Tag: bolle

Ricetta Tempura di gamberi

Pubblicata 09/10/2012 Scritto da
Benedetta in Fritture,Sapori dal mondo,Secondi a base di pesce[1][2][3]

La tempura è un tipo di frittura di origine giapponese, caratterizzata da una pastella fatta con acqua, farina di riso, uovo, pane[4] e farina in cui vengono immersi pesce e verdure prima di essere fritte. Certo la frittura giapponese è ineguagliabile quanto a croccantezza e leggerezza però… proviamoci lo stesso! Io ho trovato la farina per tempura sul negozio online Avionblu[5] e ne ho subito approfittato! Nella preparazione della pastella per la tempura ci sono due correnti di pensiero, quella che dice di non mescolare troppo la pastella, anche se rimangono dei grumi di farina (in due parole per lasciare le bolle d’aria “attive” per il momento della frittura) e quella che dice di mescolare  per ottenere una pastella omogenea… io ho seguito questa seconda corrente! Altra diatriba… preparare la pastella lì per lì con acqua ghiacciata (magari tenendo la ciotola in una più grande con dentro acqua e ghiaccio), oppure farla prima e tenerla in frigo? Io l’ho fatta lì per lì…

Ingredienti per 3 persone:

– 350 gr. di gamberi o mazzancolle
– farina per tempura (io quella Avionblu[6])
– acqua gassata freddissima
– sale (se non usate la salsa di soia)
– salsa di soia
– olio di soia (in alternativa olio di semi di arachidi) per friggere

Preparazione:

Prendete i gamberoni (o mazzancolle), lavateli ed eliminate la testa

Sgusciateli lasciando la coda, fate una piccola incisione nella parte superiore ed eliminate il filo nero, incidete anche il sotto per evitare che con il calore il gambero si arrotoli su se stesso; asciugate bene i gamberi

Versate la farina in una ciotola e aggiungete l’acqua fredda gassata (160 gr di acqua ogni 100 gr. di farina); se volete potete aggiungere il sale nella pastella oppure metterlo dopo, sui gamberi già fritti (sempre se non accompagnate con salsa di soia, che è già saporita)

 Mescolate per ottenere una pastella… Immergere i gamberi nella pastella tenendoli per la coda e passarli bene nella pastella da entrambi i lati

Immergete i gamberi nell’olio di soia bollente (160°) o, in alternativa, nell’olio di semi di arachidi (il punto di fumo è molto simile); non mettete troppi gamberi insieme (3 o 4 per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio)

Togliere i gamberi, quando sono mediamente dorati, con l’apposita pinza e metterli su un piatto con un foglio di carta assorbente

Servire con salsa di soia in cui “intingere” il gambero

Io li ho serviti in questo bellissimo piatto rettagolare della IVV[7]

e li ho accompagnati con cipolle fritte… che vedrete nella prossima ricetta[8]!

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Fritture (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Sapori dal mondo (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in Secondi a base di pesce (www.imenùdibenedetta.com)
  4. ^ pane (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ Avionblu (www.avionblu.com)
  6. ^ Avionblu (www.avionblu.com)
  7. ^ piatto rettagolare della IVV (www.ivvnet.it)
  8. ^ prossima ricetta (www.imenùdibenedetta.com)

Torta Kinder Paradiso senza latte condensato

Ricettepercucinare.com


torta kinder paradiso - My Italian Recipes

Se sulla ricetta della base della torta kinder paradiso siamo tutti daccordo, non accade lo stesso per quanto riguarda la crema. La base di fatto è una soffice torta paradiso o torta margherita, fatta a regola d’arte secondo la classica ricetta della nonna. Se preferite tenervi leggeri e fare il pan di spagna senza uova o senza burro ne avete facoltà, ma tenete presente che la perfetta riuscita di questa “merendina Kinder” fatta in casa dipende anche dal pan di spagna. Dunque se vi è possibile usate uova e burro. Detto questo, la crema per la kinder paradiso si prepara in diversi modi: c’è chi usa il latte condensato con panna e miele, chi invece colla di pesce, panna e vanillina. Sono due scuole di pensiero, insomma. Vediamo oggi come preparare la torta kinder paradiso senza latte condensato

Come preparare la torta kinder paradiso senza latte condensato

La crema della kinder paradiso, o meglio la farcitura della torta kinder paradiso, deve essere bella alta (non siate timidi), ben compatta e molto fresca. Il segreto del successo di questa famosa merendina commerciale sta proprio nella sua freschezza e leggerezza.

La preparazione della crema è dunque un momento cruciale. Se non vi piace l’idea di usare il latte condensato o semplicemente non ce l’avete in casa, ci sono diversi modi per preparare questa crema deliziosa e fresca per farcire la vostra torta. Vediamo dunque come si fa questa torta kinder paradiso senza latte condensato.

