Tag: uso

Tagliatelle, o per meglio dire, pasta fresca all’orzo con funghi porcini



Un primo piatto simbolo della stagione autunnale…ma le tagliatelle in questione hanno poco in comune con quelle tradizionali all’uovo…Leggete e scoprirete le differenze…

Non ci sono grandi segreti dietro queste tagliatelle, posso dire che l’unica somiglianza con quelle tipiche bolognesi è la forma, ossia una sfoglia di pasta sottile dalla quale si ricavano delle striscioline di circa mezzo centimetro di larghezza, il resto è tutto diverso. Forse perché quando preparo la pasta in casa prevale l’abitudine della tradizione mediterranea e utilizzo sempre semola di grano duro impastata esclusivamente con acqua. In questo caso però ho utilizzato una miscela fatta con il 70% di semola di grano duro e il 30% di farina integrale d’orzo, inoltre per impastare mi sono avvalsa dell’uso della planetaria e non ho steso la sfoglia con il mattarello… insomma chiamarle tagliatelle potrebbe essere visto da alcuni come un sacrilegio e per questo me ne scuso!!! Dopo la doverosa precisazione vi illustro la semplicissima preparazione di questa pasta.
Ingredienti per 4/6 porzioni:

  • 105 grammi di farina integrale d’ orzo;
  • 245 grammi di semola di grano duro;
  • 160 grammi di acqua.

Per il condimento:

  • 500 grammi di funghi porcini;
  • mezza cipolla bianca;
  • uno spicchio piccolo d’aglio;
  • 100 ml di vino bianco;
  • 200 ml di panna da cucina;
  • un pizzico di noce moscata;
  • 2 cucchiai di olio d’oliva.
  • un mazzetto di prezzemolo

Preparare la pasta.
Miscelate le due farine e incorporate lentamente l’acqua, impastate a mano ( o in planetaria) fino ad ottenere un impasto asciutto, elastico e compatto. La quantità di acqua è indicativa e va sempre adattata alla qualità della semola che state utilizzando in quel momento.
Lasciate riposare l’impasto per circa un’ora, dopo di che tirate delle sfoglie sottili e ritagliatele a striscioline di circa mezzo centimetro di larghezza. Io ho fatto tutto con la macchinetta per la pasta e ho risparmiato un bel po di tempo… A questo punto potete disporre le vostre “tagliatelle” su dei piani di legno ben allineate tra di loro, senza sovrapporle e lasciarle asciugare fino all’indomani, oppure, se preferite potete cucinarle subito.

Preparare il  condimento. 

Tritate molto finemente mezza cipolla bianca.Trasferitela in un tegame con il fondo grosso e fate cuocere con due cucchiai di olio, evitando però di far soffriggere troppo a lungo, se necessario ( e ritengo che sia necessario se volete una cipolla ben cotta) aggiungete qualche cucchiaio di acqua calda e due foglie di alloro che intensificano gli aromi. Nel frattempo tritate l’aglio e preparate i funghi tagliandoli a cubetti regolari.
Quando il fondo di cottura della cipolla sarà ben asciutto, aggiungete i funghi e l’aglio tritato (se volete potete aggiungere un po di olio) fate insaporire per qualche secondo e aggiungete il vino bianco. Fate cuocere finché il liquido sarà evaporato, regolate di sale e spolverizzate un poco di noce moscata, aggiungete la panna e proseguite la cottura per 2 minuti circa.
Riempite una pentola d’acqua, salate e portate all’ebollizione, aggiungete la pasta e fate cuocere per circa 5/ 6 minuti ( questi tempi sono relativi alla mia pasta e ovviamente dipendono dallo spessore). Prima di scolare la pasta mettete da parte un mestolo d’acqua di cottura.Scolate la pasta al dente e versatela nel condimento di panna e funghi, aggiungete un poco dell’acqua di cottura che avete messo da parte e fate andare il tutto per qualche secondo a fuoco vivace. Attenzione, non fate asciugare troppo il condimento ma lasciatelo morbido e un po cremoso. Spolverizzate con un trito di prezzemolo e servite.

Quanto deve cuocere il cotechino?

quanto deve cuocere il cotechino - Ricettepercucinare.com


quanto deve cuocere il cotechino - Ricettepercucinare.com
Quanto deve cuocere il cotechino: consigli e indicazioni

Quante volte ci siamo chiesti “quanto deve cuocere il cotechino?” Non è una domanda rara, dal momento che spesse volte il cotechino capita di prepararlo una volta l’anno, ovvero il 31 dicembre. Non è un alimento di uso quotidiano, e quindi è lecito dimenticarsi come si fa. Ebbene, infatti il cotechino è un piatto tradizionale italiano, particolarmente associato alle festività natalizie. Preparato con carne suina, grasso e spezie, questo insaccato si presenta come una gustosa opzione per chi desidera portare in tavola un piatto ricco e saporito. La sua cottura, tuttavia, richiede attenzione e precisione per ottenere il risultato perfetto. In questo articolo, esploreremo quanto deve cuocere il cotechino e forniremo utili consigli per garantire una preparazione impeccabile.

Scelta del cotechino

Prima di addentrarci nella cottura, è essenziale scegliere un cotechino di qualità. Optate per prodotti freschi e di provenienza controllata, preferibilmente presso un macellaio di fiducia. Controllate attentamente l’etichetta per verificare gli ingredienti e la percentuale di carne utilizzata, garantendo così un risultato finale di alta qualità.

