Michelin Francia, una pioggia di stelle tanto attesa

E’ stata pubblicata nei giorni scorsi l’edizione Francia 2018 della celebre Guida Michelin, la guida che stabilisce nero su bianco chi siano i trionfatori incontrastati della scena gastronomica del momento, premiando i migliori ristorante sulla piazza – e relativi chef – con le famose “stelle”.
Se vi capita di recarvi in Francia per un viaggio di lavoro o una vacanza, vi diamo qualche indicazione di massima relativamente a dove andare a mangiare, sulla base delle stelle assegnate dalla celebre guida.
Qualche indirizzo da annotare
La guida ha scelto quest’anno di premiare L’Emporio Armani Caffè di Parigi, guidato da uno chef italiano, Massimo Tringali, e Le Chateaubriand di Inaki Aizpitarte. Se volete andare sul sicuro, troverete anche due tristellati, La Maison des Bois, a Manigod, dove probabilmente vi sarà capitato di andare a sciare se siete frequntatori delle piste francesi, e l’Hotel du Castellet, a Le Castellet, splendida località provenzale, che sicuramente avrete visitato nel corso di una vacanza tra i campi di lavanda.
Riassumiamo brevemente le stelle Michelin Francia 2018
Tre Stelle
La Maison des Bois (Manigod); Hotel Du Castellet (Le Castellet)
Due stelle
Au 14 février (Saint-Amour-Bellevue); Takao Takano (Lione); Jean Sulpice (Aix-les-Bains); Hostellerie Jerome (La Turbie); Flaveur (Nizza)
Le prime stelle
Table de Bruno Verjus (Parigi); Alan Geaam (Parigi); L’Arcane (Parigi); Le Chateaubriand (Parigi); L’Écrin (Parigi); Comice (Parigi); Copenhague (Parigi); Le Domaine de la Corniche (Rolloboise); Emporio Armani Caffe (Parigi); Jean Chauvel (Boulogne-Billancourt); Ken Kawasaki (Parigi); Loiseau Rive Gauche (Parigi); Mavrommatis (Parigi); Monté (Parigo); Quinsou (Parigi); Auberge de Bagatelle (Le Mans); Auberge Grand-Maison (Mur de Bretagne); L’Essentiel (Deauville); L’Hysope (La Rochelle); IMA (Rennes); Intuition (Saint-Leu); Le Pousse-Pied (La Tranche-sur-Mer); Château de Courban (Courban); Jérôme Feck (Chalon-en-champagne); Le Marcq (Marcq-en-Bareuil); L’eau des Vignes (Macon); Transparence (Nancy); L’Almandin (Saint-Cyprien),; L’Auberge de la Tour (Marcolés); La Barbacane (Carcassonne); La Chapelle Saint-Martin (Limoges); Chateau de Cordeillan-Bâges (Pauillac); Garopapilles (Bordeaux); Le Grand Cap (Leucate); Le Jasmin (Villeneuve-sur-Lot); La Promenade (Verseilles); Sept (Toulouse); Le Quatrième Mur (Bordeaux); L’Atelier Issoiren (Issoire); L’Emulsion (Bourgoin-Jammoei); Les Frets (Evian); La Maison Martin (Valbonne); La Table de la Ferme (Sartene); Louison (Aix-en-Provence); La Table de Manville (Les Baux-de-Provence); Santa-Marina (Corsica).
E in Italia?
In Italia la guida Michelin 2018 è uscita già poco prima di Natale. Se ve la siete persa, vi diamo noi qualche indicazione relativamente al suo contenuto. In Italia, le stelle sono oltre 300, un bel numero, se si considera che l’Italia è da sempre la regina incontrastata della gastronomia di qualità. Non vi è angolo d’Italia, diciamocelo, dove non si mangi davvero bene. Ma la guida ha voluto segnalarci e premiare, in particolare: il Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto (BG), Dal Pescatore, a Canneto Sull’Oglio, Le Calandre a Rubano (PD), il St Hubertus, a S.Cassiano (Alta Badia), l’Osteria Francescana di Modena, l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, la Pergola a Roma, Reale, a Castel di Sangro. Questi sono solo i tristellati, ma se avrete modo di sfogliare la guida, ne troverete moltissimi altri, con due stelle ed una stella, che meritano assolutamente una visita.

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