Tag: Davide Comaschi

NOlab Academy, un ente di formazione che guarda alla preparazione dei futuri professionisti con occhi (e mente) innovativi



Food, Technology
e Visual sono i capisaldi
dell’attività di NOlab Academy.
Le lezioni avvengono in maniera individuale e sono
strutturate ad hoc e personalizzate in base alle esigenze degli interessati. I
corsisti sono seguiti dal professionista che in questo modo può dedicar loro
tutta l’attenzione necessaria, ottimizzando al meglio l’intera durata del
corso.
Il concept di fondo è che l’apprendimentodi un mestiere non può avvenire al di fuori del luogo di lavoro. Il corsista entra direttamente negli
ingranaggi dell’azienda in questione, come parte integrante e non come semplice
comparsa o osservatore esterno. Il suo ruolo è fin da subito attivo a tutti gli
effetti. L’interessato fornisce un apporto prezioso all’azienda e a se stesso.
I corsi si svolgono in laboratori, cucine o studi di
professionisti che mettono a disposizione del corsista esperienza, know how e
strategie.
I moduli formativi da 50 ore possono essere sia
propedeutici ai corsi professionalizzanti sia percorsi formativi brevi per
amatori. Questi percorsi si svolgono in laboratori attrezzati in orari serali
per dare la possibilità di frequentare anche a chi durante il giorno lavora.
Peculiarità di questi corsi è sempre l’alta qualità delle
docenze: Roberto Cuculo (chef di hotel e ristoranti stellati quali il Boscolo
Hotel Exedra e il Savini Bistrot di Milano) e Davide Comaschi (campione
italiano di cioccolateria) sono i docenti di cucina e pasticceria di cui si
avvale NOlab Academy per questi percorsi formativi.
NOlab Academy offre inoltre due servizi fondamentali: il
monitoraggio e il.  JobOpportunity. 
L’attività e i progressi degli interessati sono, infatti,
costantemente monitorati presso la sede delle lezioni con lo scopo di
accogliere feedback ed essere a disposizione per qualsiasi evenienza.
Al termine dei corsi, NOlab Academy continua ad essere al fianco dei
corsisti con il servizio di Job Opportunity: i curricula sono riadattati con
l’aggiunta dell’esperienza formativa svolta e sono sottoposti alle aziende in
funzione delle offerte di lavoro, unitamente a una lettera di referenze del
professionista che ha tenuto il corso.
Senza il certificato HACCP non si può entrare in cucina e NOlab Academy ha pensato anche a
questo: tutti i corsisti che affrontano un corso potranno frequentare anche il
corso che varrà l’ottenimento del certificato in questione..
NOlab Academy inoltre vanta collaborazione prestigiose
che vanno dalla pasticceria al food
photography.
Grande attenzione al Made in Italy, ma non solo in Italia.
NOlab Academy offre la possibilità di frequentare corsi teorico–pratici e imparareuna professione anche all’estero
.
Per maggiori informazioni:
NOlab Sas
Viale Piceno 3, 20129 Milano
Tel. 02 83419067 – 345 5822178

http://www.nolabacademy.com/

Panettone Day 2020: in finale anche una pasticceria di Tricase

Panettone artigianale - My Italian Recipes


Panettone artigianale - My Italian Recipes

Giacomo Palma della pasticceria di Tricase Estro e Dolcezze si prepara a partire alla volta di Milano per la finalissima del prestigioso concorso Panettone Day presieduto dall’indiscusso maestro della pasticceria Iginio Massari. Il concorso, promosso da Braims, azienda leader nella produzione e vendita di materie prime e semilavorate per la pasticceria, in partnership con Novacart e con la collaborazione di Vitalfood, Callebaut, FB e Cast Alimenti, ha l’obiettivo di premiare i migliori panettoni d’Italia, ma al contempo di sottolineare l’importanza dell’artigianalità, in un settore oggi spesso contaminato da soluzioni veloci che promettono ai professionisti un notevole guadagno di tempo a scapito della qualità del prodotto finale. Approfondiamo i dettagli. 

Panettone Day, il giorno del panettone ormai si avvicina

Come anticipato in apertura, le premiazioni del concorso Panettone Day – che con l’edizione 2020 giunge alla sua ottava edizione – avranno luogo a Milano il giorno 15 settembre. L’appuntamento è presso la Sala Mengoni del Ristorante Cracco. In quell’occasione, alla presenza di Iginio Massari e di una giuria di esperti tra cui il maestro pasticcere Sal de Riso, Davide Comaschi ed altri nomi illustri del settore, saranno dunque decretati i migliori panettoni artigianali d’Italia appartenenti alle seguenti categorie:

  • Miglior Panettone tradizionale;
  • Miglior Panettone creativo dolce;
  • Miglior Panettone al cioccolato Ruby.

Chi è Giacomo Palma, titolare della pasticceria di Tricase Estro e Dolcezze

Originario di Lecce, Giacomo Palma, come molti salentini, ha scelto di partire in giovane età alla volta del nord Italia e dell’estero per formarsi, studiare e fare esperienza nel settore della pasticceria. Tra le pagine della sua vita professionale, ve ne sono di importanti, che raccontano la storia di prestigiosi momenti formativi, come quelli presso i laboratori del noto pasticcere padovano Luigi Biasetto, per fare solo un esempio. Tornato in terra salentina, Giacomo ha portato avanti il suo sogno professionale con l’apertura di Estro e Dolcezze, gelateria e pasticceria di Tricase, Lecce, dove lavora fianco a fianco con la compagna di vita e di lavoro Ludovica.

Giacomo ha scelto quest’anno di prender parte al concorso, portando alla semifinale le sue proposte dolciarie di grande qualità, frutto della passione e della competenza che da sempre contraddistinguono il suo operato. Assieme a lui, altri 146 professionisti provenienti da tutta Italia, per un totale di 278 panettoni in gara. Il pasticcere salentino ha partecipato al concorso con riferimento a tutte 3 le categorie oggetto di competizione, emergendo e conquistando la finale, assieme ad altri 14 colleghi, con la sua proposta relativa al Miglior Panettone Tradizionale. Lo vedremo dunque a Milano per questa finale prestigiosa, augurandogli di far ritorno in terra salentina con un ottimo risultato.

 

L’idea del momento: sdoganare il panettone dal periodo natalizio

Chi di noi non sogna di far colazione con una fetta di panettone tutto l’anno? Effettivamente, il dolce meneghino piace. Piace nella sua versione tradizionale così come in quelle più creative e fantasiose, come quella cioccolato e fichi, arancio e cedro, con sola uvetta, con cioccolato bianco, con pistacchi e chi più ne ha, più ne metta. Gli italiani, popolo di ottime forchette dal palato indiscutibilmente raffinato, hanno imparato, negli ultimi anni, che anche nel mondo della pasticceria ci possono essere differenze qualitative notevoli. Ed hanno scoperto che, in fondo, metter mano al portafogli per un panettone artigianale non dispiace. Specie dopo aver constatato la notevole differenza qualitativa rispetto ai prodotti analoghi presenti nei grandi circuiti della GDO.

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