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Insalata di polpo morbidissima, come fare?

insalata di polpo - My Italian Recipes


insalata di polpo - My Italian Recipes

Insalata di polpo morbidissima, che dilemma! L’insalate di polpo è una ricetta estiva che ci piace molto. Fresca, gustosa, croccante e saporita, sa di mare e di estate. Ci piace insomma! A volte non ci va di farla, altre volte invece non ci sentiamo troppo sicuri ed abbiamo timore di dar vita ad un prodotto gommoso e poco gradevole. D’altronde, anche quella che acquistiamo già pronta a volte rischia di essere un po’ gommosa. E allora? Allora vediamo insieme come fare un’insalata di pollo morbidissima. 

Quanto deve cuocere il polpo?

Per avere un’insalata di pollo morbidissima è importante sapere quanto deve cuocere il polpo. La cottura corretta del polpo fa la differenza. E’ un dato di fatto. Per questo motivo, abbiamo scritto un articolo dedicato a questo argomento.

Ecco la mossa che darà la svolta alla vostra insalata di polpo

Ma oltre ai modi e ai tempi di cottura, dovete sapere che è davvero fondamentale fare una cosa: avere la pazienza di far raffreddare il polpo nell’acqua di cottura. Le carni del polpo sono infatti molto sensibili agli shock termici. Niente sbalzi di temperatura, ma cotture delicate e tempi d’attesa corretti!

Solo quando l’acqua di cottura sarà tiepida e quasi a temperatura ambiente, potrete tagliare il vostro polpo e condirlo come meglio credete. A quel punto potete anche riporlo in frigorifero.

Il trucco del tappo di sughero funziona davvero?

Qualcuno dice che mettere un tappo di sughero nella pentola dove si cuoce il polpo lo aiuti ad essere più tenero. Ebbene, non è vero. La faccenda del tappo di sughero risale all’abitudine dei pescatori baresi di legare un tappo di sughero a ciascun polpo in modo da ricordarsi quando era stato calato in acqua bollente e misurare il tempo, riconoscendo dunque ciascun polpo per la tipologia di tappo. Ma il tappo di sughero non rende il polpo più morbido!

Altri trucchi per un’insalata di polpo morbidissima

Vediamo ora di scoprire altri trucchi per ottenere un’insalata di polpo morbidissima:

  • comprate il polpo con qualche giorno di anticipo e poi congelatelo. Una volta sgelato, le sue carni saranno più tenere.
  • oppure, appendete il polpo nottetempo da qualche parte come si fa con la carne. La frollatura notturna lo renderà tenerissimo
  • ancora, immergete il polpo per 3 volte in acqua bollente e poi estraetelo velocemente, prima di immergerlo del tutto!

Siamo stati abbastanza esaustivi? Con le dritte che vi abbiamo dato, la vostra insalata di polpo sarà morbidissima!



Come eliminare l’odore dei broccoli in casa

come eliminare l


come eliminare l'odore dei broccoli - Myitalian.recipes

Sei di quelli che non friggono, non fanno il pesce nè i broccoli perchè poi la casa ha un odore poco gradito? Oggi ti raccontiamo come eliminare l’odore dei broccoli. Tra le verdure buone e ricche di sostanze nutrienti per il nostro organismo vi è il broccolo: molti, però, non lo preparano perché odiano l’odore che si diffonde per la casa.

Perché é importante mangiare i broccoli e come eliminare l’odore dei broccoli

Prima di svelarti il nostro segreto circa come eliminare l’odore dei broccoli, vogliamo darti qualche motivo in più – dal punto di vista nutrizionale – per convincerti a consumare questo cibo. I broccoli, se mangiati regolarmente, possono aiutarti ad assumere una grande quantità di vitamine: infatti, contengono vitamina A, C, E, K e B, oltre che acido folico. Delle ricerche effettuate di recente, peraltro, dicono che i broccoli sono un ottimo anti-tumorale! Questa verdura, inoltre, è perfetta per tantissime preparazione: ad esempio, li potrai usare come un semplice contorno da condire con olio e sale, ma anche per un buon condimento della pasta o, perché no, sopra alla pizza.

