Tag: Parmigiano Reggiano

Torta salata ai peperoni

  • 2 peperoni rossi;
  • 2 peperoni gialli;
  • 2 cipolle (1 cipolla);
  • 200 grammi di emmental (100 grammi di provola dolce + 50 grammi circa di parmigiano reggiano grattugiato);
  • 2 uova (1 uovo intero + 70 grammi di albume);
  • 250 ml di latte;
  • 250 ml di panna da cucina (160 ml di panna fresca, senza aggiunta di latte);
  • uno spicchio d’aglio;
  • prezzemolo;
  • sale.

Preparare la pasta. 
Le suddette dosi sono sufficienti per foderare due tortiere dal diametro di 26 cm. Se vi avanza della pasta potete congelarla e vi sarà comoda per una prossima preparazione, oppure se volete realizzare una sola torta senza che vi ramanga della pasta in avanzo dimezzate le dosi degli ingredienti. Su una spianatoia disponete a fontana la farina e mettete al centro il burro diviso a pezzetti, l’olio, un pizzico di sale e mezzo bicchiere d’acqua. Impastate il tutto fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica. Mettete l’impasto in una terrina, coprite con un telo umido e lasciate riposare in frigorifero per circa un’ora. Durante il riposo dell’impasto preparate il ripieno.
Preparare il ripieno.
Lavate i peperoni, privateli dei torsoli, tagliateli a metà ed eliminate i filamenti interni e i semi. Tagliateli a listarelle, poneteli in una padella, unitevi le cipolle affettate sottilmente, l’aglio tritato, un filo d’olio e portate a cottura. A cottura ultimata spolverizzate con del prezzemolo tritato finemente, regolate la quantità di sale e lasciate intiepidire. Nel frattempo riprendete la pasta dal frigo e stendetela sottilmente con il matterello. Imburrate il fondo e i bordi della teglia che avete scelto per preparare la vostra torta e rivestitela con la pasta appena stesa. Riponete da una parte e ultimate il ripieno. In una ciotola sbattete le uova intere (io ho utilizzato un solo uovo intero e, poichè non butto via nulla, ho aggiunto dell’albume congelato che mi era avanzato dalla preparazione di una crema) unite il latte (io ho preferito non aggiungerlo), la panna e il formaggio emmental tagliato a cubetti (per il mio gusto personale ho utilizzato un formaggio dolce e una generosa manciata di parmigiano gratuggiato). Miscelate bene il tutto e aggiungete i peperoni precedentemente preparati. 
Cottura.
Versate il ripieno nella tortiera, rifilate i bordi della pasta in eccesso e fate cuocere in forno ben caldo a 180-200°C per circa 40-60 minuti. Lasciate intiepidire prima di toglierla dalla teglia. E’ buona da servire sia tiepida che fredda.


Il pesto alla genovese è tra i prodotti italiani più contraffatti nel mondo

Ricettepercucinare.com


come fare il pesto alla genovese - My Italian Recipes

Coldiretti così come altri enti impegnati nella tutela dei produttori e dei consumatori stilano sovente la classifica dei prodotti italiani più copiati e “taroccati” nel mondo. Tra questi ovviamente il Parmigiano Reggiano, la mozzarella, i vini. E’ notizia di oggi che nella top ten di questa poco felice classifica spicca oggi anche il pesto alla genovese. Ebbene si. Ma vediamo di capire qualcosa di più su questo argomento. 

Pesto alla genovese: un’eccellenza del Made in Italy

Forse qualche genovese troverà lusinghiera l’idea che il famoso condimento a base di basilico fresco sia entrato nella hit dei prodotti alimentari italiani più copiati e “taroccati” del mondo. Ma in realtà c’è ben poco da ridere. Coldiretti però conferma: il pesto alla genovese è entrato di diritto nella top ten dei prodotti più amati e ingiustamente bistrattati nel mondo.

