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Come addensare la crema di mascarpone

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tiramisu - crema di mascarpone - Ricettepercucinare.com

La voglia di tiramisù si fa sentire. O semplicemente la voglia irresistibile di affondare il cucchiaio in una dolcissima e voluttuosa crema di mascarpone. Dunque siete andati al supermercato e avete acquistato tutto il necessario: mascarpone, uova, zucchero, il vostro liquore preferito per dare quel tocco di profumo che a voi piace tanto, il cacao in polvere. Però, ora che avete preparato la vostra crema di mascarpone, sorge un problema: il risultato è troppo liquido? E allora, come addensare la crema di mascarpone? Niente panico. Scopriamolo subito assieme i rimedi.

Crema di mascarpone troppo liquida: che fare

La crema di mascarpone troppo liquida è una seccatura non da poco. Specie se è previsto l’arrivo di ospiti. Dal momento che l’alternativa è gettare tutto nella spazzatura, dovete per forza trovare un rimedio veloce. Prima di pensare ai rimedi, però, cerchiamo di capire perchè è accaduto questo. Perchè la crema di mascarpone è troppo liquida? Gli errori che potete aver commesso sono due:

  1. Avete lavorato troppo poco le uova con lo zucchero. Le uova non si sono gonfiate a sufficienza, non hanno incorporato aria e dunque sono rimaste troppo liquide
  2. Avete sbagliato le proporzioni degli ingredienti (le proporzioni corrette sono 100 grammi di zucchero per ogni tuorlo e per ogni 100 grammi di mascarpone)

Ad ogni modo, ormai il danno è fatto e avete davanti agli occhi una crema di mascarpone davvero molto liquida. Che fare?

tiramisu - My Italian Recipes

Rimedi per la crema di mascarpone troppo liquida

Vediamo i possibili rimedi per una crema di mascarpone liquida:

  1. Componete lo stesso il tiramisù e sperate che in frigo si addensi (di solito si addensa, ma dipende da quanto liquida è, il frigo non fa miracoli). Se si tratta di un dolce al cucchiaio e non intendevate fare un tiramisù, questa opzione potrebbe non essere praticabile.
  2. Cercate di addensare la crema aggiungendo altro mascarpone. Se non ne avete più potete usare della ricotta. O un mix di ricotta e mascarpone, per conferire un sapore equilibrato.
  3. Aggiungete della panna montata. E’ vero, la crema diventerà più calorica, ma sembrerà fatto apposta.
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Come fare la birra artigianale

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come fare la birra in casa - Ricettepercucinare.com

Sono tante le persone che già prima del lockdown cercavano di apprendere le tecniche per fare in casa tale o tal’altro prodotto gastronomico. Come fare la birra artigianale è uno di quei temi molto cercati e richiesti e dunque abbiamo ritenuto di proporre qui una piccola guida sull’argomento, sperando che sia cosa gradita per chi desidera preparare la deliziosa bevanda anche in autonomia. Vediamo come muoversi allora.

Come fare la birra artigianale in casa: una premessa

L’homebrewing, ovvero l’arte della birrificazione casalinga, non si impara propriamente in un pomeriggio. Vi sono tantissime persone che si fanno la birra in casa da anni e che riescono finalmente ad ottenere un buon prodotto dopo innumerevoli tentativi. Dunque armatevi di buona volontà e di pazienza, ma siamo certi che riuscirete nell’intento.

Le 6 mosse per fare la birra artigianale in casa

Ecco le sei fasi dalle quali non è possibile prescindere per fare la birra artigianale in casa. Prima di entrare nel dettaglio delle fasi, devi sapere che online puoi comprare dei kit per fare la birra in casa. Dunque se sei alle prime armi perchè non provare? Potrebbe essere una bella avventura e potresti scoprire una nuova passione, magari da coltivare in modo più professionale anche nel futuro.

  1. Preparare il mosto: si ottiene dalla bollitura di malto e luppolo assieme ad acqua
  2. Aggiungere il lievito: si aggiunge il lievito al mosto precedentemente preparato
  3. Far fermentare il mosto: è un momento di attesa
  4. Aggiungere lo zucchero: è indispensabile per rendere la bevanda frizzante
  5. Imbottigliare: al termine della fermentazione e dopo l’aggiunta degli zuccheri, si imbottiglia in lattine ermetiche oppure in bottiglie
  6. Maturare in bottiglia: è un altro momento di attesa, durante il quale la birra acquisisce il sapore e l’aroma “finale”.

