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Come si fa il mirto

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Come si fa il mirto? Il mirto è uno dei liquori più noti e famosi prodotti in Italia assieme al limoncello. La sua origine è sarda, non a caso in Sardegna le piante di mirto abbondano. Scopriamo oggi assieme come si fa il mirto, in modo da ottenere un ottimo liquore casalingo pronto per ogni evenienza, da gustare al naturale oppure con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio.

Cos’è il mirto e come si gusta

Il mirto è un liquore tradizionale sardo che si prepara a partire da bacche di mirto ben mature. Il mirto è un arbusto che cresce in tutta la regione. Alcune persone preparano il liquore usando anche le foglie della pianta, ma la ricetta tradizionale prevede che si usino solamente le bacche. Il suo sapore è deciso e fresco. Raramente, in realtà, si gusta a temperatura ambiente. E’ più comune gustarlo con ghiaccio o meglio ancora freddo di freezer. Essendo una bevanda a base alcolica, non ghiaccia, quindi potete riporlo comodamente in freezer. Una buona idea è quella di riporre in freezer anche i bicchierini. L’effetto rinfrescante e digestivo sarà assicurato. Ma forse siamo partiti dalla fine. Dunque torniamo indietro e vediamo come si fa il mirto.

Qual è la gradazione alcolica del mirto

Il liquore di mirto ha una gradazione alcolica che oscilla tra i 30° e i 50°. Ha un bel colore viola intenso che proviene dalla buccia delle bacche di mirto. La buccia, oltre a dare un bellissimo colore al liquore, è anche ricca di antiociani, degli antiossidanti preziosi per tenere alla larga le patologie tipiche del tempo che avanza e per mantenere in salute il sistema cardiovascolare.

Come si prepara il mirto

Veniamo ora alla preparazione del mirto. Come si prepara il mirto? Si raccolgono dapprima le bacche, che devono essere molto mature. Si lavano e asciugano, dopodiché si mettono nell’alcol per liquori (lo trovate al supermercato) per 40 giorni muovendo di tanto in tanto il recipiente. Terminato il periodo di macerazione, il liquido si filtra e le bacche si gettano. Il liquido va mescolato ad uno sciroppo precedentemente preparato facendo bollire acqua e zucchero (un litro di acqua e 100 grammi di zucchero). Lo sciroppo deve essere ormai freddo. Si mescolano dunque il liquido di macerazione (che dovrà essere anch’esso un litro per un libro di sciroppo) e lo sciroppo e si imbottiglia. Il tutto si gusta dopo un paio di mesi.

Per la preparazione, si lasciano a macerare le bacche mature, nell’alcool a 90° per 40 giorni. Trascorso il tempo di macerazione, il liquido viene filtrato e l’essenza ricavata viene addizionata con uno sciroppo di acqua e zucchero. Il liquore di mirto, però, potrà essere gustato solo dopo un riposo di 1-2 mesi.

Abbiate cura di usare le bacche entro due giorni dalla loro raccolta. Più sono fresche e meglio è! 



Paparina verdura selvatica del Salento (e non solo)

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paparina verdura selvatica del Salento - Ricettepercucinare.com

Le erbe selvatiche o spontanee commestibili sono un patrimonio naturale del quale spesso disponiamo senza nemmeno rendercene conto. Semplicemente perchè non le conosciamo. Eppure è una ricchezza naturale, sana ed economica alla quale attingere in totale sicurezza. Molti sanno raccogliere le erbe spontanee, altri le acquistano presso i fruttivendoli. Oggi spendiamo due parole sulla paparina verdura del Salento molto nota ed apprezzata anche – ad onor del vero – nel resto d’Italia. Scopriamo insieme cosa sono e perché questa erba spontanea è così gradita ai più.

paparina verdura selvatica del salento - Laterradipuglia.it
Puoi acquistare la paparina del Salento su La Terra di Puglia.

Paparina verdura selvatica del Salento, segreto di benessere e scrigno di bontà

In Salento è molto nota e molto apprezzata e prende il nome di paparina. Si tratta della parte verde della pianta del papavero, quella che rimane dopo che l’infiorescenza è sfiorita. Sembrano delle ampie roselline di foglioline verdi allungate e delicate. In Veneto, per esempio, le chiamano proprio rosole. E nelle altre regioni d’Italia hanno altri nomi, ora fantasiosi, altre volte legati alle loro proprietà, o alla loro forma. Gli anziani forse le conoscono maggiormente, i giovani meno. Si è persa, infatti, l’abitudine di andar per campi a raccogliere le erbe spontanee commestibili.

Cos’è la paparina e come si gusta

Come detto la paparina verdura selvatica del Salento è davvero gustosa e ricca di proprietà. La potete acquistare dai fruttivendoli locali e, dopo averla lavata a più riprese, dovete cuocerla in olio caldo con l’aggiunta di un po’ di cipollotto e qualche oliva cellina. Questa è la ricetta della paparina del Salento, quella autentica e che oggi si sta riscoprendo. Potete anche aggiungerci una punta di peperoncino, se è di vostro gusto.

Proprietà della paparina

La paparina ha ottime proprietà benefiche per il nostro organismo. E’ antinfiammatoria, digestiva, coccola il nostro intestino ed è ricca di vitamine e sali minerali. Quanto all’effetto sedativo che forse penserete sia fortemente marcato, esso è, al contrario, davvero molto blando.

