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Comunicato stampa Olio Dante



TE E SCIENZA IN PIAZZA, IL RISVEGLIO DEI SENSI CON IL “LABORATOLIO DEL GUSTO”
A Bologna, da domani al 10 febbraio, al via i laboratori interattivi con i ricercatori degli Oleifici Mataluni


Un’esperienza sensoriale unica nel mondo dell’olio extra vergine di oliva, alla scoperta delle sue qualità gustative e olfattive, per allenare i sensi e imparare ad utilizzarli al meglio. Arriva a Bologna il “LaboratOLIO del Gusto”, ideato dagli Oleifici Mataluni di Montesarchio (BN) nell’ambito di “Arte e Scienza in Piazza 2013”, la manifestazione organizzata dalla Fondazione “Marino Golinelli”, in programma dal 5 al 10 febbraio presso Palazzo Re Enzo.
Sotto la guida degli esperti assaggiatori sanniti e dei ricercatori del Criol – Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni, i visitatori potranno partecipare ai laboratori interattivi di analisi sensoriale, degustando l’extra vergine di oliva per acquisire l’uso di strumenti naturali, come il naso e la lingua, indispensabili per effettuare scelte alimentari e nutrizionali di qualità.
Le attività sono aperte a tutti, previa prenotazione, dal martedì alla domenica, mentre le scuole potranno accedere dal martedì al venerdì.
In particolare, l’iniziativa è rivolta agli alunni degli Istituti primari e secondari di I grado, che verranno coinvolti in divertenti prove di assaggio, realizzate in collaborazione con i Maestri della Pasticceria Stella di Rotondi (AV), a dimostrazione di come le sensazioni possano talvolta essere ingannevoli. Obiettivo del laboratorio, infatti, è di illustrare le possibilità di analisi del gusto e dell’olfatto, che possono essere stimolati ed utilizzati per affrontare in modo più consapevole la scelta dei prodotti alimentari, riscoprendo cosa davvero piace ai consumatori.
Crediamo molto nel trasferimento delle nostre conoscenze al consumatore – afferma Maria Savarese, ricercatrice del Criol e assaggiatrice professionista – che deve essere reso consapevole di ciò che mangia attraverso uno strumento valido per poter realizzare una scelta di qualità, con effetti positivi per la salute. Lo strumento di cui parliamo sono i nostri sensi, che diventano fonte di conoscenza. LaboratOLIO è pensato soprattutto per i bambini ma cimentarsi in un’esperienza del genere si rivelerà utile anche per gli adulti”.
Le proprietà sensoriali dell’olio di oliva richiedono grande attenzione perché rappresentano anche un indice delle proprietà nutrizionali del prodotto. L’evento formativo approfondirà anche altre tematiche: la funzione dei grassi a tavola, le differenze tra i diversi tipi di lipidi e l’importanza dell’olio extra vergine, alimento principe della dieta mediterranea.
Dopo il successo nelle edizioni 2010 e 2011 del Festival della Scienza di Genova, dunque, gli Oleifici Mataluni continuano in prima linea a portare avanti attività didattiche, ideate per abituare soprattutto i consumatori più giovani a riconoscere le proprietà dell’olio extra vergine italiano, affinché la scelta di cosa mangiare sia sempre più consapevole.

Per maggiori informazioni e prenotazioni, visita il sito www.lascienzainpiazza.it/info-e-prenotazioni/


Gli Oleifici Mataluni, nati nel 1935 e situati a Montesarchio (Benevento), rappresentano uno tra i più importanti complessi agroindustriali oleari al mondo e si estendono su una superficie di 160mila mq.

Con un fatturato di 230milioni di euro, 200 dipendenti (età media 29 anni), un Centro di ricerca riconosciuto dal MIUR e specializzato in materie olearie e packaging innovativo, si posizionano ai primi posti nello scenario distributivo domestico ed internazionale. Gli Oleifici Mataluni raggruppano 23 marchi storici – come Olio Dante, Topazio, Olita, OiO, GiCo, Minerva, Lupi e Vero – ed in private label producono oli alimentari per aziende leader della Grande Distribuzione Organizzata italiana ed estera.




Eurospin prodotti pessimi: quali sono?

Eurospin prodotti pessimi - Ricettepercucinare.com


Eurospin prodotti pessimi - Ricettepercucinare.com

Eurospin prodotti pessimi: quali sono? I prodotti Eurospin sono famosi per essere qualitativamente validi a fronte di un costo sovente inferiore rispetto a quello che invece si riscontra presso catene di supermercato più famose e blasonate. Non a caso spesso abbiamo affrontato l’argomento dei nomi dei produttori dei prodotti Eurospin: nomi noti, che servono anche la famosa catena del risparmio con etichette create ad hoc. Detto questo, al di là degli indubbi ed interessanti vantaggi  che la spesa da Eurospin offre, è anche vero che gli scivoloni possono accadere a tutti. E difatti sembra proprio che anche da Eurospin si possano trovare alcuni prodotti decisamente meno accattivanti dal punto di vista del sapore e ancor più della salute. Vediamo insieme quali sono e perché. 

