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Gli spaghetti con peperoncini rotondi,salsa di capperi ed olive schiacciate alla siciliana

 

Dopo aver preparato tanti peperoncini ripieni per l’inverno,con gli ultimi che mi sono rimasti ho pensato di farci due spaghetti…….ed ho fatto bene!!!

 

 

 

Ingredienti:

320 g di spaghetti Rummo

dodici peperoncini rotondi

tre cucchiaini di salsa di capperi Bonomo e Giglio

dieci olive verdi schiacciate alla siciliana Ficacci

due spicchi d’aglio rosso di Nubia

olio extravergine d’oliva

un pugnetto di pistacchi

poco parmigiano grattugiato

 

In una padella mettere a rosolare gli spicchi d’aglio in olio.

Aggiungere i peperoncini rotondi, precedentemente svuotati e senza semi, tagliati a bastoncino.

Dopo un poco unire i tre cucchiaini di salsa di capperi e le olive schiacciate.

Finire di cuocere aggiungendo un goccino di acqua e regolando di sale.

Cuocere gli spaghetti,mantecarli in padella e servirli con del pistacchio tritato e poco parmigiano grattugiato.

 

 

Ho accompagnato questo piatto con un bicchiere di  “ Burlesque rosè “  Racemi

 

Come fare la pasta frolla per crostata

Ricettepercucinare.com


crostata di ricotta e marmellata - Ricettepercucinare.com

Preparare la pasta frolla per crostata morbida morbida e dolce al punto giusto può sembrare una piccola impresa. La ricetta della pasta frolla non è una sola ma ve ne sono innumerevoli varianti ed ogni mamma o nonna ha la sua formula infallibile per preparare crostate perfette in un men che non si dica. Cogliamo l’occasione per darvi la ricetta della pasta frolla per crostata, morbida, buona ed infallibile. Come fare la pasta frolla per crostata dunque? Al lavoro, e scopriamolo assieme. 

Come fare la pasta frolla per crostata

In fatto di pasta frolla ognuno ha le sue esigenze. C’è chi la vuole classica, chi vuole preparare la pasta frolla senza burro, la pasta frolla senza uova, la pasta frolla senza glutine, insomma ognuno ha la sua. Vediamo oggi come fare la pasta frolla per crostata secondo la ricetta classica. Gli ingredienti fondamentali per preparare una pasta frolla eccellente sono il burro a temperatura ambiente, lo zucchero a velo e la scorza del limone grattugiata molto finemente.

Ingredienti per preparare la pasta frolla per crostata

Ecco gli ingredienti per preparare la pasta frolla per crostata:

  • 500 grammi di farina 00
  • 200 grammi di zucchero a velo
  • 250 grammi di burro a temperatura ambiente
  • mezza bustina di lievito in polvere per dolci (8 grammi)
  • due uova
  • la scorza di un limone o un cucchiaio di limoncello
  • un pizzico di sale

Procedimento per la pasta frolla per crostata

Tagliate il burro a dadini e lavoratelo con lo zucchero e la scorza del limone. Aggiungete poi le uova, la farina e il lievito, questi ultimi ben setacciati. Terminate con il pizzico di sale e togliete il tutto dalla boule o planetaria che avete usato. Avvolgete la frolla nella pellicola e riponete in frigo a riposare per 20 minuti. Poi usate la frolla come meglio desiderate.

Consigli per la preparazione della pasta frolla

Il burro deve necessariamente essere a temperatura ambiente per la preparazione della pasta frolla. Altrimenti non riuscirete ad ottenere la frolla. La lavorazione della pasta frolla deve essere tutto sommato veloce altrimenti con il calore delle vostre mani o con una lavorazione troppo prolungata rischierete di surriscaldare e rovinare il risultato finale. Questa ricetta è ottima per la preparazione della crostata con ricotta e marmellata, o per la crostata con ricotta e gocce di cioccolata, o ancora per delle simpatiche mini crostatine come quelle illustrate in foto.



Abissine La Molisana, e scandalo fu

abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes


abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes
Fonte: lamolisana.it

Abissine rigate La Molisana: chi le ha mai assaggiate, godendosi tutta la bontà di un buon piatto di pasta e senza alcun retropensiero? Eppure, com’è usanza nel nostro Bel Paese, la polemica (inutile) era dietro l’angolo, pronta ad esplodere. Vi raccontiamo com’è andata. 

Come è nata la polemica intorno alla pasta Molisana abissine rigate

In questi ultimi giorni la faccenda della pasta La Molisana e il formato abissine rigate ha suscitato parecchio scalpore tra gli utenti del mondo social (e non solo). Infatti, la scheda descrittiva sul sito La Molisana ha contribuito a far aumentare l’indignazione intorno a dei formati di pasta che, apparentemente, potevano non avere un significato ben preciso. Facciamo, però, un passo indietro e cerchiamo di capire come è nata la polemica intorno alla pasta La Molisana abissine rigate. Il fotografo milanese Nicola Bertasi, in un certo senso, è colui che ha lanciato la “pietra” sul web ed ha avviato una serie di riflessioni nei confronti del pastificio italiano. Il fotografo, infatti, avendo acquistato un pacco di abissine rigate per preparare il suo pranzo, è stato incuriosito dal nome del formato (alquanto originale per della pasta) e così si è messo davanti al proprio pc, cercando su Google il motivo per il quale si chiamasse così. Insomma, sul sito ufficiale del pastificio La Molisana è campeggiava un testo piuttosto enfatico, che descriveva il formato di pasta in questione con frasi come “celebrazione del colonialismo” e ancora “sicuro sapore littorio”. Un testo che il noto fotografo ha interpretato come provocatorio, chiaramente redatto con riferimento al periodo buio italiano – quello del colonialismo in Africa. E dunque Bertasi ha immediatamente deciso di esternare il suo pensiero su Facebook. Da lì a poco il post ha cominciato a diventare virale, suscitando altrettanto stupore ed indignazione da parte di alcuni utenti del web.

Un cambio di rotta per la pasta  LaMolisana abissine rigate

Davanti all’evidenza e dopo una giornata di intense polemiche scattate sui social, il pastificio di Campobasso La Molisana non ha potuto far altro che prendere in mano la situazione e cambiare i nomi “provocatori” dei suoi formati di pasta. Così, le abissine rigate della pasta La Molisana sono diventate conchiglie rigate, mentre che le tripoline lunghe sono ora mezze fettuccine ricce e, per finire, le tripoline si sono trasformate in farfalline. L’amministratore delegato Giuseppe Ferro ha spiegato che il pastificio vanta 100 anni di storia e che lui insieme ad altri hanno preso in mano l’azienda nel 2011, senza pensare al cambio dei nomi dei formati che, invece, hanno rievocato un’epoca drammatica della storia italiana. Ora, però, possiamo dire tutto è bene quel che finisce bene!

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