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Il marchio di supermercati in franchising inventato da 4 famiglie venete già una manciata di anni fa sta davvero spopolando in tutta Italia. Le aperture fioccano e i clienti abbondano. Il “segreto” di questo straordinario successo risiede nell’interessantissimo rapporto qualità prezzo. Eh si, perchè dietro questi marchi più o meno sconosciuti e per nulla blasonati, mai pubblicizzati in televisione o su altri mezzi di comunicazione di massa), si celano invece i grandi nomi della produzione gastronomica italiana orientata alla GDO. Ma oggi ci chiediamo: cosa vuol dire Eurospin? Scopriamo qualcosa di nuovo sul nome di questi supermercati. 

Chi produce i prodotti Eurospin?

Abbiamo già avuto modo di approfondire il tema dei prodotti Eurospin e dei marchi più o meno blasonati che si nascondono dietro ai marchi per Eurospin. Dunque, sappiamo per esempio che le merendine Dolciando sono prodotte da Balconi, che il riso basmati Delizie del Sole è prodotto da riso Scotti, e così via. I marchi Eurospin sono forse meno noti, ma i consumatori hanno imparato che anche se a volte sono nomi “mai sentiti”, la qualità è sempre decisamente interessante. Oltretutto, essendo brand che non hanno la necessità di investire in pubblicità, riescono a proporre un prezzo maggiormente contenuto. In generale, possiamo riassumere dicendo che il rapporto qualità prezzo è quel che rende vincente il marchio Eurospin. Detto questo, vediamo cosa vuol dire Eurospin.

Cosa vuol dire Eurospin?

Eurospin sarà uno dei tanti nomi di fantasia usati per i supermercati. Direte voi. Spesso le desinenze dei nomi dei supermercati sono “-spar”, che evoca in sè il concetto di risparmio. Ma ricordiamo anche Coop, e altri, che rimandano invece al concetto di cooperativa. Cosa vuol dire Eurospin invece?

Ebbene, Eurospin contiene in sè la desinenza “spin”, che non tutti sanno vuol dire “SPesa+INtelligente”. Non a caso, il payoff aziendale recita proprio “spesa intelligente”. Ci avevate fatto caso? Forse no. Eppure era un messaggio pronto davanti ai vostri occhi, ben confezionato e spesso ripetuto più volte!

Per altre informazioni e curiosità su Eurospin prodotti, marchio, negozi, non esitate a visitare ancora le pagine di questo magazine!



Grostoi, chiacchiere, galani …….. le delizie del carnevale

Oggi ………………… grostoi, chiacchiere, galani, cenci ………. chiamateli come volete sono loro i dolci tradizionali del carnevale, sono friabili e come le ciliege ti catturano ………….. 

Nel blog avevo già postato la mia ricetta però quest’anno complice un paio di fattori non mi aveva particolarmente entusiasmato, o forse sono io che con il tempo sono diventata più esigente così ho deciso di provarne una nuova.
Due erano le ricette che mi stuzzicavano, di una però mi mancava un ingrediente e ieri, unico pomeriggio a casa, non avevo certo voglia d’uscire e così ho provato la ricetta delle chiacchiere di Iginio Massari viste sul bellissimo blog I dolci di Pinella.
Sono veramente fantastiche e la loro fragranza è fantastica

500 gr. farina 00 (rieper gialla) 
60 gr. zucchero semolato 
60 gr. burro morbido 
175 gr. uova intere (circa 3) 
4 g di sale 
scorza di un limone 
50 gr. Marsala (ho usato la grappa) 
Olio di semi di arachide per friggere 
Setacciare la farina e versarla in una ciotola, quindi unire lo zucchero e il burro. Sbattere leggermente le uova con il sale, unire la scorza di limone e la grappa (Marsala nella ricetta), quindi aggiungere alla farina.
Mescolare e impastare con un impastatore o lavorare a mano impastando fino ad ottenere una pasta soda e liscia. Far riposare la pasta ben coperta da pellicola per evitare che si secchi. 
A questo punto, tirare la sfoglia con il mattarello oppure con la sfogliatrice per la pasta passando i pezzi di impasto progressivamente attraverso i rulli sempre meno distanziati. La sfoglia deve essere sottilissima, quasi una sorta di velo.
Ritagliare dei rettangoli, dei rombi oppure altre forme desiderate
Qui ho avuto un valido aiutante che con attenzione ha completato la stesura delle sfoglie e ha tagliato tutti i grostoi.

Friggere le chiacchiere in olio caldo ma non troppo ( circa 175-180°C).
La temperatura dell’olio è importantissima e bisogna cercare di mantenerla costante. La sfoglia è cosi sottile che basteranno pochi secondi per ottenere un bel colore dorato.

Scolarle con un mestolo forato e farle scolare su una gratella o su della carta, quindi trasferire su un piatto e spolverizzarle con lo zucchero a velo.

Semplicemente deliziose

Buon carnevale a tutti

Ricerche frequenti:

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