La contraffazione di tutto ciò che è Made in Italy

Prodotti contraffatti confezionati ad hoc con il giusto mix di nomi e colori

Dovete considerare che la contraffazione di tutto ciò che è Made in Italy o ha a che fare con il prodotto italiano è un fenomeno molto comune. Spesso si usano termini italiani o che suonano simili a quelli italiani e combinazioni di colori nei packaging che rievocano le tonalità del tricolore per evocare l’idea di Made In Italy pur non essendo made in Italy. Si tratta di pratiche di contraffazione imitativa del tutto ingannevole che oggi vede protagonista proprio il pesto alla genovese. Subiscono già questa inquietante sorte il Provolone, il Pecorino romano, il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, la mortadella, il salame, il Chianti e il Prosecco. Prodotti imitati e presentati con strategie di naming “italianeggianti” e colori che ricordano proprio la nostra bandiera.

Come fare il pesto alla genovese? All’estero non è chiaro!

Rimane indubbio che solo gli italiani ed in particolar modo i liguri ed i genovesi sanno come fare il pesto alla genovese e che un prodotto similare acquistato all’estero non avrà mai il medesimo sapore dell’originale italiano. Ci auguriamo che in sede comunitaria e nelle opportune sedi internazionali il nostro paese abbia modo di far valere l’originalità e l’autenticità dei prodotti made in Italy che fanno grande la nostra nazione.

 



Bocconcini rustici al Parmigiano Reggiano

Antiqua
è una farina macinata a pietra a filiera corta certificata che nasce solo da
grani piemontesi provenienti da 45 aziende agricole riunite in un solo
consorzio di garanzia che seleziona soltanto terreni lontani da città,
autostrade e fabbriche nel rispetto di un disciplinare di produzione per
ottenere grani a residuo zero.
La farina Antiqua tipo 2, utilizzata per questa ricetta è più scura rispetto al tipo 1 che possiamo paragonare alla farina 00,  e contiene una maggior quantità di tegumenti della crusca
e del germe, quindi un gusto più marcato ed un aspetto più riconoscibile.
Durante la lavorazione l’impasto risulta color nocciola, ha un’ottima capacità
di assorbire i liquidi e un profumo intenso.
Nella cottura il prodotto ottenuto con la Farina Antiqua si
distingue per la colorazione brunita della crosta e della mollica. Dopo aver
degustato il prodotto ci si accorge come rimanga in bocca il gusto dolce e
rotondo del grano che si amalgama bene con il resto degli ingredienti.

 

Normal
0
14

false
false
false

MicrosoftInternetExplorer4

Ingredienti
per 4 persone:

100
gr di farina Antiqua tipo 2
40
gr di olio extravergine d’oliva
40
gr di burro
100
gr di mandorle
80
gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
25
ml di Marsala
Sale
q.b.
Per
la crema
100
gr di ricotta
40
gr di Parmigiano Reggiano grattugiato
4/5
rametti di basilico
Tritate
nel mixer le mandorle, mettetele in una ciotola e unite il parmigiano, la farina, un pizzico di sale. Mischiate bene, versate l’olio e il burro
ammorbidito, continuate ad amalgamare e infine unite il Marsala. Impastate fino
a ottenere un composto omogeneo.
Formate
delle palline grosse come una noce o, se preferite, fatele più piccole e
mettetele in una teglia rivestita da carta da forno. 
Cuocete in forno già caldo
a 180° per 15/20 minuti (dovranno essere dorate ma non secche), sfornatele e
fatele raffreddare su di una gratella. 
Nel frattempo passate al setaccio la
ricotta e unite il Parmigiano. Lavate il basilico, tritatelo e unitelo al
composto di ricotta e Parmigiano, aggiungete un goccio d’olio.  Mischiate bene e mettete in frigo per circa 30
minuti.  Farcite i bocconcini con il
composto e uniteli tra di loro.
E
buon appetito!

Questi e altri ottimi
prodotti potete acquistarli anche on line cliccando qui:  Antiqua

Proudly powered by WordPress