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come fare il pesto alla genovese - My Italian Recipes

Pesto alla genovese FAQ: rispondiamo a tutte le tue domande

Il pesto alla Genovese è un capolavoro culinario dell’Italia che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Con la sua combinazione perfetta di basilico fresco, pinoli, formaggio Parmigiano-Reggiano o pecorino, aglio e olio d’oliva, il pesto offre un’esplosione di sapori e profumi che è difficile da resistere. Tuttavia, mentre la sua ricetta di base è ben nota, sorgono spesso domande su come preparare e utilizzare questo delizioso condimento. Qui di seguito, risponderemo a tutte le domande più frequenti sul pesto alla Genovese, comprese alcune varianti e consigli utili.

Che cosa è il pesto alla genovese?

Il pesto alla genovese è una salsa tradizionale ligure fatta con basilico fresco, pinoli, aglio, formaggio Parmigiano-Reggiano o pecorino, olio d’oliva e sale. È un condimento versatile che può essere utilizzato per condire la pasta, come base per le pizze, spalmato su pane tostato o come accompagnamento per carne e pesce.

Qual è l’origine del pesto alla genovese?

Il pesto alla genovese ha origini antiche e la sua ricetta è stata tramandata di generazione in generazione nella regione della Liguria, in Italia. È diventato particolarmente popolare nel mondo occidentale a partire dal 19° secolo.

pesto alla genovese - Ricettepercucinare.com

Qual è la differenza tra il pesto alla Genovese e altri tipi di pesto?

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Il pesto alla Genovese si distingue per l’uso specifico di basilico fresco, pinoli, formaggio Parmigiano-Reggiano o pecorino e olio d’oliva. Altri tipi di pesto possono variare negli ingredienti utilizzati, ad esempio il pesto alla siciliana può includere pomodori secchi e mandorle.

Quali sono alcune varianti del pesto alla Genovese?

Alcune varianti del pesto alla Genovese includono l’uso di noci al posto dei pinoli, il formaggio Grana Padano al posto del Parmigiano-Reggiano o del pecorino, e l’aggiunta di ingredienti come prezzemolo o rucola per una nota di freschezza diversa.

Posso preparare il pesto alla Genovese con il Bimby o il frullatore?

Sì, sia il Bimby che un frullatore possono essere utilizzati per preparare il pesto alla Genovese. L’importante è seguire attentamente le istruzioni per ottenere la consistenza desiderata e non surriscaldare troppo gli ingredienti per evitare di compromettere il sapore.

Quale tipo di pecorino è migliore per il pesto alla Genovese?

Il tipo di pecorino utilizzato dipende dal gusto personale. Alcuni preferiscono un pecorino più giovane e dolce, mentre altri optano per un pecorino più stagionato e saporito per un sapore più deciso nel pesto.

trofie al pesto - RicetteperCucinare.com

Quale tipo di basilico è migliore per il pesto alla Genovese?

Il basilico Genovese, con le sue foglie piccole e aromatiche, è il più adatto per il pesto alla Genovese. Tuttavia, è possibile utilizzare anche altre varietà di basilico, purché abbiano un aroma fresco e intenso.

Cosa sono le trofie e qual è la loro storia?

Le trofie sono una pasta tradizionale della cucina ligure. Hanno una forma corta e ricurva e sono fatte a mano arrotolando piccoli pezzi di pasta su una superficie fino a formare una forma allungata e sottile. La loro origine risale alla tradizione contadina ligure, dove venivano preparate utilizzando farina di grano duro e acqua. Le trofie sono diventate popolari in tutto il mondo grazie al loro gusto unico e alla loro versatilità in cucina.

Come posso evitare l’ossidazione del pesto di basilico?

Per evitare l’ossidazione del pesto alla Genovese, è importante coprirlo con uno strato sottile di olio d’oliva e conservarlo in un contenitore ermetico in frigorifero. Si consiglia inoltre di consumarlo entro due o tre giorni dalla preparazione per mantenere la freschezza e il sapore ottimali.

basilico come fare il pesto alla genovese - My Italian Recipes

Il pesto alla Genovese è un condimento versatile e delizioso che può trasformare qualsiasi piatto in un’esperienza culinaria memorabile. Con le giuste conoscenze e un po’ di pratica, puoi preparare e utilizzare il pesto in modi creativi e apprezzare tutto il suo gusto fresco e aromatico.



