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Quanto devono cuocere le seppie?

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Quanto devono cuocere le seppie? Questa domanda assilla molti cuochi e molte cuoche “casalinghe”. Spesso siamo tutti propensi a comprare cibo e materie prime di ottima qualità, ma poi rischiamo di rovinare tutto con le cotture. Carne e pesce hanno cotture differenti. A volte molto prolungate (questo vale in particolar modo per la carne), altre volte invece veloci (e questo è più frequente per il pesce). Ma non è tutto così semplice. Alcuni cibi se stracotti diventano duri, o collosi, o gommosi. Ecco perchè è importante conoscere i tempi di cottura dei cibi. Parliamo allora oggi delle seppie. Vediamo come si preparano in modo da ottenere un prodotto cotto a puntino e soprattutto molto morbido. 

Come capire se la seppia è cotta? Quanto devono cuocere le seppie?

Prima di rispondere alla domanda “quanto tempo devono cuocere le seppie?”, diamo subito un trucchetto molto pratico e comodo per arrivare subito al dunque e non guardare nemmeno l’orologio. Per sapere se la seppia è cotta, prendete uno stuzzicadenti ed infilzatela. Se lo stuzzicadenti penetra facilmente nella seppia, questa è cotta. Se al contrario fa fatica, la seppia è ancora cruda.

Come si cucinano le seppie alla griglia?

La seppia alla griglia è sempre molto gradita, sia in estate che in inverno. Prepararla è tutto sommato abbastanza semplice e anche veloce. Se siete alla ricerca di ricette veloci dunque questa è una ricetta che fa per voi. Allora, lavate la seppia fresca, tagliatela in strisce o pezzettoni, poi tamponatela con carta assorbente. A questo punto accendete una griglia di ghisa e scaldatela molto bene. Deve essere rovente! Non vi resta che posare la seppia sulla bistecchiera e posarvi sopra un peso. A questo punto attendete 3 minuti. Dopo 3 minuti, girate la seppia. Proseguite per altri tre minuti e la seppia sarà pronta. Le seppie alla griglia cuociono 6 minuti circa. 

Quanto devono cuocere le seppie in pentola a pressione?

Mettete le seppie in poca acqua nella pentola a pressione. Chiudete. Dal momento del fischio potete calcolare 15 minuti. In alternativa, potete anche aggiungere un po’ di sugo o passata di pomodoro. In questo modo otterrete un buon sugo di pesce, facile e veloce. Se volete potete fare un breve soffritto e poi aggiungere le seppie e il pomodoro, mezzo bicchiere di acqua, chiudere e cuocere per 15 minuti dal fischio.

Come si cucinano le seppioline surgelate?

Le seppie surgelate hanno il vantaggio che non devono essere pulite. Dunque vi consentono di risparmiare tempo. In generale, ad ogni modo, le seppie surgelate o le seppioline surgelate non richiedono tempi di cottura eccessivamente prolungati. Fate finta di avere per le mani delle seppie fresche, sarà uguale.

Speriamo di aver risposto alla domanda “quanto devono cuocere le seppie”! Rimanete sintonizzati sul nostro magazine per altre risposte relativamente ai tempi di cottura dei vari prodotti alimentari.



Il gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno

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Il gelato al cioccolato è una di quelle piccole grande delizie alle quali non sappiamo rinunciare nemmeno durante la stagione invernale. La ricetta che vi proponiamo oggi è quella del gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno. Una preparazione semplice e veloce, gustosa e sfiziosa, perfetta anche per chi non ha gelatiera. 

Ingredienti e preparazione del gelato al cioccolato al latte

Il gelato al cioccolato al latte è un prodotto che accontenta tutta la famiglia. Il suo gusto è rotondo e delicato e si presta bene per una merenda del pomeriggio o un fine pasto.

