Tutte le ricette della trasmissione di Benedetta Parodi, in onda tutti i giorni su La7
Come fare addensare la marmellata di uva? Questa domanda non è rara e inusuale perchè ci sono alcuni tipi di frutta che possono essere “trasformati” in marmellata ma che poi danno adito a esiti poco densi e piuttosto liquidi. Tutto dipende anche dalla quantità di frutta. Se non usate le bustine di pectina che si comprano al supermercato ma fate affidamento esclusivamente su frutta e zucchero, potrebbe accadere che l’esito sia abbastanza liquido.
Hai preparato la tua marmellata di uva con tanta pazienza. Lavando l’uva, tagliandola, privandola dei semini, insomma ti sei messo di grande impegno. Ora che la cottura è terminata, ti sei reso conto che è davvero molto liquida. Tant’è che la prova del piattino te ne dà conferma.
La prova del piattino consiste nello spostare un cucchiaino di marmellata o confettura su un piattino e inclinarlo. Se la marmellata cola giù rapidamente, è troppo liquida. Se invece non cola, e rimane bella compatta sul piattino, vuol dire che è pronta. Ovviamente in questo caso la vostra confettura di uva è liquida e vi siete resi conto che cola giù dal piattino molto rapidamente.
Che fare? Quando si preparano ricette casalinghe può capitare di incontrare degli inconvenienti. Per fortuna i rimedi della nonna ci vengono in soccorso. E riusciamo a recuperare le ricette abbastanza facilmente. Si pensi per esempio alla patata, che assorbe il sale in eccesso. Avere una patata in casa è sempre una buona cosa! Vediamo invece la soluzione per addensare le marmellate.
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La soluzione non ve la dà alcuna bustina o intruglio commerciale, ma una semplicissima e banalissima mela. Prendete una mela e tagliatela a tocchetti piccolini. Poi aggiungeteli in pentola insieme alla vostra marmellata e riprendete la cottura per una ventina di minuti ancora.
Poichè la mela contiene pectina, un addensante naturale, vi accorgerete che la vostra marmellata di uva diventerà densa a sufficienza. E tutto senza intaccare il sapore della vostra marmellata. Vi sembra impossibile? Provare per credere.
Da quando,ragazzina,ho iniziato a cucinare ho capito subito una cosa: una pietanza insignificante sia nell’aspetto che nel sapore può essere trasformata in qualcosa di molto buono con l’aggiunta di qualche ingrediente e servendola (l’occhio vuole sempre la sua parte) su un piatto carino.
In Sicilia se a qualcuno dici: “ oggi ho mangiato una buonissima pasta con le zucchine”,ti sentirai rispondere: “ sempre cucuzza è !!! “.Questo per dire che si tratta di un ortaggio che invoglia poco….a dire il vero se oggi avessi mangiato pasta con la cucuzza (leggasi zucchina)bollita,cioè semplicemente cotta in acqua e sale,avrei detto anch’io: “ sempre cucuzza è !!!!”.
Ma io,la cucuzza lunga l’ho sempre cucinata con l’origano,la cipollina,il pomodorino,la scorza di parmigiano…….ed ora non venitemi a dire: “ sempre cucuzza è !!!!”
Ingredienti:
300 g di pasta mista ‘A munnezzaglia Le Gemme Del Vesuvio
una zucchina lunga ( quella verde chiaro)
due cipolline
due pezzi di scorza di parmigiano (non mancano mai nel mio frigorifero)
un bel pizzico d’origano di Pantelleria Bonomo E Giglio
acqua q.b.
due dadi
olio extravergine d’oliva
15 pomodorini
poco sale
pepe nero macinato fresco
prezzemolo tritato
Iniziare con il pulire la zucchina lunga togliendo la buccia e facendola a bastoncini.
Riunire in un largo tegame tutti gli ingredienti e mettere sul fuoco.
Cuocere dolcemente fino a completa cottura.
Quando è ora di pranzare riaccendere il fuoco ed appena bolle versarvi ‘a munnezzaglia e cuocere la pasta.
Servire con un altro filo d’olio a crudo ed una bella macinata di pepe nero.