Tag: gulasch

il gulasch a modo mio

Lo cucinai tanti anni fa e non mi piacque……non lo seppi fare!!!

Lo mangiai (quasi ogni sera) a Praga e mi piacque tantissimo!!!

Sono stata a Praga per ben due volte per accompagnare i miei ragazzi in viaggio d’istruzione.

In entrambe le volte, nei buffet liberi adibiti per centinaia di ragazzi affamati ( e per docenti altrettanto affamati!), l’unico piatto cucinato meravigliosamente bene era sempre il gulasch.

Appena arrivavo in sala andavo alla ricerca di questo profumatissimo piatto e ne mangiavo almeno due scodelle piene (ne avrei mangiato ancora).

Da allora mi è rimasto in mente il sapore di quel buon gulasch.Notai anche che era una zuppetta semiliquida e non come la “ specie” di spezzatino asciutto che avevo fatto io anni addietro.

Certo che il cumino conferisce un sapore molto particolare…..ora mi piace!!!!

Da wikipedia:

Il Gulasch (in ungherese Gulyás o, più precisamente, Gulyás-leves, che letteralmente significa “zuppa del mandriano”) è un piatto tipico della cucina ungherese che si è poi diffuso in tutta l’Europa centro-orientale (da cui la grafia Gulasch usata nei paesi di lingua tedesca).

Il gulasch è una zuppa che i mandriani cucinavano dentro un grande paiolo messo sopra un fuoco alimentato dalla legna all’aperto quando, ad esempio, trasportavano i pregiati bovini grigi di razza podolica (razza bovina dalle lunga corna) dalla pianura della Puszta ai mercati di Moravia,Vienna, Norimberga e Venezia.

Questo piatto sostanzioso a base di carne, lardo, soffritto di cipolle e carote, patate e paprica era l’ideale per riscaldare i robusti bovari discendenti di una razza di cavalieri che era scesa in Europa verso il 950 dalla steppa asiatica.

Ma fu solamente verso la fine del XVIII secolo che il gulasch dalla prateria arrivò ad essere conosciuto dalle famiglie borghesi, per poi apparire sulla tavola del popolo insieme ad altri stufati di carne, come i paprikás aggiustati con la farina, la paprica e la tejföl (la panna acida), o ilpörkölt, chiamata anche la “rosolata della Puszta”. A varcare però i confini nazionali per entrare nei menu di tante nazioni fu solamente il gulasch.

Mentre nella sua forma originale è essenzialmente una zuppa a base di carne, in alcune varianti, soprattutto fuori dall’Ungheria, viene cotto tanto finché, asciugandosi, diviene una specie di spezzatino. Il colore rosso è dato dalla paprica immessa in abbondanza, che, contrariamente a quanto si possa credere fuori dall’Ungheria, non è molto piccante (infatti la parola paprika in ungherese significa peperone).

Il Gulasch è un piatto tipico di molte zone del Triveneto, soprattutto nei territori di confine con Austria, Croazia e Slovenia.

 

Ingredienti:

1 kg di carne di manzo a piccoli pezzi

una cipolla

un gambo di sedano

tanta paprika piccante

un cucchiaio abbondante di cumino

un bicchiere di vino rosso

olio extravergine d’oliva

sale q.b.

400 g di pomodori pelati

patate ( quantità a piacere)

acqua calda q.b.

 

Iniziare con il mettere,in un tegame, a rosolare la cipolla finemente tritata in olio extravergine d’oliva.

Aggiungere i piccoli tocchi di carne leggermente salati e fare rosolare.

Unire il gambo di sedano tagliato a fettine,la paprika piccante ( che molto piccante non è !) ed il cumino.

Dopo alcuni minuti versare il vino rosso e fare cuocere a fiamma vivace senza coperchio.

Assorbito quasi tutto il vino rosso,unire il pomodoro pelato tagliuzzato anch’esso a piccoli pezzi e continuare la cottura con il coperchio.

Controllare la cottura ed unire,ogni tanto,un po’ di acqua calda cercando di non fare mai asciugare del tutto il gulasch.

Aggiustare di sale se necessario e,quando la carne è quasi cotta,finire la preparazione con pezzettini di patate lievemente salati.

Quando le patate sono cotte ed il gulasch appare una zuppetta nè troppo liquida nè troppo densa è ora di spegnere e di portare in tavola.

Servire con,a parte, cubetti di pane casereccio.

  

Proudly powered by WordPress