Preparazione del cotechino

Prima di cuocere il cotechino, è consigliabile immergerlo in acqua fredda per almeno un’ora. Questo passaggio aiuta a eliminare il sale in eccesso e a renderlo più equilibrato dal punto di vista del sapore. In alternativa, potete anche lasciarlo in ammollo in acqua tiepida per circa 30 minuti.

Cottura

La cottura del cotechino è un processo delicato che richiede attenzione. Ecco come cuocere al meglio questo delizioso insaccato:

  • Scelta del metodo di cottura. Il cotechino può essere cotto in diversi modi, ma uno dei più comuni prevede la bollitura. Immergetelo in una pentola con abbondante acqua fredda, portate a ebollizione e lasciate cuocere a fuoco lento per il tempo consigliato.
  • Tempi di cottura. Il tempo di cottura può variare a seconda delle dimensioni del cotechino. In genere, calcolate circa 1 ora di cottura per ogni chilogrammo di peso. Verificate sempre le indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto per assicurarvi di seguire le raccomandazioni specifiche.
  • Puntura del cotechino. Per verificare se il cotechino è pronto, potete utilizzare uno stuzzicadenti o una forchetta. Puntate il cotechino nella parte più spessa e verificate se il liquido che fuoriesce è limpido. Se è così, il cotechino è pronto per essere servito.
  • Finitura in forno. Se desiderate una crosta più croccante, potete trasferire il cotechino cotto in forno preriscaldato a 180°C per circa 15-20 minuti. Questo passaggio conferirà al cotechino una consistenza esterna più croccante senza compromettere la morbidezza interna.

Come servire il cotechino al meglio

Prodotti correlati Shop Laterradipuglia

Una volta cotto, il cotechino può essere servito caldo, tagliato a fette spesse e accompagnato da contorni come purè di patate, lenticchie o crauti. La sua consistenza succulenta e saporita sarà il trionfo di un pranzo o una cena tradizionale italiana.

Abbiamo risposto alla domanda “quanto deve cuocere il cotechino?” Cuocere il cotechino richiede pazienza e attenzione, ma il risultato sarà sicuramente un piatto delizioso e apprezzato. Sperimentate con le vostre varianti preferite di contorni e godetevi il piacere di portare in tavola una prelibatezza tradizionale italiana.



Acido citrico Eurospin, tutte le info

Ricettepercucinare.com


acido citrico Eurospin - Ricettepercucinare.com

L’acido citrico è un prodotto di uso abbastanza comune. Oggi parliamo dell’acido citrico Eurospin, perchè acquistarlo da Eurospin, a cosa ci può servire e che cos’è nello specifico. Vediamo subito di entrare insieme nell’argomento.

Che cos’è l’acido citrico?

L’acido citrico come il nome stesso ci suggerisce è un acido. Dal punto di vista prettamente chimico si tratta di un acido tricarbossilico debole. L’aspetto “estetico” dell’acido citrico è una polvere bianca, dall’aspetto cristallino. L’acido citrico non è pericoloso. Pensate che si trova persino in moltissimi alimenti. Negli agrumi per esempio si trova l’acido citrico in modo naturale. Ma torniamo al nostro acido citrico Eurospin.

Ecco chi produce i prodotti Eurospin

Cosa si può fare con l’acido citrico?

L’acido citrico trova un uso sia a livello industriale che casalingo. A livello industriale, si tratta di un additivo alimentare, indicato con la sigla E330. Si tratta di un conservante, spesso presente in confetture e marmellate, ma anche in formaggi ed altre tipologie di prodotti industriali. Oltre ad essere un conservante, l’acido citrico è anche un insaporitore e un emulsionante. Potete infatti trovarlo nei vino, nei gelati, nelle bibite gasate e nelle caramelle. Ora vi raccontiamo come potete usare l’acido citrico Eurospin per un uso casalingo.

Come usare l’acido citrico Eurospin in casa

L’acido citrico Eurospin trova un uso anche in casa. Potete usarlo per le pulizie domestiche ma anche per pulire lavatrici e lavastoviglie. E’ un ottimo anticalcare a patto ovviamente che sia opportunamente emulsionato. La proporzione sarà di 150 grammi di acido citrico in 1 litro di acqua (soluzione al 15%).

Quanto costa l’acido citrico Eurospin?

Come detto, anche da Eurospin è possibile trovare l’acido citrico da usare per le proprie mansioni casalinghe. Il prezzo dell’acido citrico Eurospin oscilla tra i 7 euro al kg e i 15 euro al chilo. In generale, potete acquistare piccole confezioni di acido citrico a 3 euro l’una (per 200 grammi).

Come pulire a fondo lavatrice o lavastoviglie: i trucchi della nonna

Ora che abbiamo conosciuto l’acido citrico Eurospin, vediamo come usarlo per pulire a fondo la lavatrice o la lavastoviglie e scopriamo anche qualche altro trucco.

  1. in soluzione acquosa, per un lavaggio a vuoto una volta la settimana a temperatura elevata (90 gradi)
  2. oppure potete fare un lavaggio a vuoto con un litro di aceto di alcol
  3. o con un litro di aceto bianco

Come anticalcare per il bagno

L’acido citrico opportunamente diluito può essere anche inserito in un erogatore a spray ed essere spruzzato sulle piastrelle della doccia o nel bagno: è un eccellente anticalcare, ma lasciatelo agire qualche minuto!

 

 

 



Ricerche frequenti:

Proudly powered by WordPress