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Salsiccia cotta o cruda? | Ricettepercucinare.com

come capire se salsiccia cotta - Ricettepercucinare.com


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La salsiccia è un piatto amato in molte culture del mondo, dalla salsiccia italiana alla bratwurst tedesca. La sua versatilità e il suo sapore succulento la rendono una scelta popolare in molte cucine. Tuttavia, la cottura della salsiccia può essere una sfida per molti cuochi, specialmente per i principianti. Capire se la salsiccia è cotta è fondamentale per garantire una consistenza perfetta e un sapore delizioso. In questo articolo, esploreremo alcuni consigli e trucchi per assicurarti di cuocere la salsiccia nel modo giusto.

Colore e aspetto

Uno dei modi più semplici per capire se la salsiccia è cotta è osservare il suo colore e aspetto esterno. Una salsiccia cotta correttamente dovrebbe avere una tonalità uniforme di marrone dorato. Evita di cuocere troppo la salsiccia, poiché un colore troppo scuro potrebbe indicare una cottura eccessiva e renderla secca.

Guarda anche l’aspetto della pelle della salsiccia. Quando è cotta, dovrebbe essere croccante e dorata. Un aspetto opaco o una pelle troppo chiara potrebbero suggerire che la salsiccia ha bisogno di più tempo in padella o al forno.

Consistenza al tatto della salsiccia cotta e di quella cruda

Un altro metodo affidabile per verificare la cottura della salsiccia è toccarla. Usa una forchetta o le pinze per premere delicatamente sulla salsiccia. Se è cotta correttamente, dovrebbe essere soda al tatto ma non dura. Una salsiccia sottocotta apparirà molle, mentre una salsiccia troppo cotta sarà rigida e asciutta.

Temperatura interna: salsiccia cotta o no?

Misurare la temperatura interna della salsiccia è il metodo più accurato per garantire una cottura perfetta. Utilizza un termometro per carne inserito nel centro della salsiccia senza toccare l’osso, se presente. La temperatura interna ideale per la salsiccia di maiale è di circa 160 gradi Celsius, mentre per la salsiccia di manzo è di circa 145 gradi Celsius.

Tempo di cottura adeguato

Seguire il tempo di cottura consigliato è essenziale. Consulta la ricetta o le indicazioni sulla confezione della salsiccia per avere un’idea del tempo necessario. Tuttavia, ricorda che i tempi di cottura possono variare in base al tipo e alla dimensione della salsiccia. Non affidarti esclusivamente al tempo: verifica sempre la consistenza e la temperatura interna.

Riposo dopo la cottura

Dopo aver tolto la salsiccia cotta dal fuoco, lasciala riposare per alcuni minuti. Questo permette ai succhi di redistribuirsi, assicurando una salsiccia più succulenta. Durante il riposo, la temperatura interna della salsiccia può anche aumentare leggermente, quindi considera questo fattore nella tua valutazione della cottura.

In conclusione, capire se la salsiccia è cotta richiede un mix di esperienza, osservazione e tecnica. Utilizza i suggerimenti sopra indicati per raggiungere la cottura perfetta e assicurarti di deliziare il palato dei tuoi commensali con salsicce succulente e gustose. Con la pratica, diventerai un esperto nel valutare la cottura della salsiccia e ottenere risultati deliziosi ogni volta. Buon appetito!



La passata di pomodoro comprata va cotta?

passata di pomodoro - Ricettepercucinare.com


passata di pomodoro - Ricettepercucinare.com

La passata di pomodoro è uno dei capisaldi della cucina italiana e della dieta mediterranea. In Italia si usa ampiamente per una vasta gamma di ricette di vario genere: dalla classica spaghettata al pomodoro sino a piatti più complessi, in umido, a base di carne, pesce, ortaggi. Molti lettori ci scrivono per chiederci se la passata di pomodoro comprata va cotta. Non sempre infatti si sa come comportarsi di fronte ad un prodotto commerciale. La passata di pomodoro è già pronta da usare? E’ sufficiente scaldarla? O richiede cotture lunghe? Rispondiamo subito a questa domanda.

La passata di pomodoro comprata va cotta?

La passata di pomodoro è un prodotto gustoso, sano e genuino se fatta in casa. Spesso per mancanza di tempo o semplicemente perché abbiamo individuato tra gli affollati scaffali del supermercato un prodotto che fa al caso nostro e che ci sembra qualitativamente interessante e adeguatamente gustoso, preferiamo acquistarla. E a quel punto la domanda sorge spontanea: la passata di pomodoro comprata va cotta? Un domanda più che legittima.

Capita sovente di vedere sul web ricette a base di passata di pomodoro intente a sobbollire per diverse ore. Ci riferiamo naturalmente ai ragù, preparazioni che richiedono cotture lunghe proprio per consentire alla carne di insaporire adeguatamente la preparazione finale. Cosa fare invece nel caso di una semplice pasta al pomodoro?

