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Quanto deve cuocere un uovo sodo?

Quanto deve cuocere un uovo sodo?


quanto deve cuocere un uovo sodo - Ricettepercucinare.com

Sembra una domanda banale la cui risposta è altrettanto intuitiva ma spesso sono proprio le domande più banali a sollevare nella nostra mente i dubbi più insidiosi. E allora, quanto deve cuocere un uovo sodo? Vediamo di dare una risposta definitiva a questa domanda. Che, dovete sapere, non è univoca. 

Cuocere un uovo immerso in acqua fredda

Se immergete l’uovo in acqua fredda e poi mettete il tutto sul fuoco, ci vorranno 9 minuti dal bollore. Dopodiché toglierete l’uovo dal fuoco e lo sposterete sotto il getto dell’acqua fredda per arrestare la cottura e per poterlo sbucciare senza ustionarvi le dita.

Uovo sodo in acqua bollente

Se invece desiderate cuocere un uovo sodo immergendolo in acqua già bollente, dovrete attendere solamente 7 minuti. Quando metterete l’uovo in acqua, specie se è freddo, il guscio tenderà a rompersi. Per evitare che questo accada, aggiungete due gocce di limone in acqua. Il limone renderà il guscio più stabile e renderà anche più agevole la sbucciatura dell’uovo. Dopo 7 minuti, spostate il pentolino sotto l’acqua fredda analogamente a quanto fatto per l’immersione in acqua fredda.

Il limone avanzato vi potrebbe tornare utile per preparare una maionese o una cirtronette con la quale condire le vostre uova sode prima di servirle. Ecco spiegato quanto deve cuocere un uovo sodo. 

E se l’uovo sodo è di colore verde?

Capita di sgusciare un uovo sodo e di trovarlo di colore verdino. Cosa significa? Significa semplicemente che l’avete cotto un po’ troppo. Non occorre gettarlo nell’immondizia, la prossima volta controllate meglio i tempi di cottura, magari usando un timer. Sulle pagine di questo magazine troverete anche le risposte ad altri quesiti culinari, come per esempio:

 

 



Ottobre, il nocino dei frati è quasi pronto

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nocino fatto in casa - Myitalian.recipes

Abbiamo già avuto occasione di parlare sulle pagine di questo magazine della ricetta del nocino dei Frati, una ricetta antica tipicamente pugliese che prevede che il famoso liquore si prepari ogni anno raccogliendo le noci proprio in occasione della festa di San Giovanni. Ecco perchè questo liquore è detto anche nocino di San Giovanni. Se dunque avete seguito la ricetta, ricordatevi che siamo quasi pronti per assaggiare il nostro nocino….vediamo di fare il punto della situazione e di sapere qualcosa in più su questo liquore così buono e cosi tipicamente locale. 

Quando è pronto il nocino

Il nocino si prepara all’inizio dell’estate ed è pronto poi in autunno. Solitamente è bene attendere il Natale per stapparlo e gustarlo, ma è già sufficientemente maturo anche per Ognissanti. Dunque, sul finire del mese di ottobre potete già fare un primo assaggio e rendervi conto se il vostro prodotto è gradevole o meno, se risponde alle vostre aspettative o meno. Noi pensiamo di sì!

Perché il nocino è afrodisiaco?

Proprietà officinali e medicamentose del nocino di San Giovanni

Si sente spesso dire che il nocino è afrodisiaco. Innanzitutto diciamo subito che gli antichi consigliavano di bere il nocino come fosse uno sciroppo medicamentoso capace di rinvigorire il corpo, di dare tono e di rinforzare il sistema immunitario. Era anche considerato un ottimo digestivo, dunque perfetto dopo gli eccessi alimentari. Che sia afrodisiaco non ne siamo certi, ma se ha l’effetto rinvigorente e corroborante che abbiamo or ora menzionato, sicuramente porterà chi lo beve a sentirsi anche maggiormente propenso all’amore!

Mani femminili e piedi scalzi!

