Pasta senza glutine: non solo per celiaci e intolleranti

Negli ultimi anni stanno aumentando sempre più i casi di celiachia e intolleranze alimentari più o meno importanti. È necessario però capire bene la differenza che c’è tra celiachia e intolleranza al glutine perché, nonostante vengano spesso confuse, comportando problemi differenti.
La celiachia è una vera e propria malattia autoimmune che è determinata geneticamente. Quando si presenta provoca una reazione del sistema immunitario e danneggia i villi intestinali.
L’intolleranza è meno aggressiva ma rappresenta il disturbo più diffuso legato al consumo di frumento e simili.
I disturbi in entrambi i casi sono molto simili, tra quelli più frequenti ci sono: gonfiore, dolore addominale, diarrea, vomito, mal di testa, dolori muscolari e articolari.
Utilizzare prodotti pensati appositamente, come la pasta senza glutine Felicia è un modo per prendersi cura di sé ed evitare la comparsa dei disturbi. 
In molti casi, anche se non si riscontrano problemi, è utile seguire una dieta per celiaci in modo da ripulire completamente il nostro organismo. È consigliato fare attenzione ai prodotti che si acquistano perché in molti casi si tratta di alimenti in cui vengono utilizzati diversi tipi di farine raffinate. Ciò significa che non si tratta di prodotti salutari come invece dovrebbero essere.
Perché scegliere la pasta senza glutine
Non è difficile trovare nei supermercati prodotti gluten free per i quali ogni marchio ormai ha pensato una linea apposita. Basti pensare che quello della pasta senza glutine è un mercato in continua crescita che in Italia vale 159 milioni di euro.
Attenzione però a non scegliere questi prodotti se si vuole dimagrire. In linea di massima accade il contrario e vengono utilizzati da chi è celiaco, soffre di intolleranza al glutine o necessita di una disintossicazione per l’organismo.
Tra le numerose alternative che si possono trovare in commercio, il consiglio è quello di provarle, assaggiarle, perché essendo un tipo di pasta particolare alcune risultano un po’ amare o senza sapore. Con un po’ di ricerca è possibile gustare piatti dal sapore unico e ricercato che permetterà di dimenticare i problemi che ci crea il consumo di glutine.
Importante sapere che le calorie e l’apporto di proteine e di carboidrati dei vari tipi di pasta senza glutine possono cambiare da una marca di prodotto all’altra, ma questo probabilmente è già noto.
Questi prodotti si possono trovare in molti supermercati, in erboristeria, nei negozi di prodotti per celiaci, nei negozi di prodotti biologici e negli shop online.
Cosa c’è da sapere
Secondo l’ultimo censimento del Ministero della salute, in Italia i celiaci sono circa 170mila. Le famiglie che scelgono i prodotti senza glutine sono 2 milioni. Un recente studio Nielsen, inoltre, rivela che l’11% degli italiani ritiene che questa tipologia di alimenti offra un vantaggio per la salute. Insomma, nel nostro paese si consumano questi tipi di prodotti anche se non siamo celiaci, un po’ perché fa realmente bene all’organismo che così si disintossica e un po’, diciamolo pure, perché va di moda.
Indipendentemente dalla motivazione, è sempre consigliato acquistare prodotti che siano certificati al 100%, soprattutto se siamo celiaci o intolleranti al glutine.

Novità da My Cooking Idea Giallo Zafferano


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Novità da My Cooking Idea Giallo Zafferano



Anche il mese di febbraio è volato via ed è arrivato marzo. Ed è arrivato pure il consueto appuntamento settimanale con gli aggiornamenti di My Cooking Idea Giallo Zafferano…

La settimana appena trascorsa ci ha lasciato quattro ricette semplici ma interessanti, tra cui vorrei segnalare le Fette biscottate con le mandorle, frutto di un esperimento che mi ha lasciato molto soddisfatta. Oltre a questo troviamo:

