Tag: piatti freddi

Involtini di melanzane al profumo di cumino

Dopo gli involtini di ricotta[1] da gustare freddi, vi propongo una variante degli involtini da servire calda.

Gli involtini di melanzane proposti racchiudono un ripieno a base di patate con un profumo e un aroma intenso di cumino. Il tutto viene servito con una salsa al latte anch’essa aromatizzata al cumino.


Ingredienti per 4 persone:

  • 2 melanzane viola;
  • 400 grammi di patate (consigliate quelle a pasta bianca farinosa);
  • una piccola cipolla bianca;
  • mezzo bicchiere di vino bianco;
  • un mazzetto di erbe aromatiche (alloro, rosmarino. prezzemolo);;
  • 1 uovo;
  • 40 grammi di parmigiano grattugiato;
  • semi di cumino tostati e ridotti in polvere.

Per il condimento degli involtini:

  • 300 ml di latte;
  • 10 grammi di amido di mais;
  • 200 grammi di passata di pomodoro;
  • un cucchiaio d’olio;
  • semi di cumino tostati e macinati
  • noce moscata.

Preparazione delle melanzane.

Prendete due melanzane viole di dimensioni pressochè uguali. Privatele del picciolo e lavatele. ricavate da queste 12 fette di circa 1 cm di spessore. Scegliete le fette che risultano essere più grandi e simili tra loro. Il resto tagliatelo a cubetti molto piccoli e regolari.

Ricoprite con carta da forno il fondo di una teglia e disponetevi, senza sovrapporle, le fette di melanzane. Fate cuocere nel forno caldo ad una temperatura di 200° per circa 10 minuti, fino a che non saranno morbide. Togliete dal forno e mettete da parte.

Ponete i cubetti di melanzane in una padella e fateli saltare con un cucchiaio d’olio.  Spolverate con un po’ di cumino ridotto in polvere. Fate cuocere per circa 10 minuti. Spegnete e tenete da parte.



Preparazione delle patate.
Pelate le patate e riducetele a piccoli cubetti. Tritate finemente la cipolla, fatela insaporire in un tegame con un cucchiaio d’olio e il mazzetto legato di erbe aromatiche. Aggiungete i cubetti di patate e subito dopo sfumate con un poco di vino bianco. Lasciate evaporare, dopodiché versate un poco di acqua (o brodo vegetale) e portate a cottura. Spengnete quando il composto si presenterà asciutto e le patate saranno cotte e ben morbide. Eliminate il mazzetto di erbe e con uno schiacciapatate riduce il tutto in un purè omogeneo. Aggiungete i semi di cumino macinati, regolate di sale. Quando il ripieno si sarà intiepidito aggiungete i cubetti di melanzane tenuti da parte, l’uovo e il grana grattugiato. Mescolate per bene, farcite ciascuna fetta di melanzana con un cucchiaio circa di ripieno e chiudete avvolgendo su se stessa la fetta dandogli la forma di un’involtino


Preparazione del condimento e cottura degli involtini.
Mescolate la salsa di pomodoro con un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Versatela sul fondo di una teglia. Disponetevi sopra gli involtini e mettete in forno caldo a 180°C per 20 minuti circa.
Durante la cottura preparate velocemente la salsa al latte
Preparazione della salsa al latte.
Mescolate l’amido con il latte freddo, aggiungete una spolverata di semi di cumino e un pizzico di sale. Ponete sul fuoco e senza smettere di mescolare portate a bollore.
A circa dieci minuti dal termine della cottura togliete gli involtini dal forno e irrorateli con la salsa al latte. Rimettete in forno e proseguite la cottura. Spegnete e lasciate riposare per qualche minuto prima di servire.


Curiosità.
Il profumo prevalente (ma non invadente!) in questa ricetta è quello del cumino, merita quindi qualche accenno sulle sue caratteristiche.