Se state leggendo questo articolo è perchè forse a suo tempo avete già fatto il nocino fatto in casa. Se al momento dell’apertura della bottiglia il nocino dei Frati non dovesse essere all’altezza delle vostre aspettative, sappiate che un motivo c’è. Vuole la tradizione che le noci per la preparazione del nocino debbano essere raccolte da mani femminili e da donne con piedi scalzi, solo la notte di San Giovanni, in corrispondenza al solstizio d’estate. Un prerequisito per dar vita alla vostra magia in bottiglia insomma!



Limoncello fatto in casa, tre trucchi per farlo perfetto

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Limoncello fatto in casa

Tra i liquori più conosciuti nella tradizione italiana non possiamo fare a meno di menzionare il limoncello: scopri tre semplici trucchi per avere un limoncello fatto in casa davvero superlativo.

La ricetta del limoncello fatto in casa

Prima di metterti a conoscenza dei tre trucchi per fare il limoncello fatto in casa buono come quello delle nonne sorrentine, ti diamo la ricetta infallibile. In realtà esistono veramente tante ricette per fare il limoncello fatto in casa, ma oggi vogliamo dartene una che ti farà sentire come se fossi in Campania, circondata da i celebri limone della Costiera amalfitana.

Ingredienti per il limoncello fatto in casa

  • 600 g di zucchero
  • 500 ml di alcool puro
  • 750 ml di acqua
  • 5 limoni della Costiera amalfitana (grossi, carnosi e bio)

Preparazione del limoncello fatto in casa

La prima cosa da fare è di recuperare degli ottimi limoni biologici, meglio ancora se amalfitani, così da poterli utilizzare senza alcun pericolo per la salute. Dovrai lavare per bene la buccia di limone, asciugarla e poi sbucciarli aiutandoti con un pelapatate; ricorda che non dovrai utilizzare la parte bianca poiché é amara.

Successivamente, inserisci tutte le scorze del limone in un barattolo pulito con chiusura ermetica e lascia macerare nell’alcool puro alimentare dai 3 ai 7 giorni, in un luogo fresco e riparato dalla luce. Scuoti il barattolo tutti i giorni, così da far amalgamare per bene gli ingredienti contenuti al suo interno. Una volta terminata la macerazione, potrai filtrare accuratamente il liquido ottenuto con un colino.

Mettere in una pentola l’acqua e portarla ad ebollizione con lo zucchero, mescolando di continuo: lo zucchero dovrà essere completamente sciolto. Lascia raffreddare il composto e poi unisci il liquido che ai ottenuto dalle scorze di limone. Mescolare per bene, imbottiglia in bottiglie di vetro sterilizzate e con chiusura ermetica. Conserva poi al buio e al fresco le bottiglie per almeno 30 giorni!

Tre trucchi per un limoncello fatto in casa perfetto

Una volta appresa la ricetta del limoncello fatto in casa, sei pronto per scoprire anche i nostri tre trucchetti per avere un gustoso liquore al gusto di limone. Come anticipato nel titolo, infatti, vogliamo darti 3 suggerimenti per ottenere un limoncello fatto in casa perfetto e te li sveliamo qui…..

  1. Scegliere il luogo di macerazione e conservazione ideale
  2. La scelta dell’alcool puro
  3. Quantità di zucchero

Il primo riguarda il luogo dove avviene la macerazione e la conservazione delle bottiglie! Trattandosi di un prodotto sensibile alla luce e al calore ti suggeriamo di scegliere una cantina fresca: in questa maniera, rimanendo al buio e al fresco potrai ottenere un sapore di limoncello eccezionale. Quindi, evita ti scegliere un armadio o una credenza della tua cucina che apri spesso perché potresti compromettere il gusto!

Come avrai capito bene per ottenere un prodotto di qualità è fondamentale selezionare anche un buon alcool puro: evita di prenderne uno qualunque, poiché potrebbe congelare quando lo metterai in freezer! E’ vero che l’alcol è un po’ costoso, ma in fondo il limoncello fatto in casa non è cosa di tutti i giorni…dunque sacrifica qualche euro e non badare a spese!

Terminiamo parlando della quantità dello zucchero: noi ti abbiamo suggerito la nostra dose ideale per un buon limoncello, ma nessuno ti vieta di cambiare la dose, aumentando o diminuendo in base ai tuoi gusti. In questo modo, potrai ottenere un limoncello dal gusto differente!



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