Come eliminare l’odore dei broccoli in modo intelligente: i trucchetti della nonna

Le soluzioni che ti daremo oggi ti consentiranno di eliminare l’odore dei broccoli che si diffonde per casa durante la loro preparazione! Iniziamo parlando di un rimedio assai semplice: nell’acqua in cui dovrai bollire i tuoi broccoli, potrai inserire all’interno degli spicchi di limone o, in alternativa, 3 foglie di alloro, un po’ di mollica di pane bagnata con succo di limone o aceto. Alcune persone, poi, suggeriscono di prendere una patata imbevuta di succo di limone e aceto e di metterla nell’acqua di cottura delle verdure. Potrai sfruttare questi piccoli escamotage sia per la cottura classica nella pentola che con la pentola a pressione. Da evitare, invece, è l’inserimento di mollica nella valvola di sfogo della pentola a pressione: è un’idea decisamente pericolosa che potrebbe causare danni seri alla tua cucina e alla tua persona se sarai poco distante da essa. Infine, l’ultimo suggerimento che ci sentiamo di darti riguarda l’uso dell’aceto: potrai collocare una tazza di aceto vicino al piano cottura oppure metter a bollire di fianco un pentolino con un po’ di aceto, in contemporanea con i broccoli. In questo modo, riuscirai sicuramente a diminuire o eliminare l’odore dei broccoli che si diffonde per le stanze della casa!

Abissine La Molisana, e scandalo fu

abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes


abissine o conchiglie rigate La Molisana - MyItalian.recipes
Fonte: lamolisana.it

Abissine rigate La Molisana: chi le ha mai assaggiate, godendosi tutta la bontà di un buon piatto di pasta e senza alcun retropensiero? Eppure, com’è usanza nel nostro Bel Paese, la polemica (inutile) era dietro l’angolo, pronta ad esplodere. Vi raccontiamo com’è andata. 

Come è nata la polemica intorno alla pasta Molisana abissine rigate

In questi ultimi giorni la faccenda della pasta La Molisana e il formato abissine rigate ha suscitato parecchio scalpore tra gli utenti del mondo social (e non solo). Infatti, la scheda descrittiva sul sito La Molisana ha contribuito a far aumentare l’indignazione intorno a dei formati di pasta che, apparentemente, potevano non avere un significato ben preciso. Facciamo, però, un passo indietro e cerchiamo di capire come è nata la polemica intorno alla pasta La Molisana abissine rigate. Il fotografo milanese Nicola Bertasi, in un certo senso, è colui che ha lanciato la “pietra” sul web ed ha avviato una serie di riflessioni nei confronti del pastificio italiano. Il fotografo, infatti, avendo acquistato un pacco di abissine rigate per preparare il suo pranzo, è stato incuriosito dal nome del formato (alquanto originale per della pasta) e così si è messo davanti al proprio pc, cercando su Google il motivo per il quale si chiamasse così. Insomma, sul sito ufficiale del pastificio La Molisana è campeggiava un testo piuttosto enfatico, che descriveva il formato di pasta in questione con frasi come “celebrazione del colonialismo” e ancora “sicuro sapore littorio”. Un testo che il noto fotografo ha interpretato come provocatorio, chiaramente redatto con riferimento al periodo buio italiano – quello del colonialismo in Africa. E dunque Bertasi ha immediatamente deciso di esternare il suo pensiero su Facebook. Da lì a poco il post ha cominciato a diventare virale, suscitando altrettanto stupore ed indignazione da parte di alcuni utenti del web.

Un cambio di rotta per la pasta  LaMolisana abissine rigate

Davanti all’evidenza e dopo una giornata di intense polemiche scattate sui social, il pastificio di Campobasso La Molisana non ha potuto far altro che prendere in mano la situazione e cambiare i nomi “provocatori” dei suoi formati di pasta. Così, le abissine rigate della pasta La Molisana sono diventate conchiglie rigate, mentre che le tripoline lunghe sono ora mezze fettuccine ricce e, per finire, le tripoline si sono trasformate in farfalline. L’amministratore delegato Giuseppe Ferro ha spiegato che il pastificio vanta 100 anni di storia e che lui insieme ad altri hanno preso in mano l’azienda nel 2011, senza pensare al cambio dei nomi dei formati che, invece, hanno rievocato un’epoca drammatica della storia italiana. Ora, però, possiamo dire tutto è bene quel che finisce bene!

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