Come assaggiare la paparina per la prima volta e dove trovare la paparina verdura del Salento

Come detto non tutti siamo in grado ed abbiamo tempo di andar per campi a raccogliere la paparina o altre erbe spontanee. Oggi per fortuna c’è chi lo fa per noi. La Terra di Puglia raccoglie, cuoce ed invasa in totale sicurezza la paparina colta a mano nei campi del Salento per voi. Per voi che non l’avete mai assaggiata e vorreste gustare un prodotto nuovo, e per voi che invece la conoscete bene, ma avete difficoltà a reperirla, forse per la distanza che vi separa dalla terra nella quale siete cresciuti.

Un’idea diversa dal solito

Un’altra idea che vi diamo è quella di usare le erbe spontanee per dar vita a focacce e torte salate. Impastate una buona farina sana e leggera, come per esempio una farina Senatore Cappelli, con poca farina di forza, e mettete a lievitare. Farcite poi con le paparine del Salento, oppure con spinaci freschi, o altra verdura verde. Sarà un modo divertente per far mangiare la verdura anche a chi non la gradisce!



Come partecipare a È sempre mezzogiorno

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È Sempre Mezzogiorno

Molti di voi ci scrivono per chiederci se siamo a conoscenza di come partecipare a E’ Sempre Mezzogiorno. Come sapete, infatti, durante la prima edizione di È Sempre Mezzogiorno sono stati lanciati tantissimi giochi telefonici ai quali era possibile partecipare semplicemente telefonando da casa. Se anche tu desideri telefonare in diretta per partecipare ai concorsi telefonici della prossima stagione, qui di seguito troverai tutte le informazioni utili per provare a sfidare la sorte, divertirti con i protagonisti del tuo programma tv preferito e, perché no, vincere.

I giochi di È Sempre Mezzogiorno

Il programma di Antonella Clerici È Sempre Mezzogiorno, consente a tutti di partecipare ai giochi telefonici: come puoi ben immaginare, però, vi sono delle regole da seguire per poter esser selezionati al telefono e giocare. Nella scorsa stagione del programma televisivo vi erano diversi giochi tra cui il Bonsai, Scrosta e Vinci, Pentola o Dispensa, il Gioco del Cassetto e i Cinque Indizi.

Con molta probabilità anche per la prossima stagione televisiva di È Sempre mezzogiorno non mancherà il gioco del Bonsai: in tal caso, vedremo di nuovo Antonella seduta sulla sua altalena che ci mostra la piccola pianta e ci chiede il numero preciso delle foglie del bonsai. Con il ritorno negli studi televisivi del programma di cucina di Rai 1, inoltre, ci sarà spazio anche per Scrosta e Vinci, gioco in cui solitamente Alfio si occupa della pulizia delle pentole, alla ricerca del logo dello show cooking. Non dimentichiamo il gioco del cassetto, dove gli telespettatori provano ad aggiudicarsi una cucina Chateau d’Ax del valore di 10 mila euro. Terminiamo citando pure il gioco delle 10 cose, dove il concorrente deve proporre gli ingredienti giusti per aggiudicarsi il premio.

Ora che conosci la lista dei giochi telefonici, ti stai chiedendo come parteciparvi?

Come partecipare a È Sempre Mezzogiorno da casa e dal cellulare

Prenotarsi per giocare a E’ Sempre Mezzogiorno: quando e come

Vuoi sapere come partecipare a E’ Sempre Mezzogiorno? Se vuoi prendere parte ai concorsi telefonici già della prima puntata di È Sempre Mezzogiorno, in onda a partire dal 13 settembre 2021, dovrai prenotarti da sabato 11 settembre a domenica 12 settembre fino alle 24:00.

Durante la prenotazione si dovrà indicare il numero telefonico di casa o di cellulare così da poter esser richiamati. La prenotazione, peraltro, si può eseguire anche tramite web tramite giocherai.it, oltre che telefonicamente al numero 0645789090 (quest’ultimo è raggiungibile solo da rete fissa)

Requisiti per partecipare a E’ Sempre Mezzogiorno

Per partecipare a E’ Sempre Mezzogiorno bisogna sapere qualcos’altro:

  • per giocare ai giochi telefonici di È Sempre Mezzogiorno sarà necessario dare il consenso al trattamento dei Dati, rilasciando quelli richiesti ed accettando anche i termini del regolamento. Se non sarà fatto, non si potrà prendere parte ai concorsi telefonici.
  • è possibile prenotarsi sia da telefono fisso che da telefono cellulare: tutti i numeri rientrano nello stesso bacino di prenotazioni, senza distinzioni tra fissi e cellulari
  • se il numero rientra nella “black list” di numeri che hanno già partecipato, l’aspirante partecipante sarà escluso
  • non possono partecipare ai giochi i dipendenti Rai o di società facenti parte del Gruppo, i loro congiunti e parenti
  • può capitare che, se la registrazione del gioco non abbia i necessari requisiti tecnici o qualitativi, questa non sia mandata in onda. Ma se c’è stata una vincita, il premio sarà comunque assegnato come di diritto
  • nel corso della giornata in cui va in onda il programma alla presenza di un notaio si estraggono 50 numeri telefonici tra quelli che si sono prenotati. L’estrazione avviene in ordine casuale e quei 50 numeri saranno quelli che saranno chiamati nella giornata in corso. Chi è stato già chiamato non potrà più partecipare. Se l’utenza è occupata, si procede ad una seconda chiamata.

Non ti resta che annotare la data per poter giocare con Antonella Clerici a È Sempre Mezzogiorno!



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