passione sono i dolci con le creme, soffici e leggeri, questi dolci sospiri (così sono anche chiamate) fanno proprio al caso vostro. E allora conviene imparare a farle in casa. Lo stesso Iginio Massari, uno dei più famosi pasticceri italiani, si è dedicato alle tette delle monache. Proviamo anche noi a prepararle insieme, ma prima scopriamo quali sono le teorie che spiegano il loro nome.

Tette delle Monache, perchè si chiamano così?

Il nome tette delle monache è indubbiamente curioso e singolare. Come mai questi dolcetti si chiamano così? Le teorie attualmente sono 4, se non di più. Scopriamole assieme:

  1. Secondo una leggenda molto popolare in Puglia, le tette delle monache furono preparate per la prima volta dalle suore di clausura di Bisceglie. L’obiettivo era dar vita ad un dolce del tutto nuovo in onore delle nozze tra Lucrezia Borgia e il Conte di Conversano. Di fatto, i dolci furono creati, ma le nozze alla fine non si celebrarono, perchè la promessa sposa non si presentò il giorno delle nozze. E fu così che gli invitati, per ingannare l’attesa e sospirando a più non posso (di qui il nome dolci sospiri), mangiarono tutti i dolcetti.
  2. Secondo un’altra leggenda, i dolci sospiri sono invece l’opera di un pasticcere innamorato, che voleva riprodurre la forma del seno della sua innamorata. Non a caso ancora oggi i dolci sospiri o tette delle monache si preparano anche in occasione delle nozze.
  3. Secondo un’altra teoria, le tette delle monache sarebbero state preparate per la prima volta da una monaca. La religiosa intendeva creare dei dolci tondeggianti, ma casualmente il risultato fu tondeggiante con una lieve punta al centro. Un passante si affacciò al laboratorio del convento e commentò la singolare forma dei dolci, definendoli “minne de le suor”.
  4. Infine, la quarta ed ultima leggenda che vi riferiamo è quella secondo la quale le tette delle monache ricorderebbero il sacrificio di Sant’Agata, alla quale fu strappato un seno per la colpa di non aver ceduto alle lusinghe del preconsole romano Quinzano.

Pugliesi sì, ma di dove?

La domanda è legittima in quanto la Puglia è una regione molto ampia. Ebbene, le zone dove tipicamente si preparano le tette delle monache sono Bisceglie e Altamura. Se vi recate a Bisceglie, attenzione a non confondervi con i sospiri di Bisceglie, che invece sono più simili alle bocche di dama, un’altra specialità pugliese molto gradita anche fuori regione.

Curiosità sui dolci sospiri

Una curiosità sui dolci sospiri: persino Giuseppe Garibaldi ebbe modo di assaggiarli e ne rimase positivamente impressionato!

Ricetta delle tette delle monache

E ora veniamo alla ricetta delle tette delle monache.

Ingredienti

  • 10 uova fresche
  • 100 grammi di zucchero a velo
  • 200 grammi di farina per dolci
  • il succo di mezzo limone biologico, filtrato
  • crema chantilly
  • zucchero a velo per la decorazione

Preparazione delle tette delle monache

  • Montate i tuorli con 90 grammi di zucchero: dovrete montare piuttosto a lungo
  • Setacciate per bene la farina
  • Quando avrete montato i tuorli per almeno un quarto d’ora, aggiungete la farina
  • A parte montate gli albumi con il limone e 10 grammi di zucchero
  • Quando le due creme sono ben spumose, incorporatele
  • Con una sac à poche collocate la crema ottenuta nei pirottini
  • Cuocete a 180 gradi (modalità statica) per 15 minuti, tenendo il forno leggermente socchiuso (aiutatevi con un cucchiaino)
  • Quando il tempo è trascorso, lasciate raffreddare le vostre tette delle monache
  • Poi praticate un foro sotto i dolcetti e farciteli con la crema chantilly
  • Riponeteli nei pirottini e spolverizzateli con zucchero a velo

Leggi anche: cosa sono le tette delle monache e come si preparano in Puglia



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