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Cotechino con Budini allo Scalogno

Se state cercando un’idea diversa per presentare il classico cotechino per capodanno, che non sia il classico cotechino e lenticchie, ecco una ricetta di Benedetta che vale la pena di provare. Ad accompagnare il celebre insaccato, vediamo come preparare un budino di scalogno leggermente caramellato.

Puntata I Menu di Benedetta: 21 dicembre 2012 (Menu Cenone di Capodanno[1])
Tempo preparazione e cottura: 60 min. ca.

Ingredienti Cotechino con Budini allo Scalogno per 4 persone:

  • burro
  • 3 scalogni
  • 1 rametto di mirto
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio d’acqua
  • olio
  • 3 cespi di indivia belga
  • 300 ml di latte
  • sale
  • 1 cucchiaio di aceto balsamico
  • 3 uova
  • 1 cotechino precotto
  • lenticchie cotte

Procedimento ricetta Cotechino con Budini allo Scalogno di Benedetta Parodi

  1. Cuocere il cotechino precotto secondo le istruzioni sulla scatola.
  2. Rosolare gli scalogni tagliati grossolanamente con un cucchiaino di burro e un rametto di mirto.
  3. In un’altra padella caramellare sciogliere 3 cucchiai di zucchero con un cucchiaio d’acqua.
  4. Mentre tutto va, in un’altro tegame rosolare l’indivia belga tagliata a quattro spicchi con olio e sale.
  5. Appena pronto, versare il caramello distribuito in sei pirottini.
  6. Aggiungere il latte e l’aceto balsamico allo scalogno e terminare la cottura, poi frullare tutto al mixer fino ad ottenere una crema.
  7. Aggiungere le uova alla crema di scalogno e frullare ancora, poi versare tutto nei pirottini.
  8. Mettere i pirottini a bagnomaria in una teglia ed infornare a 180 gradi per circa 30 minuti.
  9. Impiattare il cotechino tagliato a fette con l’indivia, qualche cucchiaio di lenticchie e il budino allo scalogno sformato.

References

  1. ^ Menu Cenone di Capodanno

Cotechino in Galera

Il piatto forte del buffet di Natale servito questa sera da Benedetta è il Cotechino in Galera, ovvero avvolto in un arrosto. Una ricetta apparentemente complicata ma che non presenta grosse difficoltà nella preparazione e che è molto divertente anche da servire.

Puntata I Menu di Benedetta: 17 dicembre 2012 (Menu Buffet del 25[1])
Tempo preparazione e cottura: 120 min. ca.

Ingredienti Cotechino in Galera per 4 persone:

  • 1 cotechino precotto
  • 100gr di prosciutto crudo a fette
  • 300 gr di fesa di manzo
  • olio
  • misto per soffritto surgelato
  • 1 cipolla
  • rosmarino qb
  • 200 ml di vino rosso
  • brodo di carne qb

Procedimento ricetta Cotechino in Galera di Benedetta Parodi

  1. Bollire il cotechino secondo le indicazioni sulla scatola, poi aprirlo spellarlo e farlo raffreddare.
  2. Avvolgere il cotechino con le fette di prosciutto crudo.
  3. Battere la carne energicamente con il batticarne per assottigliarla.
  4. Avvolgere il cotechino anche con la carne e fermare il tutto prima con gli stecchini sulle due estremità poi legandolo con lo spago.
  5. Rosolare l’arrosto in un tegame su tutti i lati con un goccio d’olio.
  6. Unire poi il misto per soffritto, rosmarino e una cipolla tritata.
  7. Aggiustare di sale e sfumare con il vino rosso.
  8. Una volta evaporato l’alcol aggiungere il brodo fino a che l’arrosto non risulta immerso a metà.
  9. Lasciare andare a fuoco dolce per circa un ora e mezza.
  10. Servire tagliato a fette e accompagnare con sugo di cottura.

