Tag: crostata ai mirtilli con farina di polenta

Caschettas, dolce tradizionale


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Caschettas, dolce tradizionale



Ancora un dolce tradizionale della pasticceria sarda a base di sapa. In questo post vi presento le caschette che ho preparato alcuni giorni fa, con qualche piccola variazione alla tradizionale ricetta di famiglia…

Le caschette o caschettas, appartengono a quella categoria di dolci che viene preparata in occasione delle festività del primo novembre. Sono dei dolcetti costituiti da una sfoglia di pasta che racchiude un ripieno a base di sapa, semola, mandorle e aromi vari. In effetti il ripieno assomiglia alle pabassinas [1]di cui vi ho parlato in un post precedente. E’ superfluo dire che ogni zona, ogni paese e, quasi, ogni famiglia detiene la sua ricetta tradizionale. Ciò comporta che si possono trovare svariate versioni di questo dolce: con l’aggiunta di caffè, con il liquore, con il miele, con l’uvetta, senza uvetta, etc..Spostandoci nei diversi punti della Sardegna, le differenze diventano più marcate  e troviamo addirittura delle versioni senza la sapa, dove il ripieno è simile ad una pasta di mandorle. Anche i nomi con cui vengono denominati questi dolcetti possono essere completamente diversi, per esempio nel nord Sardegna sono chiamati  tillicas o tiricca.
La ricetta che vi propongo è una piccola rielaborazione fatta a partire dalla ricetta che ha sempre seguito mia madre. E’ la prima volta che preparo le caschette in completa autonomia e, come sempre, mi ritrovo a fare di testa mia andando oltre la ricetta…Non so resistere, è più forte di me, soprattutto quando mi ritrovo davanti a della preparazioni dove improvvisare dei cambiamenti non compromette la riuscita del dolce. Vi racconto le mie caschette

Ingredienti:

Per la pasta:

  • 250 grammi di farina 00;
  • 50 grammi di burro;
  • un pizzico di sale;
  • 50 grammi di circa di acqua

Per il ripieno (*):

  • 180 grammi di sapa;
  • 130 grammi di acqua;
  • un cucchiaio di miele;
  • un cucchiaino di cacao;
  • 80 /100 grammi di mandorle tostate;
  • 30 grammi circa di arance candite;
  • 60 grammi circa di semola di grano duro (**);



Note 


(*) Le dosi e la tipologia degli ingredienti sono relative, soprattutto, alla densità della sapa che utilizzate. Nel mio caso, avendo utilizzato una sapa molto densa, ho dovuto aggiungere una dose abbastanza importante di acqua per poter avere una componente liquida dove cuocere la semola. Da qui l’aggiunta del miele per addolcire, e del cacao per rafforzare il colore scuro.Se partite da una sapa fluida non sarà necessario aggiungere questi ingredienti.
(**) La quantità di semola è approssimativa, tenete conto che dovete ottenere un composto simile ad una polenta.


Preparazione della pasta.
Miscelate la farina con il sale e lo zucchero. Aggiungete il burro a pezzi e sbriciolatelo con la farina in modo da ottenere un composto che ricordi la sabbia bagnata (stesso procedimento che si fa per la pasta frolla). Quando tutto il burro sarà disperso nella farina aggiungete un poco d’acqua, il tanto necessario per compattare il composto. Lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo e uniforme. Avvolgete la pasta con della pellicola e preparate il ripieno.


Preparazione del ripieno.
Tostate le mandorle (io le ho utilizzate con la buccia) e tritatele finemente. Tritate anche l’arancia condita in moda da ottenere una sorta di pasta.
Diluite la sapa con l’acqua, aggiungete il miele e il cacao setacciato. Versate il tutto in un tegame e accendete il fuoco. Mentre il liquido inizia a scaldare aggiungete a pioggia la semola e continuata a mescolare. Quando il composto sta per giungere a bollore aggiungete le mandorle tritate e la pasta di arance candite. Continuate a mescolare fino a quando il composto si stacca dalle pareti. Lasciate raffreddare.


Preparazione delle caschette.
Stendete la pasta ad uno spessore molto sottile e ricavate dei rettangoli di grandezze diverse. Ricavate dal ripieno dei cilindretti di circa un centimetro di diametro e di lunghezze varie (in base alle forme che volete dare alle vostre caschette). Adagiate i cilindretti di ripieno sui rettangoli di pasta e avvolgeteli con quest’ultima. Quelli più lunghi potete dargli una forma a spirale, oppure ad “S” o ancora, a forma di cuore o di cerchio e tutto ciò che la fantasia vi suggerisce.


Cottura.
Disponete i dolcetti su una leccarda e mettete in forno caldo a 180°C per circa 15-20 minuti, o comunque il tempo necessario per cuocere la pasta. A piacere, dopo la cottura, potete decorare con palline colorate.

References

  1. ^ pabassinas

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