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Marmellata di uva, come farla senza semini

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Marmellata d’uva, come farla senza semini? Siete in molti a scriverci per domandarci come fare. Cominciamo dunque dal principio ed arriviamo a rispondere a questo quesito. Settembre è alle porte e la marmellata d’uva fa davvero voglia a tutti. Per prepararla, vi siete procurati della deliziosa uva matura, la vostra preferita. Avete già in mente di gustare la vostra marmellata di uva su pane o fette biscottate, la mattina. Oppure di preparare qualche deliziosa crostata con marmellata di uva. Ebbene, vediamo però come superare un ostacolo tipico che si presenta nella preparazione della marmellata d’uva. Ovvero, la presenza dei fastidiosissimi semini che si trovano dentro l’uva. E che possono rendere poco gradevole in bocca il prodotto finito. 

Marmellata d’uva, che uva scegliere?

Ebbene dovete sapere che è davvero impossibile trovare una varietà di uva senza semi. Tutti gli acini d’uva, qualcuno di più o qualcuno di meno, contengono semi. Ma non solo, ora vi sveleremo qualcosa che vi lascerà di sasso. Dopodichè deciderete se fare la marmellata di uva senza semi oppure no.

Parola d’ordine, vinaccioli!

Quelli che fino ad ora abbiamo chiamato semi dell’uva, hanno invece un nome ben specifico. Si chiamano vinaccioli. Dovete sapere che i vinaccioli sono davvero preziosissimi. E fanno anche bene. Sono infatti ricchissimi di oli buoni e polifenoli. Si tratta di ingredienti antiossidanti, cioè capaci di ridurre lo stress ossidativo cellulare, ritardare l’invecchiamento cellulare, favorire l’ossigenazione dei tessuti. In breve, tenerci alla larga da tutte le patologie tipiche del tempo che avanza e di quelle legate al decadimento o alla degradazione cellulare (cioè i tumori).

Insomma, i vinaccioli sono un ingrediente preziosissimo usato ampiamente sia in ambito alimentare (si produce l’olio di vinaccioli), sia cosmetico (molte case cosmetiche usano i vinaccioli per produrre creme viso, sieri, latti detergenti e altro). Insomma, a livello di salute gettare i vinaccioli non è una buona idea. Certo lo è a livello di gradevolezza in bocca e al palato. Scegliete voi! Ora vi diciamo come rimuovere i vinaccioli per fare la vostra marmellata di uva!

Come fare la marmellata di uva senza semi

Dunque per fare la marmellata d’uva metterete l’uva a cuocere con la quantità di zuccheri che deciderete secondo la vostra ricetta. Potrete poi aggiungere spezie o altra frutta o aromi di vostro gusto. Quando gli acini in cottura cominceranno a sfaldarsi, fate così: prendete un colino a maglie strette e passate tutto il contenuto della vostra pentola in una seconda pentola, passando tutto attraverso il colino. Potete anche usare un passaverdure, montando l’attrezzo apposito (ogni passaverdure ha attrezzi con fori più o meno larghi).

A questo punto avrete, nella seconda pentola, la purea di uva priva dei semini e anche di parte delle bucce. Proseguite la cottura, fate la famosa prova del piattino e poi invasate la vostra marmellata d’uva come d’abitudine!

L’alternativa al “lavoraccio” della preparazione della marmellata di uva

Se hai poco tempo ma anche tanta voglia di assaggiare una marmellata di uva dal piglio casereccio, ebbene, ti diamo un indirizzo dove comprare un ottimo prodotto casereccio fatto con uve locali. Stiamo parlando dello shop di prodotti tipici pugliesi La Terra di Puglia. Clicca sul nome dello shop oppure sull’immagine, per acquistare la tua marmellata d’uva tradizionale (o meglio, confettura!) e prepararti per una colazione all’insegna dei sapori di casa!

confettura di uva pugliese - Laterradipuglia.it



Marmellata di uva senza zucchero, come si prepara

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La marmellata d’uva è un grande classico autunnale che ci piace preparare in abbondanza in vista dei mesi a venire. E’ una conserva molto versatile in quanto si presta bene ad essere usata come dolce (per esempio su una fetta di pane con il burro) sia come confettura da servire con formaggi stagionati. Vediamo oggi come preparare in casa la marmellata di uva senza zucchero, a beneficio di chi voglia o debba ridurre gli zuccheri nella sua dieta.

Come fare la marmellata di uva senza pectina

La pectina come sapete è fondamentale per addensare le marmellate e le conserve o confettura di frutta. Se non vi va di usare la pectina o semplicemente non avete una bustina di pectina sottomano potete anche sostituire il prodotto con una mela. La mela contiene naturalmente della pectina. Si aggiunge una mela per ogni kg di frutta.

Come fare la marmellata di uva senza zucchero

Potete anche decidere di fare la marmellata di uva senza zucchero, come anticipato in apertura. Per fare ciò, dovrete assicurarvi di avere sottomano dell’uva molto matura. L’uva non molto matura non è molto zuccherina dunque non solo non darà origine ad un buon prodotto finale, ma darà origine anche ad un prodotto finale poco “stabile” ovvero molto propenso ad andare a mano. Gli zuccheri invece, non tutti lo sanno, danno stabilità alle marmellate.

Scala Brix e marmellate senza zucchero

Esiste una scala chiamata scala Brix che misura proprio gli zuccheri presenti nella marmellata o confettura. Se il livello dei Brix è troppo basso il prodotto è instabile e soggetto a proliferazione batterica. Quindi se non avete un prodotto molto maturo e zuccherino, vi consigliamo di aggiungere comunque una minima quantità di prodotto. La marmellata di fichi ad esempio è molto facile da preparare senza zucchero in quanto il fico maturo è altamente zuccherino. Con l’uva dovrete comprare l’uva giusta se volete preparare la marmellata di uva senza zucchero.



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