Ricetta 1: crema per torta paradiso senza latte condensato

La prima ricetta che vi proponiamo per preparare la torta kinder paradiso senza latte condensato è la seguente:

  • 500 ml latte intero
  • 200 ml panna fresca
  • 2 cucchiai di miele millefiori
  • mezza fialetta di aroma alla vaniglia
  • 50 grammi di amido di mais
  • 100 grammi di zucchero

Per preparare la crema, portate a bollore il latte con la vaniglia. A parte in un pentolino unite amido e zucchero. Quando il latte bolle, versatelo sopra amido e zucchero lavorando con la frusta. Lavorare bene il tutto e riportate a bollore.

Quando ha bollito, togliete dal fuoco e fate raffreddare. Montate la panna molto bene e, quando il composto di latte è freddo incorporate la panna e il miele. Lavorate bene il tutto e farcite la vostra torta.

Ricetta 2 per la crema della kinder paradiso senza latte

condensato

Vediamo ora una seconda proposta per preparare la crema della torta kinder paradiso senza usare il latte condensato. In questo caso vi serviranno:

  • 200 ml di panna per dolci
  • 8 grammi di colla di pesce
  • 2 cucchiai di miele
  • una bustina di vanillina

In questo caso dovrete montare la panna, incorporare la vanillina, aggiungere il miele e la colla di pesce precedentemente messa in ammollo a bagnomaria e sciolta benissimo. Infine stenderete la crema sulla torta e riporrete il tutto in frigorifero.

 



Pomodori secchi, ricetta pugliese | MyItalian Ricette Italiane

pomodori secchi ricetta pugliese - La Terra di Puglia


pomodori secchi ricetta pugliese - La Terra di Puglia

I pomodori secchi sono un prodotto di una semplicità disarmante. Il loro sapore unico e sempre gradito a tutti deriva proprio da questa semplicità. Da cosa sanno i pomodori secchi? Vi verrà da domandarvi. Semplice, da pomodoro. Ma il sole (quello vero, non quello degli essiccatori industriali) aggiunge quel quid in più che li rende davvero speciali. Morbidi e carnosi al punto giusto, ma pur tuttavia secchi e croccanti. Se avete assaggiato pomodori secchi di qualità mediocre, comprati a poco prezzo in un grande supermercato, resettate mente e palato. E per quanto riguarda i pomodori secchi, la ricetta pugliese parla chiaro. Amore, sole e terra sono gli ingredienti. E niente più. Scopriamola insieme. 

pomodori secchi ricetta pugliese - My Italian Recipes

Pomodori secchi, ricetta pugliese

La ricetta pugliese dei pomodori secchi prevede, in breve, i passaggi che vi elenchiamo qui sotto. Per conoscere tutti i dettagli di ciascun passaggio oppure per ricevere ulteriori informazioni, vi consigliamo di contattare gli amici di La Terra di Puglia, che saranno felici di assistervi nella preparazione dei pomodori secchi. Ecco i passaggi:

  1. acquistate ottimi pomodori maturi
  2. lavate i pomodori
  3. tagliateli per lungo
  4. disponeteli su un graticcio a faccia in su
  5. spolverizzateli di sale fino
  6. posizionateli in pieno sole
  7. ogni tanto girateli e cambiategli il verso
  8. la notte spostateli al coperto in modo che non prendano troppa umidità
  9. proseguite per alcuni giorni così (una settimana dovrebbe bastare): i pomodori dovranno perdere il 50% della loro umidità
  10. quando sono secchi al punto giusto potete riporli in un sacchetto e condirli al momento di gustarli
  11. oppure potete bollirli velocemente (pochi secondi) in acqua e aceto (metà e metà) e poi depositarli tutti aperti su un canovaccio
  12. lasciate asciugare tutta la notte
  13. l’indomani cominciate ad invasare i pomodori secchi (in un vaso ben sterilizzato), infilandoli verticalmente ed orizzontalmente pochi per volta, con pazienza, in modo da lasciare meno spazi e meno aria possibile
  14. se necessario, lasciate asciugare ancora
  15. poi aggiungete olio pugliese (in fondo state seguendo la ricetta pugliese) e, aiutandovi con una posata, spingete giu’ i pomodori in modo da favorire la fuoriuscita di altre eventuali bolle d’aria.
  16. se gradite aggiungete erbe aromatiche
  17. chiudete il vaso, ma non troppo stretto
  18. l’indomani verificate di nuovo la presenza di spazi e se necessario aggiungete altro olio extravergine di oliva pugliese (tutti i pomodori devono essere ben coperti dall’olio)
  19. poi chiudete ben stretto.

Una ricetta semplice coi pomodori secchi?

Ecco una ricetta coi pomodori secchi, perfetta, leggera, sana e di grande effetto: i filetti di orata ai pomodori secchi! Provatela e fateci sapere….ancor meglio se la proverete coi pomodori secchi fatti da voi.

filetti di orata ai pomodori secchi - My Italian Recipes

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