Tag: San

Vellutata bianca –

Ingredienti x 3 persone :
1 litro di brodo vegetale San Martino
3 cucchiai di farina di ceci Molino di Chiavazza
una manciata di fagioloni bianchi melandri gaudenzio
alcune foglie di basilico tritato
una piccola patata a pezzi
paprica qb de i gusti vegetali
procedimento:
 Lessate i fagioli ammollati, con la patata a pezzi per 45 minuti circa.
 Aggiungeteli  al brodo vegetale bollente e alla farina di ceci.
Mescolate e lasciate sul fuoco per una decina di minuti.
 Spegnete e con il minipimer frullate il tutto, ottenendo così una vellutata non troppo densa.
 Impiattate ed aggiungete basilico e paprica.

Tempo di preparazione: 12 ore di ammollo per i fagioli
Tempo di cottura totale: 55 minuti
Difficoltà: bassa

Ringrazio i blog che mi hanno citata..purtroppo non riesco a continuare i giochi..mi manca il tempo.
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San Sebastian cheesecake, la ricetta

san sebastian cheesecake - Ricettepercucinare.com


san sebastian cheesecake - Ricettepercucinare.com

Ogni periodo storico ha le sue ricette famose: c’è stato il periodo della torta nua, quello dei nutellotti, quello del pan brioche alla Nutella e poi ci sono i grandi classici, come il tiramisu e la crema al mascarpone….oggi è la volta del San Sebastian cheesecake, una creazione spagnola decisamente vincente. Il San Sebastian cheesecake è una torta molto semplice e gustosa. Una cheesecake basca che oggi sta davvero spopolando sul web. Vediamo come si prepara!

Ricetta della famosa cheesecake basca “bruciata”: la San Sebastian cheesecake

Ebbene, gli ingredienti della San Sebastian Cheesecake sono pochissimi e si tratta di una torta praticamente senza farina: come potete notare, la ricetta richiede solo un cucchiaio di farina! Vediamo subito quali sono questi ingredienti e perchè abbiamo accennato a questa torta come una torta bruciata.

Preparazione della San Sebastian cheesecake

Per preparare la San Sebastian Cheesecake procuratevi uno stampo piccolino, va bene da 22 cm. Con le fruste elettriche lavoriamo il philadelphia con lo zucchero, la panna, le uova. Lavoriamo per alcuni minuti sino ad ottenere un composto cremoso e denso. Aggiungiamo lo yogurt greco, la farina e la presa di sale, infine la vaniglia.

Prendiamo il nostro stampo e rivestiamolo di carta forno bagnata e strizzata: è un trucchetto per farla aderire bene! Versiamo il composto nello stampo e inforniamo a 180 gradi per 40 minuti.

Se la superficie ha un aspetto bruciacchiato e caramellato, nessun problema, la San Sebastian cheesecake sarà ancora più buona! 

Quando togliete il dolce dal frigo, lo troverete piuttosto instabile. Questo non significa che dovrete cuocerlo ancora. Aspettate due o tre ore prima di gustarlo: avrà tutto il tempo per rapprendersi maggiormente.



Nocino di San Giovanni, liquore balsamico dalle proprietà benefiche

Ricettepercucinare.com


nocino fatto in casa - nocino di San Giovanni - Myitalian.recipes

Come ogni anno si avvicina il giorno di San Giovanni e gli amanti del nocino dei frati si preparano a raccogliere come da tradizione le noci per preparare la deliziosa bevanda. Tra i liquori del Salento in effetti il nocino di San Giovanni è uno dei più amati. Sa proprio di tradizione! Ma cosa succede la notte di San Giovanni? Perché è così speciale? E cos’ha il nocino prodotto con queste noci di così speciale?

Cos’è la notte di San Giovanni

La notte di San Giovanni si celebra da moltissimi secoli ed ha radici molti antiche. E’ una notte magica, dove la natura si carica di mistero e nell’aria si respira davvero qualcosa di unico. Come ben sapete si tratta del solstizio d’estate. Ovvero quando la terra è maggiormente vicina al sole. Ma non solo. Secondo la tradizione, è proprio durante questa notte che sole e luna si sposano, riversando su madre Terra alcune energie benefiche che curano come un delicato balsamo malattie, preoccupazioni e tutti i mali del mondo. Vediamo cosa ci racconta la leggenda della notte di San Giovanni tra acqua di san Giovanni, nocino di San Giovanni, riti propiziatori, avvicendamento stagionale, magia e altro.

Secondo la leggenda, durante la Notte di San Giovanni le streghe si radunano in affollatissimi sabba durante i quali espletare ogni sorta di sortilegio. E proprio in occasione della venuta delle streghe, secondo la tradizione popolare e contadina era bene proteggersi in qualche modo: tenendo uno spicchio d’aglio al collo, qualche filo d’erba di San Giovanni, ma anche artemisia, iperico, lavanda ed altri. Anche i frutti del ribes sono chiamati frutti di San Giovanni.

Insomma, tra i riti propiziatori e purificatori che segnano il passaggio da una stagione all’altra, e quelli in difesa dal male e dall’influenza nefasta delle streghe, la notte di San Giovanni è un momento di passaggio importante.

Acqua di San Giovanni: che cos’è?

Avrete sicuramente sentito parlare dell’acqua di San Giovanni. Abbiamo detto che la tradizione contadina vuole che si tengano con sé alcune erbe al fine di auspicare protezione nei confronti di eventi nefasti. Spesso tali erbe sono messe in un’infusione durante tutta la notte. L’infusione in acqua, unita alle gocce di rugiada che vi si formano mano a mano che l’alba si avvicina, danno vita ad un’acqua balsamica unica nel suo genere. Chiamata, appunto, acqua di San Giovanni. Un’acqua considerata ricca di proprietà magiche, con la quale, l’indomani, lavarsi viso e corpo.

Tra le erbe contenute nell’acqua di San Giovanni solitamente troviamo: artemisia, malva, menta, salvia, fiordaliso, papavero, rosa, camomilla. Ma conosciamo più da vicino il nocino di San Giovanni.

Nocino di San Giovanni, un altro appuntamento imperdibile per la notte di San Giovanni

Ovviamente impossibile non nominare il nocino di San Giovanni. Moltissime persone attendono con trepidazione la notte di San Giovanni per raccogliere le noci acerbe da usare per la preparazione di questo liquore.

Dunque proprio il 23 giugno si raccolgono 33 noci per ogni litro di alcol. Il numero deve essere dispari! Si noti la simbologia che si nasconde dietro a questo gesto. E, tornando all’acqua di San Giovanni, le noci devono essere colte di notte, quando sono ancora bagnate di rugiada. 

Poi, si procede con la consueta ricetta del Nocino di san Giovanni, noto anche come nocino dei frati. E si attende sino al mese di ottobre…

 



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