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3 cose che non sapevi sul radicchio di Treviso

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radicchio di treviso in padella - Ricettepercucinare.com

Il radicchio di Treviso è un’autentica bontà. Prodotto tipico del Veneto, è molto amato anche nel resto d’Italia. Ottimo crudo, si presta molto bene ad essere anche cotto e “trasformato” al fine di dar vita a tante diverse preparazioni. Ma sappiamo davvero tutto sul radicchio di Treviso? Ecco 5 cose che forse non sapevi su questo strabiliante e coloratissimo ingrediente. 

1 – Il Radicchio ha molte caratteristiche benefiche

Il radicchio di Treviso è un alimento sano e leggero. Ha un buon effetto disintossicante ed antiossidante. E’ ricco di vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K. E’ anche ricco di potassio. Oltre a disintossicare l’intestino, aiuta le arterie a tenersi pulite e a tenere a bada il colesterolo. Il suo effetto antiossidante invece è perfetto per ritardare o prevenire l’insorgenza delle patologie tipicamente legate all’invecchiamento cellulare. Infine, riduce la glicemia!

2 – La produzione del radicchio di Treviso è molto particolare

Vi immaginerete un bel campo pieno di cespi di radicchio di Treviso pronti ad essere raccolti e venduti. La realtà dei fatti non è esattamente così. Il radicchio di Treviso prevede una procedura un po’ più articolata e complicata. Le fasi della produzione del Radicchio di Treviso sono fondamentalmente 3 e sono la preforzatura, l’imbianchimento e la toelettatura. Durante la preforzatura, i cespi di radicchio sono raccolti con le loro radici, legati in mazzi e ripiantati in apposite serre. Durante l’imbianchimento, il radicchio è posto “in ammollo” in apposite vasche d’acqua. Infine, durante la toelettatura, si esegue un lavaggio dei cespi, che poi andranno in vendita.

3 – Qual è l’origine del radicchio di Treviso?

Il radicchio di Treviso è un ortaggio dalle origini piuttosto datate. Sembra che abbia fatto la sua comparsa in quel di Treviso appunto nel Cinquecento. Vi sono alcuni testi dell’Ottocento che fanno riferimento chiaramente a questo tipo di radicchio.

 



Nocino dei frati, ricetta autentica. Ecco i segreti

nocino fatto in casa - Myitalian.recipes


nocino fatto in casa - Myitalian.recipes

Del nocino, ricetta e preparazione sono contesi, copiati, personalizzati e tramandati un po’ ovunque in Europa. Non a caso il nocino fatto in casa è sempre un mix del tutto personale a gusto e “occhio” di chi lo prepara. E, se viene buono, lo si tramanda di generazione in generazione, quasi fosse avvolto da un’aura di sacralità. Vediamo dunque del nocino ricetta autentica e preparazione, oltre ad alcuni segreti che, se siete alle prime armi, vi consentiranno di non commettere errori. 

Ecco i segreti per il nocino fatto in casa

1 – La raccolta delle noci per un nocino dei frati irresistibile

Veniamo subito senza indugi al primo segreto per ottenere un buon nocino. Gli ingredienti di buona (anzi ottima) qualità. E’ vero che il nocino fatto in casa si basa su ricette spesso personali e personalizzabili, ma ci sono alcuni punti fermi dai quali non potrete prescindere. Uno di questi è la raccolta delle noci. Le noci non vanno raccolte prima (nè dopo) la festa di San Giovanni, ovvero il 24 giugno. Devono essere verdi, nè troppo dure, nè troppo molli.

2 – I limoni: freschi, verdi, biologici

Anche i limoni faranno la differenza nella ricetta del nocino dei frati. Vi servirà la scorza dei limoni (senza la parte bianca, ovviamente), ma che siano limoni verdi.

3 – L’alcol

La tradizione antica del nocino fatto in casa pugliese, così come la ricetta originale dei frati, quella antichissima, vogliono che il nocino non si prepari con solo alcol, ma con metà parte di alcol e metà parte di vino moscato rosso. Procuratevene uno buono della vostra zona dunque, che andrà benissimo per lo scopo. Preparerete un delizioso nocino dei frati fatto in casa.

4 – La pazienza: i frati la conoscono bene, ecco perchè il nocino dei frati è così buono

L’ultimo segreto sul nocino dei frati è quello di non avere fretta. Dovrete agitare i vostri barattoli in vetro tutti i giorni, tutti i giorni esporli al sole e tutti i giorni ritirarli la sera, per 40 giorni. Dopodichè dovrete invasare il tutto e aspettare il giorno di s. Andrea per l’assaggio. Il 30 novembre. Se accorcerete il tempi per fretta o golosità, comprometterete il risultato!

Nocino ricetta, ingredienti

  • 15 noci acerbe raccolte il 24 giugno
  • la scorza di un bel limone verde biologico
  • 1 stecca di cannella biologica
  • 3 chiodi di garofano
  • mezzo litro di alcool  95°
  • mezzo litro di acqua
  • mezzo kg di zucchero

Il procedimento per preparare il nocino dei frati fatto in casa è il seguente

Tagliate le noci e i malli, metteteli in un barattolo grande di vetro, aggiungete la cannella, il limone, i chiodi di garofano e l’alcol. Agitate tutto e lasciate macerare per 40 giorni avendo cura di agitare il vaso ogni giorno e di spostarlo alla luce durante il giorno. Al termine dei 40 giorni preparate uno sciroppo con acqua e zucchero, lasciatelo raffreddare, filtrate le noci dal liquido, mischiate il tutto e imbottigliate. Non aprite prima del 30 novembre!

Qui trovate una buona ricetta del nocino dei frati fatto in casa. Prima di trovare la vostra personale ricetta, fatta di ingredienti più o meno graditi e di dosaggi più o meno marcati (qualcuno preferisce più spezie, qualcuno meno), dovrete provare varie ricette. Buon lavoro!



Pizza e Focaccia

Ecco le ultime sfornate dal forno a legna 😛
Ecco la nostra pizza!

Si ringrazia:
Pomì,
olio e.v.o. Dante

1 kg di impasto per pizza,
700 gr di passata rustica Pomì,
origano,
olio e.v.o.
sale,
aglio,
affettati vari per accompagnare.

Buon appetito, a lunedì :))

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