Orzo con broccoli e funghi.[1]
L’orzo è uno dei cereali più antichi abbondanato per un lungo periodo. Attualmente, grazie alle nuove tendenze alimentari, sta rivivendo un periodo di riscoperta. L’orzo è ricco di buone proprietà per il nostro organismo e sarebbe un bene abituarsi ad un suo consumo costante.
Si può utilizzare come il riso e si può condire a piacere dopo averlo lessato, oppure si può cuocere con aggiunta graduale di brodo. Per qualche spunto suggerisco questa ricetta con un condimento a base di funghi e broccoli.
Fette biscottate con mandorle, ricetta lievitati.[2]
Queste fette biscottate sono un vero e proprio toccasana per la prima colazione. Ci danno la giusta carica per iniziare la giornata grazie  ai carboidrati della farina e l’aggiunta delle mandorle ci permette di usufruire di tutte le proprietà benefiche che caratterizzano la frutta secca. La presenza delle mandorle che da un sapore molto particolare al prodotto ed è ottimo da consumare anche morbido senza tostatura.



Uova in camicia con crema di broccoli[3]
Una ricetta che ci può dare uno spunto per preparare un piatto interessante partendo da un semplice uovo in camicia. Se aggiungiamo una fetta di pane integrale, una crema di broccoli avremo un piatto completo. In questo post trovate un suggerimento di presentazione del piatto.









Budini allo yogurt greco e mele, ricetta dessert[4]
Ecco che gli esperimenti con l’agar agar continuano e di volta in volta danno risultai sempre migliori. Questo budino allo yogurt greco è tanto gustoso quanto leggero. Inoltre se dolcificato con della Truvia® e se preparato con uno yogurt greco con basso contenuto di grassi, il suo apporto calorico sarà veramente ridottissimo e sarà perfetto da proporre anche come dessert dopopasto.

References

  1. ^ Orzo con broccoli e funghi. (blog.giallozafferano.it)
  2. ^ Fette biscottate con mandorle, ricetta lievitati. (blog.giallozafferano.it)
  3. ^ Uova in camicia con crema di broccoli (blog.giallozafferano.it)
  4. ^ Budini allo yogurt greco e mele, ricetta dessert (blog.giallozafferano.it)

Treccia del Buon Mattino

E’ vero che il mio forno è quasi andato, ma questo non significa che non lo usi lo stesso! 😛
Con tanti piccoli accorgimenti/trucchetti riesco ancora a usarlo.
Come potrei mai stare senza preparare torte e biscotti e pizza…..

Ancora un’idea “rubata” ai libricini della Paneangeli.

Morbidissima e per aiutare a mantenere questa morbidezza ho voluto sperimentare l’uso della lecitina di soia.
Devo dire che la morbidezza si è conservata 😛

Treccia del Buon Mattino

Si ringrazia:
lecitina di soia Germinal Bio

250 gr di farina 00,
250 gr di farina Manitoba,
1 cubetto di lievito di birra fresco (o una bustina di disidratato),
100 gr di zucchero,
una bustina di vanillina,
10 gr di lecitina di soia granulare,
1 pizzico di sale,
2 uova,
100 gr di burro liquefatto e tiepido,
125-150 ml di latte tiepido,
125 gr di uvetta.
Per decorare:
1 uovo,
zucchero granella.

Sciogliere il lievito in un po’ di latte insieme a un cucchiaino di zucchero (preso dal totale).
In un altro poco di latte tiepido sciogliere la lecitina di soia.

Setacciare le farina in una ciotola (e unire il lievito di birra disidratato se avete scelto questa soluzione), al centro del mucchio versarvi il lievito sciolto, lo zucchero, la vanillina, la lecitina sciolta, le uova leggermente sbattute e il burro tiepido.
Iniziare a impastare unendo il latte tiepido poco per volta, unire il sale e lavorare fino ad ottenere un inmpasto morbido che metteremo a lievitare in una ciotola, coperta da pellicola e in un luogo tiepido al riparo da correnti d’aria, per 2 ore.

Trascorso questo tempo (deve raddoppiare, se ciò non fosse avvenuto continuare la lievitazione), prendere l’impasto e rilavorarlo un po’ unendo l’uvetta ammollata e strizzata.

Dividere l’impasto in 3 parti uguali, formare 3 rotoli lunghi circa 40 cm e intrecciarli tra loro.
Sistemare nella teglia rivestita da carta forno e lasciar lievitare ancora 1 ora.
Prima di infornare spennellare la superficie con l’uovo sbattuto e cospargere di zucchero granella.
Infornare, in forno caldo, a 180°C per 20-25 minuti.

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