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Marmellata e Bacche di Goji

Ingredienti
 per 250 g di marmellata di Bacche di goji:
5 cucchiai colmi di Bacche di Goji
300 g di Acqua
1 cucchiaio di dolcificante Misura stevia
1 cucchiaino di farina semi di carruba
1 cucchiaino di succo di limone Lemondor Polenghi
 Procedimento:
Mettete le bacche di Goji in pentolino antiaderente e
versateci sopra l’acqua.
Aggiungere il dolcificante, il succo di limone e portate ad
ebollizione.
Poi aggiungere la farina di semi di carrube, mescolate bene
e cuocete per 25 minuti mescolando di tanto in tanto.
Aggiungete un po’ d’acqua se necessario.
A cottura ultimata, le bacche devono essere gonfie.
Si conserva in frigo per diversi giorni.
Tempo di cottura 25 minuti

La ricetta proviene da Fb, ho dovuto modificarla nelle quantità e negli ingredienti.
A mio avviso non era veritiera.
 Un concentrato di salute…
Da consumarsi come snack, durante la giornata, sono gustose e
mettono di buon umore.
Le bacche non sono  morbide, ma potete metterle
in ammollo in pochissima acqua per ammorbidirle, oppure consumarle nello  yogurt o nel latte.
Si possono realizzare dei dolci, delle insalate e molto
altro ancora.
Ringrazio molto per la possibilità che mi è stata data di
conoscere e provare le bacche di  Goji  e il succo.
Se avete curiosità e voglia di approfondire, vi rimando qui .

Gin tonic, varianti da provare

guida al gin tonic - Ricettepercucinare.com


Gin tonic, un’idea, tante varianti
guida al gin tonic - Ricettepercucinare.com

La nostra guida al gin tonic è stata particolarmente gradita da molti di voi e ce ne rallegriamo. Oggi vediamo di conoscere alcune varianti del gin tonic interessanti, sfiziose, profumate. Come abbiamo già avuto modo di approfondire, le tipologie di gin e di tonica esistenti sono innumerevoli e le combinazioni altrettante. 

Due parole sul gin tonic

Come tutti sapete il gin è un distillato a base di bacche di ginepro ed altre erbe aromatiche o spezie, detti botanicals. Si aggiunge poi la tonica in proporzione variabile (o una parte di gin e due di tonica, oppure una parte di gin e quattro di tonica). Vediamo subito alcune varianti di gin tonic particolari, gustose e originali. L’originalità proviene dalla scelta di tale o talaltra tonica, o di qualche gin diverso dal solito. E poiché la varietà è immensa, siamo andati noi alla ricerca dell’originalità per voi.

Con gin spagnolo Xoriguer

E’ un gin spagnolo ottenuto da bacche di ginepro ed uve, affinato in botte. Si sentono ben chiare le note di legno e di agrumi. Provate a preparare il vostro gin tonic con questo gin a una tonica classica. Sicuramente da provare

Con la tonica Scortese di Bevande Futuriste

Un’altra variante del gin tonic da provare è la tonica Scortese, una tonica decisamente unica nel suo genere, con lemongrass, china naturale, te verde, cardamomo nero. Abbinatela ad un gin italiano: l’esito sarà decisamente interessante.

Con il gin dry dell’Abbazia di Vallombrosa

Il Gin dell’Abbazia di Vallombrosa è un gin tutto italiano. Pensate, le bacche di ginepro usate per produrre questo gin sono raccolte nel cuore dell’Appennino Tosco Emiliano. Il risultato è un gin corposo, erbaceo, secco, gradito anche ai palati più esigenti. Da abbinare ad una tonica amara ed intensa per un risultato top!

Solo Wild Gin

Un altro consiglio che vi diamo è quello relativo al Solo Wild Gin. Si tratta di un gin in purezza: mentre la maggior parte dei gin in commercio è prodotto con bacche di ginepro alle quali si aggiungono anche alcuni botanicals, in questo caso invece il Gin è prodotto solamente con bacche di ginepro e null’altro. Aggiungete una tonica leggera e altre bacche di ginepro, oltre all’immancabile scorza di limone.

Vi terremo aggiornati sulle prossime piccole grandi scoperte in fatto di gin oppure di toniche inusuali capaci di rendere il vostro gin tonic davvero superlativo e diverso dal solito.



Come si fa il mirto

come si fa il mirto - Ricettepercucinare.com


come si fa il mirto - Ricettepercucinare.com

Come si fa il mirto? Il mirto è uno dei liquori più noti e famosi prodotti in Italia assieme al limoncello. La sua origine è sarda, non a caso in Sardegna le piante di mirto abbondano. Scopriamo oggi assieme come si fa il mirto, in modo da ottenere un ottimo liquore casalingo pronto per ogni evenienza, da gustare al naturale oppure con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio.

Cos’è il mirto e come si gusta

Il mirto è un liquore tradizionale sardo che si prepara a partire da bacche di mirto ben mature. Il mirto è un arbusto che cresce in tutta la regione. Alcune persone preparano il liquore usando anche le foglie della pianta, ma la ricetta tradizionale prevede che si usino solamente le bacche. Il suo sapore è deciso e fresco. Raramente, in realtà, si gusta a temperatura ambiente. E’ più comune gustarlo con ghiaccio o meglio ancora freddo di freezer. Essendo una bevanda a base alcolica, non ghiaccia, quindi potete riporlo comodamente in freezer. Una buona idea è quella di riporre in freezer anche i bicchierini. L’effetto rinfrescante e digestivo sarà assicurato. Ma forse siamo partiti dalla fine. Dunque torniamo indietro e vediamo come si fa il mirto.

Qual è la gradazione alcolica del mirto

Il liquore di mirto ha una gradazione alcolica che oscilla tra i 30° e i 50°. Ha un bel colore viola intenso che proviene dalla buccia delle bacche di mirto. La buccia, oltre a dare un bellissimo colore al liquore, è anche ricca di antiociani, degli antiossidanti preziosi per tenere alla larga le patologie tipiche del tempo che avanza e per mantenere in salute il sistema cardiovascolare.

Come si prepara il mirto

Veniamo ora alla preparazione del mirto. Come si prepara il mirto? Si raccolgono dapprima le bacche, che devono essere molto mature. Si lavano e asciugano, dopodiché si mettono nell’alcol per liquori (lo trovate al supermercato) per 40 giorni muovendo di tanto in tanto il recipiente. Terminato il periodo di macerazione, il liquido si filtra e le bacche si gettano. Il liquido va mescolato ad uno sciroppo precedentemente preparato facendo bollire acqua e zucchero (un litro di acqua e 100 grammi di zucchero). Lo sciroppo deve essere ormai freddo. Si mescolano dunque il liquido di macerazione (che dovrà essere anch’esso un litro per un libro di sciroppo) e lo sciroppo e si imbottiglia. Il tutto si gusta dopo un paio di mesi.

Per la preparazione, si lasciano a macerare le bacche mature, nell’alcool a 90° per 40 giorni. Trascorso il tempo di macerazione, il liquido viene filtrato e l’essenza ricavata viene addizionata con uno sciroppo di acqua e zucchero. Il liquore di mirto, però, potrà essere gustato solo dopo un riposo di 1-2 mesi.

Abbiate cura di usare le bacche entro due giorni dalla loro raccolta. Più sono fresche e meglio è! 



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