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Gin tonic, varianti da provare

guida al gin tonic - Ricettepercucinare.com


Gin tonic, un’idea, tante varianti
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La nostra guida al gin tonic è stata particolarmente gradita da molti di voi e ce ne rallegriamo. Oggi vediamo di conoscere alcune varianti del gin tonic interessanti, sfiziose, profumate. Come abbiamo già avuto modo di approfondire, le tipologie di gin e di tonica esistenti sono innumerevoli e le combinazioni altrettante. 

Due parole sul gin tonic

Come tutti sapete il gin è un distillato a base di bacche di ginepro ed altre erbe aromatiche o spezie, detti botanicals. Si aggiunge poi la tonica in proporzione variabile (o una parte di gin e due di tonica, oppure una parte di gin e quattro di tonica). Vediamo subito alcune varianti di gin tonic particolari, gustose e originali. L’originalità proviene dalla scelta di tale o talaltra tonica, o di qualche gin diverso dal solito. E poiché la varietà è immensa, siamo andati noi alla ricerca dell’originalità per voi.

Con gin spagnolo Xoriguer

E’ un gin spagnolo ottenuto da bacche di ginepro ed uve, affinato in botte. Si sentono ben chiare le note di legno e di agrumi. Provate a preparare il vostro gin tonic con questo gin a una tonica classica. Sicuramente da provare

Con la tonica Scortese di Bevande Futuriste

Un’altra variante del gin tonic da provare è la tonica Scortese, una tonica decisamente unica nel suo genere, con lemongrass, china naturale, te verde, cardamomo nero. Abbinatela ad un gin italiano: l’esito sarà decisamente interessante.

Con il gin dry dell’Abbazia di Vallombrosa

Il Gin dell’Abbazia di Vallombrosa è un gin tutto italiano. Pensate, le bacche di ginepro usate per produrre questo gin sono raccolte nel cuore dell’Appennino Tosco Emiliano. Il risultato è un gin corposo, erbaceo, secco, gradito anche ai palati più esigenti. Da abbinare ad una tonica amara ed intensa per un risultato top!

Solo Wild Gin

Un altro consiglio che vi diamo è quello relativo al Solo Wild Gin. Si tratta di un gin in purezza: mentre la maggior parte dei gin in commercio è prodotto con bacche di ginepro alle quali si aggiungono anche alcuni botanicals, in questo caso invece il Gin è prodotto solamente con bacche di ginepro e null’altro. Aggiungete una tonica leggera e altre bacche di ginepro, oltre all’immancabile scorza di limone.

Vi terremo aggiornati sulle prossime piccole grandi scoperte in fatto di gin oppure di toniche inusuali capaci di rendere il vostro gin tonic davvero superlativo e diverso dal solito.



Frittelle veneziane ripiene, la ricetta

frittelle veneziane ripiene - Ricettepercucinare.com


frittelle veneziane ripiene - Ricettepercucinare.com

Frittelle veneziane ripiene, la ricetta. Le frittelle veneziane ripiene sono una variante delle frittelle tradizionali di Venezia. Come abbiamo già avuto modo di raccontarvi altrove, le frittelle di Carnevale in quel di Venezia sono una vera e propria istituzione che affonda le sue radici in un passato molto lontano, al tempo dei “fritoleri”. La ricetta classica era molto semplice, con l’aggiunta di uvetta e pinoli e, talvolta, qualche pezzettino di mela. Oggi le varianti abbondano. Vediamo subito quindi la ricetta delle frittelle veneziane ripiene.

Frittelle veneziane ripiene, la ricetta

Veniamo dunque a noi e scopriamo la ricetta delle frittelle veneziane ripiene. Il ripieno è solitamente una buona crema pasticcera ma attenzione, a Venezia ed in tutto il Veneto si usa molto anche lo zabaione. L’importante è seguire tutti i passaggi e prestare molta attenzione alla temperatura dell’olio. L’olio non sufficientemente caldo o troppo caldo pregiudica il risultato di una ricetta fatta bene. Se avete un termometro da cucina sarebbe l’ideale: in tal caso friggete le vostre frittelle veneziane quanto segnerà 170 gradi.

Ingredienti

  • 3 uova fresche

  • 6 cucchiai colmi di zucchero semolato

  • 3 cucchiai colmi di olio di semi di girasole

  • una bustina di lievito per dolci (16 grammi)
  • mezzo bicchier d’acqua
  • una presa di sale
  • la scorza di un limone bio grattugiata
  • 140 grammi di farina 00
  • olio per friggere
  • zucchero a velo
  • una dose di crema pasticcera

Come si preparano le ricette veneziane ripiene

  • lavorate in una boule uova, zucchero, olio, scorza di limone, sale e acqua
  • aggiungete le polveri (lievito e farina) ben setacciate
  • otterrete un composto appiccicoso e omogeneo
  • coprite con pellicola e lasciate riposare per un paio d’ore
  • dopodichè mettete l’olio a scaldare
  • quando l’olio è caldo aggiungete l’impasto aiutandovi con due cucchiaini
  • rigiratele per bene mentre friggono in modo da ottenere una doratura uniforme
  • spostatele su carta assorbente
  • spostate la crema pasticcera in una sacca da pasticceria
  • quando le frittelle sono fredde avvalendovi del beccuccio lungo farcitele
  • terminate con una spolverata di zucchero a velo

Le frittelle veneziane ripiene sono pronte. Come detto potete anche usare una crema allo zabaione!