Il cumino (cuminum cyminum) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, è originario del Turkestan e trova il suo habitat ideale in terreni aridi e caldi come quelli dell’Egitto, Sicilia e Malta, dove viene largamente coltivato. 
La pianta del cumino è costituita da un fusto sottile e ramificato che può raggiungere i 20-30 cm di altezza; le foglie alterne sono fini di forma allungata e prive di peluria, molto simili alle foglie del finocchio; i fiori sono piccoli disposti ad ombrella e, in base alla varietà, possono essere rosa o bianchi; anche i semi di color marroncino sono molto piccoli, hanno una lunghezza di 5-6 millimetri e somigliano ai semi d’anice e ai semi di finocchio.


L’aroma del cumino si concentra soprattutto nei semi utilizzati interi, preferibilmente dopo una breve tostatura che ne intensifica il sentore, meno diffuso è invece l’uso delle foglie che vengono utilizzate per insaporire insalate e salse.


I semi di cumino hanno un gusto molto intenso, leggermente amarognolo e pepato che ben si sposa con molti piatti a base di verdure o di carne. Trovano vasto impiego nella cucina indiana, in diversi piatti tipici del Nordafrica e del Medio Oriente, inoltre il cumino è uno degli ingredienti che compongono il curry e il garam masala.


Il suo utilizzo si estende anche alla cucina occidentale, dove era già conosciuto ai tempi dell’impero romano. In Spagna si aggiunge al chorizo, tipica salsiccia iberica, in Francia si usa per la produzione di alcuni pani tradizionali particolarmente aromatici, in Olanda e in Valle d’Aosta si usa accostarlo ad alcuni formaggi locali. Generalmente il cumino si associa a preparazioni salata ma nella cucina libanese è l’ingrediente principale di una crema dolce chiamata Mighli

References

  1. ^ involtini di ricotta

Insalata di ceci e grano molto interessante!


<a href="https://www.xn--imendibenedetta-pub.com/ricette/my-cooking-idea.html">My Cooking Idea</a>. Ricette di cucina vegetariana, vegana, dolci e dessert.: Insalata di ceci e grano molto interessante!

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Insalata di ceci e grano molto interessante!




Non ho abbandonato il blog, sono in fase di apprendimento…

Ops é passato più di un mese dal mio ultimo post… quasi non mi ero resa conto…Per ricominciare vi presento quello che ho preparato per il pranzo di oggi: un’insalata con ceci e grano. E’ una preparazione semplice però ho deciso di presentarvela perché il suo gusto merita di essere condiviso. Le insalate sono sempre un’ottima soluzione quando si vuole preparare qualcosa di veloce e nutriente. Questa credo sia completa anche sotto il profilo nutrizionale per via della presenza dei ceci e del grano duro, l’unico svantaggio è che deve essere programmata il giorno prima in quanto i due ingredienti principali necessitano dell’ammollo preventivo, a meno che non ripiegate su ceci e grano già pronti. Vi illustro gli ingredienti da me utilizzati.
Ingredienti per 4 persone:

  • 100 grammi di ceci secchi;
  • 100 grammi di grano duro;
  • 4 pomodori per insalata;
  • 2 piccole zucchine;
  • un mazzetto di rucola;
  • 3 cucchiai di olio;
  • 25 grammi circa di pinoli;
  • olive in salamoia (15 circa);
  • 2 cucchiai di aceto di mele;
  • scaglie di grana;
  • sale e pepe.