References

  1. ^ Menu Buffet del 25

Millefoglie di Culatello e Parmigiano Reggiano

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Il Culatello Dop di Zibello, in provincia di Parma, è il Re
dei salumi, apprezzato e conosciuto in tutto il mondo per il  profumo e
sapore che lo contraddistingue da tutti gli altri salumi italiani. Viene
prodotto solo con suini pesanti provenienti da allevamenti qualificati
dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Il periodo tra ottobre e fine febbraio è
quello deputato alla sua complessa lavorazione, quando l’aria è quasi ferma, la
nebbia è densa e la temperatura si aggira intorno agli 0°. S’ inzia con lo scegliere
le coscie posteriori migliori da cui ricavare il culatello, il fiocchetto, un
po’ di carne per fare il salame e il cotechino poi si lega il culatello molto
stretto in modo che la carne si unisca perfettamente, specialmente nel punto in
cui è stato tolto l’osso, si elimina  il grasso in eccesso e lo modella
per conferirgli la caratteristica forma a pera. Si procede quindi alla
salatura, eseguita rigorosamente a mano e a secco: si massaggia il culatello
con un misto di sale e pepe in modo da consentirne la penetrazione uniforme nella
carne, dopo circa una settimana, si effettua una seconda salatura e si lascia
riposare per dieci giorni. Trascorso questo tempo, si procede alla cosiddetta
“investitura”, in pratica si mette il culatello nella vescica
naturale del suino (ovviamente lavata con cura con acqua e aceto) e si cuce per
farla aderire perfettamente al prodotto. A questo punto c’è la fase più
delicata, la cosiddetta “legatura”; questa è una complessa operazione
che consente di legare strettamente  il culatello con sei corde partendo
da un’estremità e creando una specie di ragnatela. Inizia la fase di
sgocciolatura che dura dai quattro ai sette giorni, si passa poi
all’asciugatura che dura circa tre mesi. Finita questa fase, si passa un ago
sotto le singole corde per staccarle dal culatello  per evitare che 
penetrino nelle carni. Soltanto ora il culatello è pronto per andare in cantina
a terminare la stagionatura, coccolato dal buio, dall’umido e dalla sua
inseparabile compagna: la nebbia.  Le finestre della cantina sono aperte
la mattina presto per fare entrare l’umidità e sono chiuse appena la
temperatura sale e, se le condizioni meteorologiche sono avverse, per mantenere
costante l’umidità, sono versate sul pavimento delle damigiane d’acqua e vino
in maniera che, grazie alla temperatura interna, evaporino garantendo la giusta
umidità. La permanenza del culatello nella cantina dura circa un anno in cui è
continuamente monitorato per verificare che la stagionatura prosegua
regolarmente. Tutto questo lavoro e amore, fa sì che giunga alla giusta
maturazione e che arrivi sulle nostre tavole con il suo splendido colore rosso
rubino, con il suo cuore di grasso al centro e con il suo meraviglioso profumo.
Signori ecco a voi sua Maestà il Culatello di Zibello!

Ingredienti per 4 persone:

300 gr di culatello di Zibello o di Prosciutto
crudo
3 zucchine chiare
150 gr di Parmigiano Reggiano
½ cucchiaino d’aceto balsamico di Modena
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Procedimento
Lavate e spuntate le zucchine, asciugatele e
tagliate con un pelapatate delle fettine molto sottili nel senso della
lunghezza.
Grattugiate 50 gr di Parmigiano e ricavate dal
rimanente dei petali sottili.
Preparate un’emulsione mischiando quattro cucchiai
di olio, il mezzo cucchiaino d’aceto e pochissimo sale.
Disponete due o tre fettine di zucchina nei singoli
piattini, irroratele con un po’ di emulsione, spolverizzatele con un po’ di
Parmigiano grattugiato, distribuite i petali di Parmigiano e una fettina di
culatello. Ripete l’operazione per altre due volte in modo da ottenere tre
strati complessivamente. Spolverizzate con un po’ di Parmigiano grattugiato,
versate ancora un filino di emulsione e servite.
E buon appetito!

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