Ricerche frequenti:

Tette delle Monache ricetta, storia, curiosità

tette delle monache - Ricettepercucinare.com


tette delle monache - Ricettepercucinare.comLe tette delle monache sono deliziosi dolcetti tondeggianti, soffici e voluttuosi quasi fossero dei budini, di un pan di spagna particolarmente sottile e morbido, farciti con una deliziosa crema chantilly dolce al punto giusto e spolverizzati con zucchero a velo. Un biglietto di sola andata per il Paradiso, insomma. Una vera goduria per il palato! Se la vostra passione sono i dolci con le creme, soffici e leggeri, questi dolci sospiri (così sono anche chiamate) fanno proprio al caso vostro. E allora conviene imparare a farle in casa. Lo stesso Iginio Massari, uno dei più famosi pasticceri italiani, si è dedicato alle tette delle monache. Proviamo anche noi a prepararle insieme, ma prima scopriamo quali sono le teorie che spiegano il loro nome.

Tette delle Monache, perchè si chiamano così?

Il nome tette delle monache è indubbiamente curioso e singolare. Come mai questi dolcetti si chiamano così? Le teorie attualmente sono 4, se non di più. Scopriamole assieme:

  1. Secondo una leggenda molto popolare in Puglia, le tette delle monache furono preparate per la prima volta dalle suore di clausura di Bisceglie. L’obiettivo era dar vita ad un dolce del tutto nuovo in onore delle nozze tra Lucrezia Borgia e il Conte di Conversano. Di fatto, i dolci furono creati, ma le nozze alla fine non si celebrarono, perchè la promessa sposa non si presentò il giorno delle nozze. E fu così che gli invitati, per ingannare l’attesa e sospirando a più non posso (di qui il nome dolci sospiri), mangiarono tutti i dolcetti.
  2. Secondo un’altra leggenda, i dolci sospiri sono invece l’opera di un pasticcere innamorato, che voleva riprodurre la forma del seno della sua innamorata. Non a caso ancora oggi i dolci sospiri o tette delle monache si preparano anche in occasione delle nozze.
  3. Secondo un’altra teoria, le tette delle monache sarebbero state preparate per la prima volta da una monaca. La religiosa intendeva creare dei dolci tondeggianti, ma casualmente il risultato fu tondeggiante con una lieve punta al centro. Un passante si affacciò al laboratorio del convento e commentò la singolare forma dei dolci, definendoli “minne de le suor”.
  4. Infine, la quarta ed ultima leggenda che vi riferiamo è quella secondo la quale le tette delle monache ricorderebbero il sacrificio di Sant’Agata, alla quale fu strappato un seno per la colpa di non aver ceduto alle lusinghe del preconsole romano Quinzano.

Pugliesi sì, ma di dove?

La domanda è legittima in quanto la Puglia è una regione molto ampia. Ebbene, le zone dove tipicamente si preparano le tette delle monache sono Bisceglie e Altamura. Se vi recate a Bisceglie, attenzione a non confondervi con i sospiri di Bisceglie, che invece sono più simili alle bocche di dama, un’altra specialità pugliese molto gradita anche fuori regione.

Curiosità sui dolci sospiri

Una curiosità sui dolci sospiri: persino Giuseppe Garibaldi ebbe modo di assaggiarli e ne rimase positivamente impressionato!

Ricetta delle tette delle monache

E ora veniamo alla ricetta delle tette delle monache.

Ingredienti

  • 10 uova fresche
  • 100 grammi di zucchero a velo
  • 200 grammi di farina per dolci
  • il succo di mezzo limone biologico, filtrato
  • crema chantilly
  • zucchero a velo per la decorazione

Preparazione delle tette delle monache

  • Montate i tuorli con 90 grammi di zucchero: dovrete montare piuttosto a lungo
  • Setacciate per bene la farina
  • Quando avrete montato i tuorli per almeno un quarto d’ora, aggiungete la farina
  • A parte montate gli albumi con il limone e 10 grammi di zucchero
  • Quando le due creme sono ben spumose, incorporatele
  • Con una sac à poche collocate la crema ottenuta nei pirottini
  • Cuocete a 180 gradi (modalità statica) per 15 minuti, tenendo il forno leggermente socchiuso (aiutatevi con un cucchiaino)
  • Quando il tempo è trascorso, lasciate raffreddare le vostre tette delle monache
  • Poi praticate un foro sotto i dolcetti e farciteli con la crema chantilly
  • Riponeteli nei pirottini e spolverizzateli con zucchero a velo

Leggi anche: cosa sono le tette delle monache e come si preparano in Puglia



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