La sera prima preparate il grano e i ceci per l’ammollo. Sciacquateli sotto l’acqua corrente, metteteli in due contenitori separati e ricopriteli completamente di acqua.
Dopo almeno 12 ore di ammollo procedete alla cottura che dovrà avvenire distintamente in quanto i due elementi cuoceranno in tempi differenti. Io ho utilizzato la pentola a pressione e ho fatto cuocere i ceci per 20 minuti contati dopo lo sfiato della valvola, mentre per il grano ho atteso fino a 30 minuti (decidete voi quale volete cuocere per primo!).
Nel mentre potete preparare i restanti ingredienti in particolare le olive, le zucchine e i pinoli che ho sottoposto ad una breve cottura.
Preparazione delle olive, dei pinoli e delle zucchine.
Estraete le olive dall’acqua di conserva e risciacquatele velocemente sotto l’acqua corrente, privatele del nocciolo con l’apposito attrezzo, se l’avete, oppure utilizzate un coltello. Ponete i pezzi di olive cosi ricavati su un tagliere e con una mezzaluna o con un coltello da cucina ben affilato (beato chi ha i coltelli sempre ben affilati!!) tritateli molto finemente. Accendete il forno a 180-200°C (possibilmente in modalità ventilato). Prendete una teglia e rivestitene il fondo con della carta da forno e versate sopra il trito di olive. Mettete in forno per circa 15- 20 minuti. I pezzetti di olive assumeranno una leggera croccantezza con un gusto particolarmente sapido.
Sfruttate il forno anche per effettuare una breve tostatura dei pinoli. Questi due elementi renderanno il gusto di quest’insalata molto interessante.
Ora prepariamo le zucchine. Dopo avere eliminato le parti estreme lavatele e tagliatele a rondelle di circa &frac12; centimetro di spessore. Fatele saltare in una padella con uno o due cucchiaini di olio (ovviamente la quantità di olio è a vostro piacimento, io tendo ad usarne il meno possibile) per pochi minuti in modo da preservarne la croccantezza.
Preparazione dell’insalata.
A questo punto anche i ceci e il grano saranno giunti a cottura, quindi  disponete di tutti gli ingredienti per assemblare la vostra insalata. Prendete un insalatiere capiente e versate i ceci e il grano ben scolati dall’acqua di cottura (non gettatela via, potete conservarla in frigo e utilizzarla il giorno dopo per un risotto o per una polenta!), le zucchine, i pomodori tagliati a cubetti e la rucola spezzettata ( mi raccomando prima di aggiungere questi ingredienti accertatevi che grano e ceci siano freddi), aggiungete anche una parte del trito di olive e di pinoli ( tritatene metà e l’altra metà lasciateli interi). Condite con olio, pepe e poco aceto di mele.Servite e guarnite i singoli piatti con il trito di olive avanzato, i pinoli e le scaglie di grana. 

Cena con Paella al Circolo Gennaro Club di Prato (PO)

Pubblicata 13/10/2012 Scritto da
Benedetta in Recensioni ristoranti[1]

Martedì 9 ottobre io e Fabio siamo stati a cena al Circolo Gennaro Club di Prato con un coupon Groupon che prevedeva: Cena con 1 kg di paella, cocktail di benvenuto, maxiantipasto di 4 portate a testa, dolce a scelta e un litro di sangria o vino per 2 persone a 24 €.

Per noi era la prima esperienza groupon relativa ai ristoranti in offerta[2] (avevamo fatto acquisti diversi su groupon ma mai provato un ristorante) e devo dire che ero anche un po’ scettica… ma andiamo con ordine…

Visto che spesso anche io mi ero chiesta quale potesse essere la qualità del servizio offerto a prezzi oggettivamente così bassi, ho pensato che sarebbe stato utile condividere la mia esperienza sul web, a vantaggio di altri curiosi/dubbiosi/interessati. Avendo già pensato di scrivere una recensione il più imparziale possibile al riguardo avevo già escluso di presentarmi o “farmi in qualche modo riconoscere” e anche di poter fare delle foto a modino (vista la luce sarebbero stati necessari reflex e cavalletto.. ma dite che sarei passata inosservata se mi fossi presentata munita di tale attrezzatura?) Ma mica potevo fare come nella vignetta pubblicata da Paolo[3] (guardatela!!) che mi ha fatto sorridere!!! Così, la decisione… avrei  sacrificato la qualità delle foto (che avrei fatto con il cell… le orribili foto del mio “passato” Iphone 3… rimpiangendo le foto del buon vecchio nokia N97 mini) per una imparzialità del servizio e correttezza della recensione… e anche se queste foto sono oggettivamente bruttine, sono soddisfatta della mia scelta.