Sarà sufficiente scaldare la passata oppure è necessario cuocerla? Che tipo di prodotto è la passata di pomodoro commerciale? Cotto e pronto da mangiare, oppure crudo, e pertanto bisognoso di cottura? Vediamolo subito insieme.

Ecco come usare la passata comprata

Ebbene, la passata di pomodoro comprata non necessita di lunghe cotture. Questo perchè tutte le passate di pomodoro commerciali, durante la produzione, sono pastorizzate oppure sterilizzate. Dopo aver selezionato e lavato i pomodori, questi sono inviati alla scottatrice. Si scottano i pomodori al fine di rimuovere la buccia. Segue una tecnica industriale chiamata hot-break, portando i pomodori da una temperatura che va dai 45 agli 80 gradi sino a 100 gradi. Si ottiene un prodotto viscoso e denso, che dopo altri passaggi arriva sino al confezionamento. Qui, il prodotto subisce una pastorizzazione o una sterilizzazione.

Se vi state domandando dunque se potete assaggiare la passata di pomodoro commerciale senza nemmeno farla bollire, la risposta è sì, perché è un prodotto sicuro. Tuttavia, una breve cottura (bollitura o sobbollitura) di una decina di minuti vi aiuterà a:

  • esaltarne il sapore
  • migliorarne la densità ove necessario
  • esaltare il sapore complessivo del vostro piatto (poniamo il caso abbiate preparato un soffritto, abbiate aggiunto del basilico o aglio)

Dunque non avrete bisogno di lunghe cotture, ma sicuramente dieci – quindici minuti sono l’ideale per perfezionare la vostra ricetta, migliorare la densità del prodotto e, naturalmente, riscaldarlo.



Coda di rospo, ricette | Ricettepercucinare.com

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coda di rospo al forno - My Italian Recipes

La coda di rospo è un pesce che piace a tutti per il suo sapore molto delicato e le sue carni tenere. E’ facile e veloce da cucinare e non presenta molte spine. Dunque, avere sottomano una bella coda di rospo è l’ideale per dar vita ad un primo o secondo piatto gustoso. A proposito di coda di rospo, ricette e consigli non mancano mai sulle pagine di questo magazine così come sul web. Vediamo alcune idee simpatiche e golose da copiare.

Coda di rospo intera al forno

La cosa più veloce ed intelligente da fare con una coda di rospo è quella di lasciarla intera. Peraltro, la coda di rospo intera è anche più coreografica. Cominciate lavando bene la coda di rospo e tamponandola con della carta da forno. Preparatevi poi una panatura con erbe aromatiche, scorza di limone, pangrattato, sale e pepe. Questa ricetta è anche nota con il nome di coda di rospo alla gallipolina, e spesso a Gallipoli la coda di rospo è panata e cotta sulla brace. Torniamo a noi ed alla coda di rospo: aggiungete dell’olio alla vostra panure e cospargetevi la coda di rospo per bene. Adagiate su carta forno e cuocete per una ventina di minuti in forno caldo (180 gradi sono sufficienti). Ricordate che se dovete fare coda di rospo al forno con patate e cipolle o con patate e pomodorini, l’abbinamento è ottimo, ma le patate andranno precedentemente sbollentate. Altrimenti i 20 minuti di cottura del pesce non saranno sufficienti a cuocere anche le patate. Oppure, se non vi va di sbollentare le patate, potete cuocere le patate in forno e solo dopo 20 minuti aggiungerete il pesce.

Coda di rospo ricette di primi piatti

A proposito di coda di rospo, ricette di primi piatti e di risotti non mancano mai sul web. Ve ne diamo 2 di collaudate. La prima è una ricetta di tagliolini con pomodorini e coda di rospo (i tagliolini li potete anche acquistare presso un negozio di pasta fresca) . Per preparare questo delizioso sughetto, fate stufare uno spicchio d’aglio in poco olio con prezzemolo fresco. Aggiungete i pomodorini tagliati in quarti, il pesce a cubetti, sale, una presa di zucchero. Sfumate con il vino bianco e coprite. La cottura sarà abbastanza veloce e la presenza dello zucchero darà un aroma “confit” al piatto.

L’alternativa, sempre a proposito di primi piatti, è quella di preparare un risotto con pescatrice e zafferano. Come sapete si tratta sempre dello stesso pesce, perchè la coda di rospo è anche chiamata rana pescatrice (ma tranquilli, non è una rana). Ricordate che i risotti di pesce vanno mantecati con solo burro e senza parmigiano o grana padano. Lo zafferano è una spezia che spesso si usa nei risotti e che sottolinea molto bene sia ingredienti di carne che di pesce. Se desiderate tuttavia “spingere” maggiormente sul sapore di pesce, vi consigliamo di aggiungere ed abbinare dei crostacei. Per esempio, potreste preparare il risotto con rana pescatrice e vongole. 



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