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Menu del Grande Nord

Si torna a viaggiare per il mondo nella cucina di Benedetta Parodi, che questa sera ci porta alla scoperta di alcune ricette tipiche delle regioni scandinave per il suo menu a tema del giorno.

A completare le proposte di questa puntata una ciccionata tutta italiana. Ecco i piatti cucinati.

il Menù di Benedetta del 9 ottobre 2012

(clicca sui link per vedere le ricette)

Antipasto: POLPETTINE SVEDESI
Primo: ZUPPA DI SALMONE FINLANDESE
La ciccionata (Secondo): LO SBOBBONE
Dolce: TRECCIA DANESE[1][2][3][4]

References

  1. ^ POLPETTINE SVEDESI
  2. ^ ZUPPA DI SALMONE FINLANDESE
  3. ^ LO SBOBBONE
  4. ^ TRECCIA DANESE

Ricerche frequenti:

Che lavoro fa Alfio Bottaro?

È sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com


È sempre mezzogiorno - Ricettepercucinare.com

Che lavoro fa Alfio Bottaro? Quale lavoro faceva Alfio prima di entrare nel divertente mondo culinario di E’ Sempre Mezzogiorno? A voi alcune informazioni e curiosità su uno degli ospiti fissi più amati del programma. 

Che lavoro fa Alfio Bottaro?

E’ Sempre Mezzogiorno è uno dei programmi gastronomici più amati dagli italiani. Un piacevole intermezzo a metà tra intrattenimento e scuola di cucina, leggero e divertente. Che ha saputo conquistare il cuore di tantissimi spettatori sin dai tempi de La Prova del Cuoco. Grande protagonista, come sempre, la simpatica Antonella Clerici che con tutte le sue battute, gaffes, debolezze e con i suoi commenti ora spiritosi ora sagaci, conferma di puntata in puntata che è una di noi. E nonostante Antonella sia la protagonista assoluta di E’ Sempre Mezzogiorno, sicuramente ci sono alcuni protagonisti che sono altrettanto amati e nel cuore di tanti telespettatori. Tra questi non possiamo non menzionare Alfio Bottaro.

Conosciamo meglio Alfio

Come sapete la trasmissione E’ Sempre Mezzogiorno è popolata da innumerevoli chef che propongono ricette interessanti e fantasiose che è anche bello copiare a casa. Ma Alfio Bottaro chi è? Ebbene, si tratta di un protagonista che, pensate, ha voluto proprio Antonella Clerici nel programma. Non è uno chef ma è molto molto simpatico e dà davvero una marcia in più al programma.

Antonalla Clerici spesso si diverte a chiama il buon Alfio come “il principe Alfio” oppure, canzonandolo, “maschio Alfio. E’ indubbio che tra i due vi sia un certo feeling e che riescano a fare spettacolo anche al di là delle ricette di cucina. Ma cosa sappiamo di Alfio Bottaro? Chi è esattamente e che lavoro fa o faceva prima di entrare nel mondo dello spettacolo?

Chi é Alfio È Sempre Mezzogiorno
Foto by LaStampa.it

Alfio Bottaro è vicesindaco di Grondona

Alfio Bottaro vanta una piccola carriera politica in quel di Grondona, un piccolo centro di appena 500 abitanti situato in provincia di Alessandria. E’ molto vicino ad un altro piccolo e grazioso centro Arquata Scrivia, dove Antonella Clerici, Vito Garrone e la figlia vivono. Ebbene, Alfio era vicesindaco di Grondona ma si è dimesso per dedicarsi alla sua carriera televisiva.

Alfio è un grande amico di Vittorio Garrone: i due sono amici da oltre 50 anni. Tanti anni fa, il padre di Alfio ferrava i cavalli per la famiglia Garrone. E Antonella, con la sua esperienza televisiva storica e consolidata, ha visto in Alfio un personaggio capace di suscitare simpatia e di bucare lo schermo, come si suol dire.

Insomma, una sorta di amico di famiglia che Antonella ha ritenuto potesse diventare a sua volta amico di tutti gli italiani!



