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Quanto deve cuocere la parmigiana?

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Quanto deve cuocere la parmigiana: segreti per una perfetta cottura

La parmigiana di melanzane è un piatto classico della cucina italiana che incarna sapori tradizionali e comfort food. Originaria della regione Campania, la parmigiana si è diffusa in tutta Italia e oltre, conquistando i palati di milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, la cottura della parmigiana è una questione cruciale che può determinare il successo o il fallimento di questo piatto tanto amato. Vediamo allora di proseguire nell’indagine sul tema “quanto deve cuocere la parmigiana?”.

La cottura perfetta: un equilibrio tra gusto e struttura

La parmigiana di melanzane è composta da strati di melanzane fritte o grigliate, salsa di pomodoro, formaggio e basilico, ripetuti in modo da creare un piatto succulento e soddisfacente. Uno degli elementi chiave per una parmigiana deliziosa è la corretta cottura delle melanzane e di tutti gli ingredienti che la compongono.

Melanzane: prima di tutto, scolale

Il primo passo cruciale per ottenere una parmigiana perfetta è preparare le melanzane. Dato che le melanzane possono contenere molto liquido, è fondamentale eliminare l’amaro e l’umidità in eccesso attraverso un processo di salatura e scolatura. Taglia le melanzane a fette, salale leggermente e lasciale riposare per almeno mezz’ora. Questo permetterà alle melanzane di rilasciare l’acqua in eccesso. Dopo questo tempo, asciuga le fette di melanzane con carta da cucina per rimuovere il sale e l’umidità.

Frittura o grigliatura: La scelta è tua

Una volta asciugate, le melanzane possono essere preparate attraverso due metodi principali: la frittura o la grigliatura. La frittura conferisce alle melanzane una consistenza morbida e un sapore ricco, mentre la grigliatura può dare un tocco affumicato e leggero. Entrambi i metodi sono validi, quindi la scelta dipende dal gusto personale e dalle preferenze dietetiche.

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Se opti per la frittura, immergi le fette di melanzane in olio caldo fino a quando non saranno dorati su entrambi i lati, poi adagiale su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Se preferisci la grigliatura, spennella le fette di melanzane con un filo d’olio e grigliale su una griglia ben calda fino a quando non saranno morbide e leggermente carbonizzate.

Salsa di pomodoro: fresca e saporita

La salsa di pomodoro è un altro elemento essenziale della parmigiana. Per una salsa fresca e saporita, utilizza pomodori maturi, aglio, cipolla, basilico e olio d’oliva extra vergine. Cuoci delicatamente la salsa di pomodoro finché non si addensa leggermente, assicurandoti che tutti i sapori si mescolino armoniosamente.

Assemblaggio e cottura: la magia della stratificazione

Una volta preparati tutti gli ingredienti, è tempo di assemblare la parmigiana. In una teglia da forno, alterna strati di melanzane, salsa di pomodoro e formaggio grattugiato, assicurandoti di terminare con uno strato generoso di formaggio. Prima di infornare, copri la parmigiana con un foglio di alluminio per evitare che il formaggio bruci e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti. Ecco risposto alla domanda: “quanto deve cuocere la parmigiana?”

Il momento giusto: la parmigiana è pronta!

La parmigiana è pronta quando il formaggio in cima è dorato e fuso e la salsa bolle delicatamente lungo i bordi. Lascia riposare la parmigiana per alcuni minuti prima di servirla, in modo che i sapori si amalgamino e si stabilizzino.

In conclusione

La parmigiana di melanzane è un piatto che richiede pazienza e cura, ma il risultato finale è sempre gratificante. Oltre a rispondere alla domanda “Quanto deve cuocere la parmigiana?”, avrete notato che vi abbiamo dato molte altre informazioni, non casuali, ma che anzi sono preziose per ottenere un buon risultato finale. Con una corretta preparazione e cottura, puoi creare una parmigiana deliziosa e appagante che delizierà i tuoi ospiti e ti riempirà di orgoglio culinario. Quindi, la prossima volta che ti cimenterai in questa prelibatezza, ricorda questi consigli per una parmigiana perfetta! Buon appetito!



Ricetta Tempura di gamberi

Pubblicata 09/10/2012 Scritto da
Benedetta in Fritture,Sapori dal mondo,Secondi a base di pesce[1][2][3]

La tempura è un tipo di frittura di origine giapponese, caratterizzata da una pastella fatta con acqua, farina di riso, uovo, pane[4] e farina in cui vengono immersi pesce e verdure prima di essere fritte. Certo la frittura giapponese è ineguagliabile quanto a croccantezza e leggerezza però… proviamoci lo stesso! Io ho trovato la farina per tempura sul negozio online Avionblu[5] e ne ho subito approfittato! Nella preparazione della pastella per la tempura ci sono due correnti di pensiero, quella che dice di non mescolare troppo la pastella, anche se rimangono dei grumi di farina (in due parole per lasciare le bolle d’aria “attive” per il momento della frittura) e quella che dice di mescolare  per ottenere una pastella omogenea… io ho seguito questa seconda corrente! Altra diatriba… preparare la pastella lì per lì con acqua ghiacciata (magari tenendo la ciotola in una più grande con dentro acqua e ghiaccio), oppure farla prima e tenerla in frigo? Io l’ho fatta lì per lì…