Alla ricerca dei peggiori prodotti Eurospin

Come ben sapete ci sono alcuni programmi televisivi che praticano il giornalismo d’inchiesta e che vanno spesso alla ricerca dei prodotti più o meno validi e delle potenziali difficoltà che il consumatore potrebbe incontrare sulla sua strada. Programmi interessanti ed utili che informano i consumatori in merito alle insidie di ciò che potrebbero trovare nel piatto. Ebbene, recentemente il programma televisivo “Striscia la Notizia” si è occupato di andare ad analizzare diverse tipologie di pasta secca.

Ebbene, a proposito di pasta secca l’imputato numero uno è spesso il glifosato, una sostanza diserbante molto potente spesso usato anche in ambito cerealicolo. E se in alcune marche famose di pasta i ricercatori hanno individuato tracce di una molecola di glifosato, o due, o anche tre molecole, pensate che nella pasta Eurospin sembra vi siano la bellezza di 5 molecole di glifosato.

Quale pasta secca contiene glifosato?

Ebbene, occhio dunque ai migliori prodotti Eurospin, così come ai peggiori. E tra le paste secche che la nota catena di supermercati propone, in brand “incriminato” sembra essere la Tre Mulini. Ovviamente stiamo parlando di una presenza di glifosato sempre al di sotto dei limiti di legge, ma decisamente maggiore rispetto a quella presente in altre marche di pasta secca.

Insomma, se sentite parlare di “Eurospin prodotti pessimi” o volete conoscere (giustamente) il meglio e il peggio che potete trovare da Eurospin, stando alle indagini di Striscia la Notizia si direbbe che la pasta possa essere una buona imputata pronta ad entrare nella classifica dei prodotti peggiori!

 



Vitamina D e Covid: quali effetti?

Vitamina D e Covid: quali effetti?


Vitamina D e Covid? Quali sono gli effetti dell’assunzione della vitamina D su chi è affetto da Covid? Scopriamo cosa dice la scienza in merito. In particolare, secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, Parma e Verona oltre che CNR di Reggio Calabria e di Pisa, la vitamina D é rivestirebbe un ruolo di primo piano nella lotta al Covid-19, in quanto sarebbe in grado di ridurre concretamente il rischio di decesso.

Vitamina D e Covid 19: quali gli effetti della vitamina D?

Uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Nutrients, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Parma e Verona e gli istituti di ricerca CNR di Reggio Calabria e di Pisa – con la coordinazione del professore Sandro Giannini dell’Università di Padova –  ha permesso di capire quanto sia importante l’introduzione della vitamina D contro il Covid19. Infatti, è stato possibile evidenziare dal punto di vista scientifico l’effetto della vitamina D nei pazienti malati di Covid-19, specie coloro che soffrivano di altre patologie contemporaneamente.

La scoperta sulla vitamina D

La scoperta del legame positivo tra vitamina D e Covid è stata portata alla luce già durante la prima fase dell’ondata pandemica: infatti, questa ricerca retrospettiva ha permesso di raccogliere dati importanti su 91 pazienti con Covid-19 ospedalizzati presso l’azienda ospedale-Università di Padova. L’obiettivo dello studio era quello di valutare la proporzione di persone malate che potevano morire o andare in terapia intensiva. Le persone d’età media di 74 anni sono state curate con le medicine adoperate allora per la terapia e, in particolare, 36 persone su 91 con un’importante dose di vitamina D somministrata per due giorni consecutivi, mentre che agli altri 55 pazienti non è stata data. Le persone che hanno ottenuto la dose di vitamina D avevano valori bassi nel sangue, erano fumatori oppure livelli molto elevati dell’indicatore di aggressività della malattia (D-Dimero ematico) o presentavano comorbidità elevata (malattie cardiovascolari, ai bronchi, insufficienza renale…). Durante la fase d’osservazione (14 giorni circa) sono stati trasferite 27 persone in terapia intensiva e 22 sono morte; nel complesso, dunque, la metà delle persone che facevano parte della ricerca sono morte e l’altra, invece, è passata nel reparto di terapia intensiva. I ricercatori, peraltro, hanno notato che i soggetti affetti da un numero elevato di patologie contemporanee al Covid-19 avevano effetti benefici della vitamina D maggiori, tanto da ridurre la possibilità di decesso dell’80% rispetto coloro che non avevano assunto la vitamina.

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