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Le polpettine di sarde alla siciliana

 

Le polpettine di sarde si possono servire come secondo accompagnato con del buon pane casereccio oppure per condire la pasta.A vostra scelta……..

 

Ingredienti:

600 g di sarde freschissime pesate già pulite ed aperte a libro

due uova

150 g di pangrattato

50 g di parmigiano grattugiato

due spicchi d’aglio

prezzemolo q.b.

sale e pepe

olio extravergine d’oliva

Inoltre:

passata di pomodoro

una cipollina

sale e zucchero (per la passata)

un pugnetto di finocchietto selvatico lessato

pasta formato rigatoni (trafilati al bronzo) Tipici Mediterranei

 

Togliere la testa,la lisca e le interiora alle sarde,aprirle a libro e lavarle sotto il rubinetto.

Salarle e metterle a scolare in uno scolapasta.

Tagliarle a pezzettini con un coltello e condirle con le uova,il pangrattato,il parmigiano,il pepe,l’aglio ed il prezzemolo tritati.

Con le mani appena bagnate preparare delle polpettine e friggerle in olio mettendole,man mano,su carta assorbente da cucina.

In un largo tegame rosolare in olio una cipollina tritata,unire la passata di pomodoro,un po’ di zucchero e sale.

Appena bolle aggiungere le polpette di sarde ed un pugnetto di finocchietto selvatico già lessato. Cuocere fino a restringere la salsa.

Se decidete di condirci la pasta ( come ho fatto io) mettere una pentola d’acqua sul fuoco ed appena bolle versare i rigatoni e cuocere al dente. Condire la pasta con la salsa ed accompagnarla con le polpettine di sarde.

 

 

 

La passata di pomodoro comprata va cotta?

passata di pomodoro - Ricettepercucinare.com


passata di pomodoro - Ricettepercucinare.com

La passata di pomodoro è uno dei capisaldi della cucina italiana e della dieta mediterranea. In Italia si usa ampiamente per una vasta gamma di ricette di vario genere: dalla classica spaghettata al pomodoro sino a piatti più complessi, in umido, a base di carne, pesce, ortaggi. Molti lettori ci scrivono per chiederci se la passata di pomodoro comprata va cotta. Non sempre infatti si sa come comportarsi di fronte ad un prodotto commerciale. La passata di pomodoro è già pronta da usare? E’ sufficiente scaldarla? O richiede cotture lunghe? Rispondiamo subito a questa domanda.

La passata di pomodoro comprata va cotta?

La passata di pomodoro è un prodotto gustoso, sano e genuino se fatta in casa. Spesso per mancanza di tempo o semplicemente perché abbiamo individuato tra gli affollati scaffali del supermercato un prodotto che fa al caso nostro e che ci sembra qualitativamente interessante e adeguatamente gustoso, preferiamo acquistarla. E a quel punto la domanda sorge spontanea: la passata di pomodoro comprata va cotta? Un domanda più che legittima.

Capita sovente di vedere sul web ricette a base di passata di pomodoro intente a sobbollire per diverse ore. Ci riferiamo naturalmente ai ragù, preparazioni che richiedono cotture lunghe proprio per consentire alla carne di insaporire adeguatamente la preparazione finale. Cosa fare invece nel caso di una semplice pasta al pomodoro?

Sarà sufficiente scaldare la passata oppure è necessario cuocerla? Che tipo di prodotto è la passata di pomodoro commerciale? Cotto e pronto da mangiare, oppure crudo, e pertanto bisognoso di cottura? Vediamolo subito insieme.

Ecco come usare la passata comprata

Ebbene, la passata di pomodoro comprata non necessita di lunghe cotture. Questo perchè tutte le passate di pomodoro commerciali, durante la produzione, sono pastorizzate oppure sterilizzate. Dopo aver selezionato e lavato i pomodori, questi sono inviati alla scottatrice. Si scottano i pomodori al fine di rimuovere la buccia. Segue una tecnica industriale chiamata hot-break, portando i pomodori da una temperatura che va dai 45 agli 80 gradi sino a 100 gradi. Si ottiene un prodotto viscoso e denso, che dopo altri passaggi arriva sino al confezionamento. Qui, il prodotto subisce una pastorizzazione o una sterilizzazione.

Se vi state domandando dunque se potete assaggiare la passata di pomodoro commerciale senza nemmeno farla bollire, la risposta è sì, perché è un prodotto sicuro. Tuttavia, una breve cottura (bollitura o sobbollitura) di una decina di minuti vi aiuterà a:

  • esaltarne il sapore
  • migliorarne la densità ove necessario
  • esaltare il sapore complessivo del vostro piatto (poniamo il caso abbiate preparato un soffritto, abbiate aggiunto del basilico o aglio)

Dunque non avrete bisogno di lunghe cotture, ma sicuramente dieci – quindici minuti sono l’ideale per perfezionare la vostra ricetta, migliorare la densità del prodotto e, naturalmente, riscaldarlo.



La ricetta del ragu alla pugliese

ragu alla pugliese - Ricettepercucinare.com


ragu alla pugliese - Ricettepercucinare.com

Il ragu alla pugliese è uno dei grandi piatti della domenica. Piace a tutti, accontenta gradi e piccini ed è decisamente goloso. In fatto di ragu, da nord a sud in Italia se ne preparano di diverse tipologie: chi usa il macinato di vitello, chi misto, chi predilige diversi tagli di carne interi, chi aggiunge salsiccia e via dicendo. Conosciamo oggi la versione pugliese di quello che in Italia chiamiamo genericamente ragu. 

Come si prepara il ragu alla pugliese

Il ragu alla pugliese si prepara con diverse tipologie di tagli di carne. Una delle carni presenti in questo ragu è quella di agnello, che fa parte della tradizione gastronomica pugliese da sempre e da sempre ne caratterizza i sapori. Oltre all’agnello, si aggiungono al ragu alla pugliese anche manzo, pollo e salsicce di maiale. Non manca, poi, una presa di peperoncino, che dà sprint e sapore al piatto.

Si comincia mettendo della pancetta di maiale in padella a soffriggere con un battuto di cipolla bianca ed aglio. Si aggiungono poi poco per volta gli altri tagli di carne, eccetto il pollo e la salsiccia. Si sfuma con il vino bianco e poi si aggiungono passata e concentrato di pomodoro. Dopo un’ora e mezza si aggiungono anche pollo e salsiccia. La cottura avviene coperta, per un totale di 3 ore.

E’ una cottura dolce nella quale il tutto deve sobbollire dolcemente. Solo nella prima fase della cottura del ragu la fiamma dovrà essere più alta. Per il resto, tenete la fiamma al minimo e fate sobbollire il tutto molto delicatamente. In questo modo le carni avranno tutto il tempo di trasferire il loro sapore al sugo di pomodoro. Questo vale in particolar modo per la carne di maiale, che come sapete ha la capacità di insaporire in modo straordinario il sugo di pomodoro.

Che tipo di pasta condire con il sugo alla pugliese

Il ragu alla pugliese condisce molto bene tutti i formati classici della tradizione. Come potete immaginare, ci riferiamo alle orecchiette, ma non solo. Anche i maccheroni tipici pugliesi si prestano molto bene a condire questo ragu, Cavatelli, strascinati, foglie di ulivo, troccoli, capunti, sagne incannulate, sono tutti formati che si prestano molto bene ad accompagnare questo ragu pugliese.

Si aggiunge poi del buon grana Padano, spesso, in Puglia, accompagnato con un po’ di pecorino.



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