Ingredienti per 3 persone:

– 350 gr. di gamberi o mazzancolle
– farina per tempura (io quella Avionblu[6])
– acqua gassata freddissima
– sale (se non usate la salsa di soia)
– salsa di soia
– olio di soia (in alternativa olio di semi di arachidi) per friggere

Preparazione:

Prendete i gamberoni (o mazzancolle), lavateli ed eliminate la testa

Sgusciateli lasciando la coda, fate una piccola incisione nella parte superiore ed eliminate il filo nero, incidete anche il sotto per evitare che con il calore il gambero si arrotoli su se stesso; asciugate bene i gamberi

Versate la farina in una ciotola e aggiungete l’acqua fredda gassata (160 gr di acqua ogni 100 gr. di farina); se volete potete aggiungere il sale nella pastella oppure metterlo dopo, sui gamberi già fritti (sempre se non accompagnate con salsa di soia, che è già saporita)

 Mescolate per ottenere una pastella… Immergere i gamberi nella pastella tenendoli per la coda e passarli bene nella pastella da entrambi i lati

Immergete i gamberi nell’olio di soia bollente (160°) o, in alternativa, nell’olio di semi di arachidi (il punto di fumo è molto simile); non mettete troppi gamberi insieme (3 o 4 per volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio)

Togliere i gamberi, quando sono mediamente dorati, con l’apposita pinza e metterli su un piatto con un foglio di carta assorbente

Servire con salsa di soia in cui “intingere” il gambero

Io li ho serviti in questo bellissimo piatto rettagolare della IVV[7]

e li ho accompagnati con cipolle fritte… che vedrete nella prossima ricetta[8]!

References

  1. ^ Visualizza tutti gli articoli in Fritture (www.imenùdibenedetta.com)
  2. ^ Visualizza tutti gli articoli in Sapori dal mondo (www.imenùdibenedetta.com)
  3. ^ Visualizza tutti gli articoli in Secondi a base di pesce (www.imenùdibenedetta.com)
  4. ^ pane (www.imenùdibenedetta.com)
  5. ^ Avionblu (www.avionblu.com)
  6. ^ Avionblu (www.avionblu.com)
  7. ^ piatto rettagolare della IVV (www.ivvnet.it)
  8. ^ prossima ricetta (www.imenùdibenedetta.com)

Guida ai tempi e ai metodi di cottura degli alimenti

Ricettepercucinare.com


tempi di cottura alimenti - Ricettepercucinare.com

In questa piccola guida ai tempi e ai metodi di cottura degli alimenti intendiamo darvi alcune informazioni pratiche sulla cottura dei cibi. Molte persone sostengono che i cibi diano il meglio di sé da crudi. Questo è vero nel caso di alcune verdure. In altri casi però non è sempre così. Non tutti sanno per esempio che il pomodoro in cottura rilascia ancor più licopene di quello che riesce ad offrire a crudo. E, ovviamente, bisogna tener conto che la cottura rende commestibili molti cibi, come la carne, uccidendo la carica batterica e rendendoli anche gustosi. Dunque vediamo alcune info generali su tempi e metodi di cottura degli alimenti. 

Pregi della cottura

La cottura degli alimenti ha alcuni pregi.

  • elimina o minimizza la carica batterica
  • sottolinea i sapori
  • rende commestibili alcuni alimenti

Insidie della cottura

La cottura alla griglia o la frittura possono liberare alcune molecole tossiche per l’uomo. Dunque imparare a friggere o grigliare con criterio è davvero importante.

Metodi di cottura possibili

Elenchiamo ora i metodi di cottura possibili che possiamo adottare:

  • cottura a vapore
  • cottura al forno
  • cottura al microonde
  • in pentola a pressione
  • in padella
  • bollitura in acqua (la bollitura rende tenere le carni rosse e i legumi. Ma è fondamentale non esagerare coi tempi, per non disperdere le proprietà nutritive e per non eliminare il sapore)
  • frittura in olio (in questo caso avrete forse sentito nominare l’acrilammide, una sostanza nociva che si sviluppa in frittura tipicamente nelle patate. Scegliere un olio con un punto di fumo alto e usarlo una volta solamente è fondamentale)

Tempi di cottura dei vari alimenti

Veniamo ora ai tempi di cottura dei vari alimenti. A voi una serie di informazioni utili. Ovviamente se acquistate una friggitrice o una vaporiera, troverete il libretto di istruzioni con tutte le ricette e i tempi di cottura per ciascun alimento. Ad ogni modo fate riferimento alla nostra tabella:

tabella tempi di cottura degli alimenti - Ricettepercucinare.com

Quanto deve cuocere….?

Detto questo, vi consigliamo i nostri articoli dal titolo “quanto deve cuocere….?”



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