Ingredienti per il gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno

  • 100 grammi di polvere di cacao
  • 200 grammi di cioccolato fondente
  • 350 millilitri di latte parzialmente scremato
  • 150 grammi di zucchero
  • 50 grammi di miele millefiori

Come si prepara il gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno

  • Vediamo dunque come si prepara il gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno. Dovete procurarvi un pentolino e scaldare il latte assieme allo zucchero e al miele.
  • Prendete poi una seconda ciotola e cominciate a sminuzzare il cioccolato. Aggiungete al cioccolato a pezzetti anche il cacao in polvere. Quando il latte è ben caldo, aggiungetelo al cioccolato e amalgamate bene il tutto. Mescolate sino a quando tutto il cacao non è sciolto.
  • Procuratevi ora una pirofila di alluminio. Versate il composto nella pirofila e mettete in freezer per 4 o 5 ore.  Ogni tanto mescolate il gelato così da ottenere una consistenza cremosa e ben omogenea.
  • Al termine delle 5 ore è ora di servire il gelato! Potete servirlo in coppe individuali aggiungendo biscotti fatti in casa, frutta fresca o panna. Molto gradito e originale l’abbinamento con le fragole. Se avete bambini, potete anche aggiungere delle smarties!

Ecco pronto il gelato al cioccolato di E’ sempre mezzogiorno, una ricetta andata in onda nel famoso programma tv culinario diverso tempo fa, ma sempre attuale. Se l’amate, annotatela da qualche parte e non esitate a ripeterla. Diventerà il vostro cavallo di battaglia da sfoderare in occasione dell’arrivo di ospiti!



Paparina verdura selvatica del Salento (e non solo)

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Le erbe selvatiche o spontanee commestibili sono un patrimonio naturale del quale spesso disponiamo senza nemmeno rendercene conto. Semplicemente perchè non le conosciamo. Eppure è una ricchezza naturale, sana ed economica alla quale attingere in totale sicurezza. Molti sanno raccogliere le erbe spontanee, altri le acquistano presso i fruttivendoli. Oggi spendiamo due parole sulla paparina verdura del Salento molto nota ed apprezzata anche – ad onor del vero – nel resto d’Italia. Scopriamo insieme cosa sono e perché questa erba spontanea è così gradita ai più.

paparina verdura selvatica del salento - Laterradipuglia.it
Puoi acquistare la paparina del Salento su La Terra di Puglia.

Paparina verdura selvatica del Salento, segreto di benessere e scrigno di bontà

In Salento è molto nota e molto apprezzata e prende il nome di paparina. Si tratta della parte verde della pianta del papavero, quella che rimane dopo che l’infiorescenza è sfiorita. Sembrano delle ampie roselline di foglioline verdi allungate e delicate. In Veneto, per esempio, le chiamano proprio rosole. E nelle altre regioni d’Italia hanno altri nomi, ora fantasiosi, altre volte legati alle loro proprietà, o alla loro forma. Gli anziani forse le conoscono maggiormente, i giovani meno. Si è persa, infatti, l’abitudine di andar per campi a raccogliere le erbe spontanee commestibili.

Cos’è la paparina e come si gusta

Come detto la paparina verdura selvatica del Salento è davvero gustosa e ricca di proprietà. La potete acquistare dai fruttivendoli locali e, dopo averla lavata a più riprese, dovete cuocerla in olio caldo con l’aggiunta di un po’ di cipollotto e qualche oliva cellina. Questa è la ricetta della paparina del Salento, quella autentica e che oggi si sta riscoprendo. Potete anche aggiungerci una punta di peperoncino, se è di vostro gusto.

Proprietà della paparina

La paparina ha ottime proprietà benefiche per il nostro organismo. E’ antinfiammatoria, digestiva, coccola il nostro intestino ed è ricca di vitamine e sali minerali. Quanto all’effetto sedativo che forse penserete sia fortemente marcato, esso è, al contrario, davvero molto blando.

Come assaggiare la paparina per la prima volta e dove trovare la paparina verdura del Salento

Come detto non tutti siamo in grado ed abbiamo tempo di andar per campi a raccogliere la paparina o altre erbe spontanee. Oggi per fortuna c’è chi lo fa per noi. La Terra di Puglia raccoglie, cuoce ed invasa in totale sicurezza la paparina colta a mano nei campi del Salento per voi. Per voi che non l’avete mai assaggiata e vorreste gustare un prodotto nuovo, e per voi che invece la conoscete bene, ma avete difficoltà a reperirla, forse per la distanza che vi separa dalla terra nella quale siete cresciuti.

Un’idea diversa dal solito

Un’altra idea che vi diamo è quella di usare le erbe spontanee per dar vita a focacce e torte salate. Impastate una buona farina sana e leggera, come per esempio una farina Senatore Cappelli, con poca farina di forza, e mettete a lievitare. Farcite poi con le paparine del Salento, oppure con spinaci freschi, o altra verdura verde. Sarà un modo divertente per far mangiare la verdura anche a chi non la gradisce!



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