Ricerche frequenti:

In classe con un’alunna birichina

 

……”professoressa…..mi annoio…..mi annoio…..

Per tutto l’anno mi sono sentita dire,dalla birichina con il cappello che vedete nella foto,questa frase.

All’inizio il mio orgoglio ne ha risentito; le mie lezioni creavano noia?

Essere insegnante,per me,non è soltanto trasmettere cultura,veicolare il mondo ormai passato nel presente e farlo rivivere con gli occhi di un giovane del terzo millennio.

Essere insegnante,per me,è soprattutto andare alla ricerca di un metodo d’insegnamento che porti l’alunno a dire: “ che bello,mi piace la scuola!!!  “.Ma come fare? I giovani,oggi,sembrano annoiati,poco interessati agli insegnamenti che potrebbero darci i grandi del passato….ma lo studio è sacrificio,comporta la scelta di un tempo lungo chini sui libri a leggere,a riflettere,a fermarsi per pensare….no…no….i giovani oggi vogliono cogliere l’attimo,il carpe diem,hanno sempre fretta di vivere tutto e subito e non possono stare chini sui libri.

Si sono appropriati della moderna tecnologia e,simili ai futuristi degli inizi del ventesimo secolo,sono diventati gli incendiari del passato,di tutto ciò che è per loro obsoleto.Filippo Tommaso Marinetti tacciava noi professori di essere la fetida cancrena della società,lui antipassatista inneggiava al presente,alla modernità.E così sono i giovani di oggi.

Io quando leggo in classe il Pianto della Madonna di Jacopone da Todi,lauda del tredicesimo secolo,dopo anni ed anni di insegnamento,riesco ancora a commuovermi di fronte a cotanto dolore della Madonna per la morte del figlio Gesù Cristo.La mia voce è tremula mentre leggo e penso che una tale lauda non mi annoierà mai,non mi stancherò mai di leggerla e neanche smetterò mai di commuovermi.

Eppure,negli anni,ho avuto in classe alunni che sorridevano della mia commozione,insensibili alle dolci parole d’amore che solo una madre può dire al figlio morente.

Sono forse questi giovani impermeabili ai sentimenti?

No,forse hanno solo paura del dolore,del male,della cattiveria,della morte,della sofferenza,delle responsabilità..…loro cresciuti nella bambagia,viziati,spesso senza regole,non possono e non vogliono fermarsi a pensare che la felicità è solo momentanea e che spesso è legata al ricordo di momenti felici passati o all’attesa di una felicità che può arrivare. Ed ecco che Leopardi risulta antipatico e ci si chiede perchè non moriva prima di scrivere cose così tristi ( lui,poverino,era morto giovanissimo a soli 39 anni).

Purtroppo le grandi opere non sono quasi mai nate da un animo allegro,gioviale,ridanciano ma rappresentano l’epilogo di grandi sofferenze d’amore ( per una donna,per la patria…..).

Bisognerebbe scardinare il muro di pietra che separa i giovani dagli adulti e far capire ai giovani che,un tempo,anche noi siamo stati giovani,anche noi abbiamo sognato,riso,sperato e che la vita è fatta di tappe,è a segmenti. Loro sono nella fase della crescita che implica protesta verso il mondo degli adulti,compresi naturalmente i professori.

Nella classe di Alessia,la birichina con il cappello,ho visto occhi annoiati,ho sentito porte sbattere con veemenza,ho udito parole impronunciabili ma ho lasciato ragazzi dolci,fragili,sensibili,affamati d’amore……che non dimenticherò mai…..come la dolce ed annoiata Alessiuccia!!!!!!!!!!!!!!!! 

 

P.S.  non pensate che i miei alunni stiano in classe con il cappello……era carnevale e gli alunni del liceo artistico di Trapani avevano “ costruito” magnifici,grandi,colorati,fantasiosi cappelli che portavano,con disinvoltura,durante la mia “ noiosa “ lezione d’italiano.

Ringrazio Alessia per avermi spontaneamente inviato su facebook questa fotografia e,con il suo permesso,l’ho postata nel mio blog.

Quanti bei ricordi di quella classe………….

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