La preparazione del mosto

Il mosto come abbiamo detto si compone di malto, luppolo e acqua. Si procede all’apertura o sfarlatura del malto, che consiste nella rottura del chicco, che viene sì rotto, ma non ridotto in farina. Il malto macinato viene poi messo in una pentola, dove viene aggiunta acqua: si porta poi il tutto ad una temperatura tra i 50° e gli 80°. Questa fase è detta di ammostamento. Terminato l’ammostamento, si filtra nuovamente, e si procede ad una seconda bollitura. I grani saranno, ora, tutti aperti. Con la seconda bollitura si aggiunge il luppolo. La seconda bollitura dura più o meno un’ora.

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L’aggiunta del lievito

Dopo la seconda bollitura si aggiunge il lievito. E’ fondamentale che il liquido sia raffreddato prima di aggiungere il lievito. La temperatura ideale è di 30 gradi. Per velocizzare il raffreddamento puoi usare una serpentina nella quale scorre acqua fredda. La serpentina si immerge nel liquido. Oppure ricorri alla pazienza! Aggiungere il lievito serve ad indurre la fermentazione, facendo in modo che gli zuccheri naturali si convertano in alcol. Chi usa lievito in polvere dovrà reidratarlo con poca acqua per farlo diventare una sorta di pappetta. Oppure, puoi usare i cosiddetti “starter”, che dovrai preparare un po di ore prima.

La fermentazione

Questa fase dura dalla settimana ai 10 giorni e dovrà essere fatta in un luogo buio, secco e asciutto. Armati di pazienza. Poi dovrai travasare il tutto per eliminare i depositi, e procedere ad una seconda fase di fermentazione, di circa altri 5 giorni / una settimana. Occhio a tutto quello che tocchi, usi e maneggi. Come sempre in cucina l’igiene è d’obbligo: fai in modo che recipienti e attrezzi siano sempre sterilizzati.

L’aggiunta degli zuccheri

Detta anche carbonazione o priming, l’aggiunta di zuccheri serve a conferire frizzantezza alla tua birra fatta in casa. Lo zucchero innescherà una reazione chimica che favorirà la liberazione di anidride carbonica. Sapevi che spesso nei birrifici industriali per risparmiare tempo si aggiunge l’anidride carbonica tramite bombole? Un po come succede per l’acqua frizzante addizionata con anidride carbonica e non effervescente naturale. Tu invece aggiungerai lo zucchero, perchè farai una birra fatta in casa artigianale fatta come da tradizione. Otterrai una rifermentazione insomma.

Imbottigliamento

Sull’imbottigliamento abbiamo poco da dire, se non ricordarti di usare sempre bottiglie nuove e ben sterilizzate! Un errore igienico e dovrai buttare via tutto. Niente leggerezze!

Maturazione

La maturazione in bottiglia è un altro tempo d’attesa fondamentale per ottenere un buon prodotto. Dovrai attendere due o tre settimane almeno, per dare il tempo ai lieviti, vitamine e proteine di continuare la fermentazione ed assumere il perfetto sapore di birra che piace a te. Perchè la birra, in fondo, è viva! Dunque devi trattarla bene, e soprattutto avere pazienza. Quanto alla temperatura, in questa fase dovrai conservare le bottiglie ad una temperatura tra i 16 ed i 22 gradi.

Come fare la birra artigianale insomma può essere insidioso e lungo ma vale sempre la pena di provare. E’ bello fare le cose in autonomia ed è bello poi poterle gustare con i propri cari. Dunque buon lavoro con il tuo primo tentativo di birrificazione casalinga. 

 

Ilaria Scremin, martedì, 27 Luglio 2021 e classificato in Come Fare, Consigli, News.