Veniamo all’ambiente: un ristorante sito in periferia di Prato, di fronte al campo di calcio di Chiesanuova, zona a me sconosciuta nonostante “bazzichi” Prato da ormai molti anni.

Zona popolata… con palazzi molto alti intorno… molto parcheggio ma pochi posti auto liberi… e nonostante tutto uno era lì, libero e disponibile per noi… sarà merito della sede anatomica della fortuna, nel mio caso piuttosto spiccata e prominente!

Insomma, tornando al ristorante, da fuori nulla di eccezionale. Entrando riconosciamo una zona molto carina e confortevole in veranda… sicuramente molto gradevole e vivibile nei mesi estivi (foto qui accanto).

Ci accolgono in modo gentile e accogliente… ci sediamo…

Questo era ciò che era previsto… lo elenco e poi lo commenterò sotto:

  • cocktail di benvenuto alcolico o analcolico
  • antipasto: pepata di cozze, crostini di pesce con ad esempio gamberetti, salmone, tonno; prosciutto crudo con coccoli e stracchino fresco, tartine ai profumi toscani
  • un piatto di covaccini all’olio extravergine
  • 1 kg di paella ogni 2 persone a scelta tra:
  • – valenciana de marisco (marinara) di terra vegetariana
  • dolce fatto in casa a scelta come crema catalana, tiramisù, cheesecake, creme caramel, panna cotta
  • una bottiglia d’acqua ogni 2 persone
  • un litro di sangria o di vino (bianco o rosso) ogni 2 persone
  • caffè o amaro

Osservo l’ambiente, semplice ma carino e confortevole, non lussuoso né tantomeno pacchiano, insomma, un luogo dove ci si sente facilmente a casa. Una tv e un proiettore che proietta il programma televisivo sulla parete dietro il tavolo accanto al nostro.

Osservo la tavola: apparecchiata con tovaglie verdi e tovaglioli in tinta bianco e verde, il tutto in tessuto non tessuto. Noto la cosa ma non mi infastidisce… è in linea con l’ambiente accogliente ma anche semplice.

Ci chiedono se vogliamo un aperitivo analcolico oppure un prosecco… optiamo per il prosecco che arriva insieme al covaccino all’olio. Prosecco buono, covaccino caldo e croccante… ferma la fame da un lato e apre l’appetito dall’altro.

Io e Fabio ci guardiamo intorno… vicino a noi due coppie di ragazzi fotografano i piatti che arrivano… inizio a fare le foto in scioltezza. Seria (quasi dovessi fare una super recensione gastronomica), prendo anche appunti sul notepad del cellulare… ho paura di dimenticare qualcosa… forse per paura dell’effetto sangria già sperimentato in Spagna…

Ci chiedono se vogliamo la sangria[4]… o preferiamo il vino (bianco o rosso)… e se vogliamo  subito un litro o se vogliamo frazionare in due “consegne”… optiamo per la sangria, 1 litro tutto insieme. Quando arriva noto che è servita nella caraffa da vino… avrei preferito una caraffa più caratteristica, ma è solo una questione estetica… certo, se dovessi dare il mio consiglio, proporrei una caraffa con manico più caratteristica e magari proporrei 2 tipi di sangria: sicuramente la classica rossa (1/2 litro) per l’antipasto e l’altro mezzo litro, se di gradimento, di sangria bianca (de cava)[5] che si sposa molto bene con la paella, soprattutto quella con il pesce. Questo renderebbe ancora più sensato il frazionamento della consegna in due parti, oltre ai motivi di “riscaldamento” della sangria stessa.

La assaggio, me la ricordavo più dolce in Spagna…

Dopo circa 20 minuti dall’aperitivo arrivano gli antipasti serviti su un grosso tagliere girevole… 2 crostini ai fegatini toscani (tipici toscani), 2 crostini con un sughetto di moscardini, impepata di cozze, coccoli con prosciutto crudo e stracchino.

