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Arrosto Vellutato

La ricetta di questo arrosto è quella che ha ispirato Benedetta per la creazione dell’intero menu di questa sera: alle prese con gli ospiti infatti, ha deciso una sera di dare un tocco in più al solito arrosto, servendolo con una crema vellutata davvero speciale. Impariamo a farla secondo i suoi consigli.

Puntata I Menu di Benedetta: 5 ottobre 2012 (Menu Quel Tocco in Più[1])
Tempo preparazione e cottura: 100 min. ca.

Ingredienti Arrosto Vellutato per 4 persone:

  • sale qb
  • pepe qb
  • 1,5 kg di codone di vitello
  • olio
  • 1 kg di patate
  • rosmarino qb
  • vino bianco qb
  • misto per soffritto qb
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 foglia di alloro

Procedimento ricetta Arrosto Vellutato di Benedetta Parodi

  1. Salare e pepare la carne e rosolarla in padella su ogni lato.
  2. Tagliare le patate e disporle su una teglia con carta forno, condite con sale olio e rosmarino e infornarle a 180 gradi per 25 minuti circa.
  3. Sfumare la carne con il vino, poi aggiungere il soffritto surgelato, l’aglio, il rosmarino e l’alloro, poi lasciare cuocere per almeno un ora.
  4. Togliere l’arrosto dal sugo di cottura e affettarlo.
  5. Aggiungere qualche patata al sugo dell’arrosto e frullarlo col mixer ad immersione creando una salsa cremosa
  6. Servire l’arrosto ricoperto dalla salsa ed accompagnato dalle patate al forno.

References

  1. ^ Menu Quel Tocco in Più

Menu Rompiscatole

Questa sera va in scena il menu “rompiscatole”, una puntata dedicata da Benedetta Parodi alle ricette che prevedono l’utilizzo di cibi in scatola per creare piatti deliziosi e pratici.

Tra le ricette proposte un dolce di Giorgia Surina e la ciccionata di Francisco.

il Menù di Benedetta del 28 febbraio 2013

(clicca sui link per vedere le ricette)

Salvacena: ZUPPA DI LENTICCHIE
Primo: PASTICCIO DI TONNO
Secondo: INVOLTINI DI SPADA
Dolce: STRUDEL DI PERE SCIROPPATE[1][2][3][4]

References

  1. ^ ZUPPA DI LENTICCHIE
  2. ^ PASTICCIO DI TONNO
  3. ^ INVOLTINI DI SPADA
  4. ^ STRUDEL DI PERE SCIROPPATE

Il macco di fave con salsiccia e jolanda spezzata

 

U maccu di favi è una pietanza molto conosciuta in Sicilia. Due sono gli ingredienti principali: le fave secche ed il finocchietto selvatico.

Senza uno dei due ingredienti il maccu non si può fare.

Molti aggiungono,in cottura,anche una verdura (di solito la gira,cioè la bietola) ma io preferisco non metterla ed aggiungere invece la pasta di salsiccia.

 

 

Da Wikipedia:

Il macco di fave, in siciliano Màccu di favi, è un piatto tipico Siciliano inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).[1] Trae origine nella provincia di Agrigento, in particolare nel comune di Raffadali e la sua preparazione è diffusa in tutta la Sicilia occidentale ed anche in quella orientale.

Si tratta di una crema di fave realizzata con una cottura prolungata di fave secche alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. Viene consumata come minestra o piatto unico.

È un piatto povero della cultura contadina e nello stesso tempo molto nutriente. Risale all’antichità in quanto sembra fosse conosciuto al tempo degli antichi romani[2][3].

A pasta co’ maccu è la pietanza tipica della festa di San Giuseppe che si svolge ogni anno il 19 marzo a Ramacca, in provincia di Catania, e molto caratteristica è la degustazione del pasto nella piazza principale del paese.

Ingredienti:

400 g di fave secche sgusciate

una cipollina tritata

una carota a dadini

una costola di sedano

due pomodori

un pugnetto di finocchietto selvatico

olio extravergine d’oliva

sale q.b.

peperoncino in polvere

350 g di pasta formato jolanda (rotta a pezzi)

pasta di salsiccia ( salsiccia spellata)

Inoltre:

parmigiano grattugiato ( facoltativo)

un tegame di terracotta

 

Tenere le fave secche a mollo in acqua tiepida per una notte dopo averle precedentemente lavate.

In un tegame di terracotta mettere le fave sgocciolate,la cipolla tritata,la carota a dadini,il sedano,i pomodori tagliati a cubetti,il pugnetto di finocchietto selvatico tritato e acqua fino a coprire.

Fare cuocere fino a cottura.

A questo punto frullare con il minipimer il tutto;  io frullo pochissimo perchè mi piace sentire,nella purea di fave,qualche pezzetto di fava rimasto intero.

Aggiungere poca salsiccia spellata precedentemente soffritta in un padellino con un filo di olio.

In ultimo aggiungere sale,peperoncino ed un bel giro di olio extravergine di oliva.

Cuocere  la jolanda spezzata all’interno del maccu aggiungendo altra acqua calda se necessario.Deve risultare una minestra densa ( ma non così densa come quella delle foto).

Spolverare con il parmigiano, se gradito.

Nota: la minestra di maccu che vedete in foto è particolarmente densa: ciò è dovuto al tempo intercorso tra la fine della preparazione ed il momento in cui ho fotografato il piatto.

Questa volta ho prima mangiato il mio bel piatto di minestra e poi,con comodo,ho fotografato il piatto preparato per la fotografia.

Risultato? Si è addensata troppo…..

Ogni tanto mi spetta mangiare caldo….o no?

No!!!!

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