I pasticcini siciliani alle mandorle

Non c’è pasticceria o panificio trapanese che non abbia nel suo bancone,tra i dolci,i pasticcini di mandorla.

E’ un dolce “ molto dolce”( come buona parte della pasticceria siciliana) ma “ irresistibile” per gli amanti delle mandorle.

Naturalmente le mandorle devono essere di ottima qualità ed in Sicilia abbiamo quelle di Avola.

Ci sono due segreti per avere ottimi pasticcini di mandorle; uno è mettere l’impasto in frigorifero prima di essere infornato,l’altro riguarda la cottura che deve avere come risultato dei pasticcini “ pallidi” e non dorati.

Un tempo non conoscevo il primo segreto e,con la fortuna tipica dei principianti,ottenevo lo stesso dei meravigliosi pasticcini…..poi la fortuna mi ha abbandonata ed ottenevo degli orribili pasticcini piatti uniti gli uni agli altri.

Dopo averne ingoiato ( non si butta via niente) di orribili, carpito il segreto,il mio stomaco ed il mio palato ringraziano vivamente.

I più buoni in assoluto ( per i miei gusti) sono quelli avvolti dai pinoli ma,considerato l’elevato costo dei suddetti,risultano essere sempre troppo pochi nel vassoio ( a conferma di ciò,osservate come,in foto,si vedono in teglia prima della cottura ma poi sono,magicamente,spariti da cotti….non sono arrivati alla prova fotografia!!!!).

Secondo voi chi li ha mangiati???

Ingredienti:

500 g di mandorle bianche di Avola

4 albumi

380 g di zucchero al velo

alcune gocce di olio di mandorla amara ( è quello che si usa per fare la frutta di martorana)

Inoltre:

ciliegine candite rosse e verdi

pinoli Life

un tuorlo d’uovo

altro zucchero al velo

zucchero semolato

carta da forno e teglia

 

Ridurre a farina le mandorle ed aggiungere,in una ciotola,lo zucchero al velo,l’olio di mandorla amara e gli albumi lievemente mescolati con una forchetta ( non vanno montati a neve).

Amalgamare i quattro ingredienti o a mano o con il bimby ( 30 secondi a velocità 4).

Consiglio di non sporcare l’apparecchio ( chi lo lava? Domanda retorica!!!) perchè fare l’impasto è facile e veloce.

Ora è il momento in cui l’impasto abbisogna di una rinfrescatina.

Porre la ciotola,coperta da pellicola,in frigorifero per qualche ora.

Trascorso il tempo,iniziare a fare i dolcini.

Coprire una larga teglia con carta forno e deporre i dolcini man mano si vanno facendo.

Fare delle palline,passarle nello zucchero al velo e,nel contempo,schiacciarle lievemente sopra.

Fare delle palline,passarle nel tuorlo d’uovo lievemente sbattuto, e poi passarle in tanti pinoli.

Fare delle palline,passarle nello zucchero semolato e porvi al centro mezza ciliegina candita.

Fare dei rotolini,passarli nello zucchero al velo e dare forma di  “ S “ ( io ci ho provato….)

 

Infornare a 175° per circa 15 minuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con questa ricetta partecipo al contest di Assunta ( La cuoca dentro)

 

Spaghetti surimi e mandorle –

 Ingredienti:

50 g di spaghetti FiberPasta
50 g di surimi (4 bastoncini)
5 mandorle 
prezzemolo qb
un filo di olio extravergine di oliva Duca Carlo Guarini
parmigiano grattugiato qb
Procedimento:
 Preparate il condimento, tagliando a rondelle i bastoncini di surimi. 
 Tritate grossolanamente le mandorle con il prezzemolo e condite con un filo di evo.
Cuocete, scolate e condite gli spaghetti,
con il condimento a freddo,
Parmigiano grattugiato a piacere.

Tempo di preparazione: 5 minuti
Tempo di cottura: 8 minuti
difficoltà: bassa

Due parole..

Un piatto veloce e fresco, adatto per l’estate ma buono sempre.
Non è una preparazione esattamente fredda,
il condimento a temperatura ambiente e gli spaghetti appena scolati,
 lo rendono tiepido al punto giusto.
I surimi, li trovate pronti al banco del pesce del supermercato, oppure surgelati,
in questo caso i tempi si allungano, quel tanto che basta per scongelare il prodotto.

  

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