Pollo al vapore per digerire

pollo al vapore, addio cattiva digestione, tre idee golose - MyItalian.recipes


pollo al vapore, addio cattiva digestione, tre idee golose - MyItalian.recipes

La cattiva digestione è spesso la conseguenza di un insieme di situazioni e stati sia corporei che emotivi. E non è vero che a causarla è sempre e per forza uno stato patologico dell’apparato digerente. Se soffrite di cattiva digestione, cominciare ad alimentarsi bene può essere la strada giusta. Tra i cibi consigliati in questo caso vi è il pollo al vapore. Ma non solo.

Cosa causa la cattiva digestione

Prima di entrare nel merito delle grandi virtù del pollo al vapore, spendiamo due parole sulla cattiva digestione. La cattiva digestione può essere causata da diversi fattori:

  • stress e ansia
  • postura sbagliata durante i pasti (non mangiate gobbi o seduti di traverso)
  • masticazione grossolana e veloce (è fondamentale masticare bene ogni boccone)
  • alimenti grassi, fritti, troppo piccanti e irritanti, poco sani, altamente raffinati, con conservanti artificiali e coloranti
  • alimenti ricchi di salse, salsine ed intingoli
  • fretta
  • disorganizzazione nell’alternanza corretta dei macronutrienti
  • intolleranze
  • abitudine di mangiare tardi e coricarsi subito

Le cause della cattiva digestione possono essere davvero molte e non sempre il disturbo è causato da una patologia del sistema digerente. Piuttosto, una protratta cattiva digestione può causare dolori allo stomaco, reflusso, gastrite e altri problemi.

Quali cibi sono ideali contro la cattiva digestione

Per digerire bene, mangiare sano ed interrompere il circolo vizioso della cattiva digestione si consigliano alcuni cibi in particolare:

  • pesce bianco e carni bianche, come il già citato pollo al vapore;
  • mele, che contengono acido citrico e acido malico, perfette per favorire la digestione. Anch’esse sono perfette sia crude che cotte a vapore;
  • riso, pasta non raffinata, pane non raffinato, tutti i cereali integrali
  • pane di avena
  • yogurt naturale, se possibile fatto in casa

Pollo al vapore? Che noia!

La cottura al vapore è sinonimo per eccellenza di salute ma spesso è associata a qualcosa di estremamente noioso. Sbagliato! Il pollo al vapore, che è una carne bianca e magra ad alto apporto proteico ed esiguo apporto di grasso, è l’ideale per mangiare bene, per digerire e per mantenersi in salute. Ma non è affatto noioso.

Ecco 3 idee per preparare un pollo al vapore golosissimo ed irresistibile

  • Con le spezie. La curcuma è una spezia delicatamente profumata che piace a tutta la famiglia. E’ anche di un bel giallo brillante, che mette subito di buon umore. Dunque, massaggiate il pollo con curcuma e sale prima di metterlo in vaporiera, e otterrete un pollo al vapore profumato, esotico e senza aggiungere grassi!
  • Cremoso ma senza intingoli. Come detto gli intingoli sono i nemici della digestione. Mettiamo al bando i soffritti, e creiamone uno tutto naturale, ricco di licopene, un antiossidante preziosissimo per la nostra salute. Mentre il pollo cuoce in vaporiera, tagliamo diversi pomodori a dadini, aggiungiamo uno spicchio d’aglio, del basilico, sale e un cucchiaio di olio di oliva extravergine. Il sale favorirà la fuoriuscita dei liquidi. Quando il pollo sarà cotto, non dovremo far altro che tagliarlo a fettine e irrorarlo con il contorno di pomodori preparato. Tenete pronto il pane per fare la scarpetta!
  • Alle erbe. Anche le erbe spontanee ed aromatiche ci vengono in aiuto per un pollo al vapore delizioso. Tritate dunque finemente le erbe che preferite, spontanee o aromatiche: finocchietto selvatico, prezzemolo, basilico….mettete tutte le erbe in una ciotola. Aggiungete la scorza grattugiata di mezzo limone (evitate il succo se soffrite di acidità di stomaco), un cucchiaio di olio extravergine di oliva e del sale. Quando il pollo è pronto, spennellatelo con questo tripudio d’erbe. Completate con qualche oliva e servite!

Come vedete il pollo al vapore è una ricetta eccellente per combattere la cattiva digestione e mangiare sano con fantasia!



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