Fabio non mangia il crudo nè ama le cozze… ma vista la qualità delle pietanze, ho spolverato io anche la sua parte. I coccoli erano croccantissimi e per niente “untuosi”, anche da freddi. E quella sangria, che all’inizio mi era sembrata un po’ troppo secca, si sposava perfettamente con l’antipasto.

Dalle foto potete vedere cosa è avanzato… niente…

Per la paella avevamo scelto quella de marisco (andava scelto al momento della prenotazione) tra quelle disponibili: valenciana, de marisco (marinara), di terra, vegetariana.

Un po’ di attesa (ma nemmeno eccessiva) e arriva… presentazione scenografica poichè il vassoio arriva scintillando… con calamari, seppioline, cozze, vongole, gamberetti; guarnizione con peperoni e 2 gamberoni. A voler trovare un difetto il riso era uno “zinzinino” troppo cotto per i miei gusti ma era gustosamente piccante al punto giusto… tutto il pesce era così morbido che nel complesso il matrimonio era perfettamente riuscito!!

Anche qui la mia pignoleria trova modo di esprimersi: ho invidiato il tavolo accanto a noi dove erano in 4… invece che nel vassoio un po’ ammaccato (che comunque trasmette un che di vissuto, l’idea di una pietanza preparata e servita da tempo),  la loro la paella era stata servita nella classica paellera… molto più carina della nostra! (L’erba del vicino è sempre più verde!!)

L’ho ripresa 2/3 volte ma era tantissima… Fabio al bis era già arrivato (lui che mangia così poco) e pur con tanto dispiacere l’abbiamo lasciata.

Al momento di riprendere i piatti ci hanno chiesto in modo molto gentile e delicato se era tutto ok ed io commentato che era buonissima ma tantissima!

Per dolce erano previsti: tiramisù, cheesecake[6], creme caramel, panna cotta[7], sbrisolona ricotta e cioccolato… prevedibile l’ordine… Fabio ama il creme caramel e Lady Cheesecake (che sarei io, su soprannome del mio amico Matteo) ha fatto il suo ordine preferendo i frutti di bosco alla buona vecchia nutella… ottimo il cheesecake (non troppo dolce, non troppo acido), ottimo il creme caramel (i piatti vuoti delle foto parlano da soli).

La sangria però è avanzata… io non mi sono riguardata, ma Fabio dovendo guidare, si è mantenuto su un assaggio molto limitato…

Al momento di andare via, visto che non avevamo ordinato nè caffè nè amaro (la mattina ci aspettava la sveglia presto!), ci hanno chiesto se desideravamo un caffè o un amaro, abbiamo declinato l’invito ringraziando e spiegando che preferivamo fare passo per motivi di “sveglia all’alba”.

Abbiamo chiesto se dovevamo pagare una differenza (non ricordavamo se l’acqua era prevista o no) e ci è stato risposto che non c’era niente di extra.

Siamo usciti, salutando, assolutamente soddisfatti… avevamo mangiato bene, in quantità, tante pietanze e tutte buone, spendendo solo 12 euro… peccato non aver comprato 2 buoni anziché uno!

Sicuramente un locale dove torneremo, indipendentemente dal coupon Groupon, adesso che grazie a Groupon lo abbiamo scoperto (ma non senza tenere d’occhio le prossime offerte su Groupon!). Ovviamente non potremo avere le stesse condizioni economiche, ma quando si mangia bene, il prezzo perde sicuramente di importanza.

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Recensioni ristoranti (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ ristoranti in offerta (www.groupon.it)
  3. ^ Paolo (30euronondipiu.blogspot.it)
  4. ^ Sangria (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ sangria bianca (de cava) (www.imenùdibenedetta.com)
  6. ^ cheesecake (www.imenùdibenedetta.com)
  7. ^ panna cotta (www.imenùdibenedetta.com)

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